Prologo

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A volte mi soffermo a guardare il soffitto, il cielo cosparso di stelle, e inizio a pensare a quanto la vita possa essere stata ingiusta con me.

Il destino ha voluto che, alla mia giovane età, soffrissi senza saperne spiegare il motivo.

Quando le mie amiche mi chiedono come sto, automaticamente tocco la mia pancia e penso a tutto quello che ho vissuto con l'amore della mia vita, allora mostro un sorriso forzato e fingendo che tutto è come ho sempre sognato, rispondo che va tutto bene e che non potevo chiedere di meglio. Bugie, sono solo un cumulo di bugie che mi hanno costretto ad allontanarmi dall'uomo che amo. Non ho saputo affrontare le situazioni che la vita mi ha imposto e sono scappata come una vigliacca, sono scappata come le persone che ho sempre criticato. Odio quel genere di persone e alla fine io sono una di quelle. Codarda fino all'ultimo osso del mio corpo, fino all'ultima cellula esistente.

"Ultima chiamata per Londra, ultima chiamata per Londra" ripete una ragazza all'altoparlante dell'aeroporto di Fiumicino.

È fatta. Sto per partire e per abbandonare la mia vecchia vita. Sto per abbandonare il passato e ricominciare a vivere. Un dolore allo stomaco mi fa piegare in due nello stesso momento in cui mi alzo per dirigermi verso il pullman che mi porterà all'aereo.

Non è possibile. Non qui ti prego. Ho bisogno di scappare, non posso perdere tempo con queste sciocchezze.

Con tutta la forza che mi ritrovo in corpo mi alzo trascinando lo stesso verso il centro dell'edificio. La gente mi guarda stranita come se non avessero mai visto una donna sofferente.

Questo forse è il peggior dolore. Il dolore di una donna che ha commesso una terribile sciocchezza e che ripiangerà i suoi errori fino alla morte. Stringo le valigie in un pugno di dolore quando finalmente riesco a sedermi al mio posto.

Numero 35.

Non è la prima volta che volo, ma questa volta sembra come se lo fosse. Il mio corpo e la mia mente vengono impossessati da una terribile ansia che fa tremare il mio corpo. Un bambino mi osserva dal suo posto incuriosito dalla mia reazione mentre io mi limito a rivolgergli un flebile sorriso mentre i miei capelli sembrano elettrizzarsi a causa del decollo. Un evento mai successo prima d'ora, ma forse è solo la mia impressione.

Un anziano signore, seduto accanto a me, inizia a russare indisturbato.

Sarà un lungo viaggio, ne sono più che sicura.


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