Capitolo 27 -Alessandro-

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La guardo allontanarsi nel più assoluto silenzio mentre il mio cuore inizia a perdere un battito dopo l'altro.
"Ti sei già dato una risposta." ma cazzo, è difficile prendere una decisione così sul momento. Essere diviso tra il tuo presente e il tuo passato è un'impresa più che ardua, difficilissima per un cuore che ha ricominciato a battere da poco.
Strofino il setto nasale chiudendo gli occhi per la frustrazione. Dio non può avere la testa così dura! È così... Dio! Sbatto un pugno contro il muro per il nervosismo accumulatosi negli ultimi giorni
Respirare da quando è uscita da questa maledetta stanza sta diventando impossibile. Odio litigare con le persone, principalmente le persone che amo. Spero per lei che sia ancora in questa casa, che non sia scappata.
-Rossella?- chiedo poi finalmente uscendo da questo maledetto nido che  tanto mi ricorda i momenti di passione passati con la mia donna. - Rossella?- ripeto ancora una volta ma senza ottenere nessuna risposta. Sembra che si sia volatirizzata, che sia svanita dal nulla, penso che abbia lasciato la nostra casa. I pensieri che il mio cervello sta facendo mi stanno quasi uccidendo, quando d'un tratto la sinfonia di un singhiozzo si fa strada tra le mie orecchie. È in bagno. Non è scappata, è ancora qui. È in bagno. Mi avvicino lentamente alla porta cercando di capire cosa sta succedendo, anche se in realtà non è molto difficile. Busso leggermente alla porta pentendomene subito. Se avesse voluto vedermi non si sarebbe chiusa in questa cazzo di stanza. Sospiro disperato non sapendo che cosa fare. Ho fatto un casino e se penso che in questo momento lei, la donna con cui ho vissuto mille fantastici momenti, sta soffrendo, giuro che in questo momento mi ucciderei.
-Senti so di aver sbagliato a pronunciare quelle parole, ma io ti giuro che la mia testa è un tornado in questo momento. Non so che strada scegliere...- sospiro per poi continuare. -La verità è che ti amo. Dio, se ti amo! Amo tutto di te: il tuo cervello, il tuo carattere, i tuoi modi di fare, il tuo modo di proteggermi e di farmi ragionare. Amo tutto di te, anche i tuoi difetti e solo Dio sa cosa farei per averti accanto a me per tutta la vita...- continuo a parlare quando il rumore della serratura mi blocca nel suo intendo. Una Rossella infuriata esce dal bagno puntandomi un dito contro.
-Tu. Senti quanto sei contraddittorio? Dici che mi vuoi per sempre ma non sai se rimanere con me o con lei. Dici che mi ami ma che il tuo cuore è diviso tra me e lei. Beh sappi una cosa: io non sono incoerente come te.- un pugno e poi un altro ancora. A furia di urlare le manca il respiro. -Io... io ti odio. Ti. Odio.- prova a colpirmi, ma invano. Sa quanto io possa essere più forte di lei.
Respiro cercando di cacciare fuori la parte peggiore di me che potrebbe feririla.
-Senti adesso basta va bene? Non puoi darmi la colpa di tutta la mia confusione. Io... senti, io ti prometto...-
-No.- afferma decisa scrollando energicamente la testa. -Io non voglio nessuna promessa fatta da te. Le promesse sono fatte per non essere mantenute e tu non sarai mica l'eccezione. Io ti amo, okay, ma amare non significa soffrire. Io voglio essere felice, non essere depressa su uno stupidissimo divano a mangiare cioccolata. Io... oh Dio! Io ti dico basta! Basta di tutta questa sofferenza! Sono stanca! Se la prima volta mi hai lasciato tu, questa volta ti lascio io!- urla e questa volta è veramente arrabbiata.
-Mi dispiace...- sussurro lasciandole le mani e in quel momento ho sentito come una fitta al cuore. -Tu scongiuro...-
-No...- scrolla nuovamente la testa, questa volta in modo meno deciso. Questa volta sta perdendo tutta la sua forza di volontà per starmi lontano.
-Vai via, per favore. Vederti qui mi fa troppo male.- le sue parole sono come un sussurro, un colpo al cuore che non avrei mai voluto ricevere, principalmente da parte sua. Queste parole sono più di mille coltellate che piano piano trafiggono la mia pelle senza neanche accorgermene.
Il dolore è lancinante mentre abbandono un pezzo della mia vita in questa casa in cui ho vissuto i migliori momenti di tutta la mia.
Chiudo la porta e un macigno si impossessa del mio petto. Credo che questa volta sia la fine. La fine della mia esistenza.

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