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Mi prese per mano e mi portò verso la macchina.

***
il mattino dopo mi svegliai alle sei con un rumore assordante, non era la mia sveglia, era quella di Lucas.
- Emily ti ho svegliato?- lo guardai malissimo. - no guarda, ho aperto gli occhi perché non vedevo l'ora di andare a scuola. -
- okay scusa, ma almeno adesso non arriverai in ritardo a scuola- mi diede un bacio a stampo e se ne andò, non so di preciso in quale stanza era andato.
Decisi di prendere dei jeans neri e una felpa nera che mi arrivava all'ombelico,

presi il tutto e andai in bagno. Mi feci una doccia veloce, pettinati i capelli e andai in cucina in cui Lucas parlava al telefono.
-ehi piccola, oggi pomeriggio non sono a casa, ma se hai bisogno di qualcosa chiamami.-
- okay-
- vuoi che ti cucini qualcosa?-
- no, vorrei mangiare solo dei cereali. - dissi mentre cercavo il latte in frigo.

***
Una volta davanti a scuola ci salutammo e andammo ognuno nelle rispettive classi. Una volta entrata nella mia classe vidi Mike e Teresa che litigavano, cosi gli andai incontro.
- ehi ragazzi, che succedei qui?- rispose Teresa.
- succede che quando ho chiamato tuo papà per farti rimanere qui mi avete promesso un appuntamento con Mike, ma lui invece di un appuntamento mi ha portato al Mc.- poi continuò Mike.
- e dopo esserti mangiata tre Big Mac, due happy meal e cinque gelati, te ne sei andata senza neanche salutare e mi hai fatto pagare tutto.-

- ragazzi, non mi sembra il caso di litigare per queste cose, e tu Teresa hai avuto comunque il tuo giorno con Mike- detto questo lei sbuffo e andò a sedersi nel suo posto. Mike mi sorrise.
- oggi pomeriggio Lucas non c'è,  se vuoi puoi venire -
- certo, basta che Lucas non mi rompa niente-
- tranquillo, credo che non sia un problema per lui-  detto questo entrò il prof e io andai a sedermi.
- signorina Johnson, lei deve ancora giustificare l'assenza di ieri.- merda! Lucas non ha chiamato la scuola e ora ho bisogno della firma di un genitore, o comunque qualche maggiorenne.
- purtroppo prof lo lasciata a casa, però la porterò entro domani.-

- d'accordo, però si ricordi che è un grosso rischio e la prossima volta non gliela perdono. -  Io mi limitati ad annuire e sedermi.
Il resto della giornata passo e decisi di salutare Lucas e andare a casa di Mike, passai davanti alla mia vecchia casa, quanti ricordi, se non mi sbaglio si era trasferita una giovane coppia con un bambino, purtroppo non ho avuto occasione di conoscerli ma papà dice che sono delle brave persone. I miei pensieri si spensero quando Mike mi prese per mano e mi tirò verso di lui.
- cosa stavi pensando?-

-a tutti i ricordi che ho di questa,  casa- Mike sorrise- e tu a cosa pensi?- mi guardo, in un primo momento sembrava imbarazzato.

- penso a quanto sei bella, penso a quel bacio che ti ho dato, penso che non c'è ragazzo più fortunato di Lucas, penso sempre e unicamente a te.- ero diventata chiaramente rossa.

- grazie, non pensavo di poter essere così per qualcuno-

- io ho perso tutto nella vita, ogni cosa a cui ero legato o affezionato spariva sempre, lasciandomi abbandonato, così ho deciso di non affezionarmi più a nulla, poi un giorno sei arrivata tu e io potrei dire che ti odio e starti lontano, ma non ce la faccio a mentire a un angelo, Emily, perfavore dimmi che non uscirai dalla mia vita, anche se potrei farti del male, tu ti prego, perdonami. - Aveva gli occhi lucidi, io stavo già piangendo.

- io non potrei mai dividermi da te, perché ciò che provo è immenso e io non riuscirei a immaginarmi un mondo senza te-  a quel punto però partirono i singhiozzi, lui non faceva scendere neanche una lacrima, ma io non ce la facevo più. Mi strinse tre le sue braccia in cui mi sentivo sempre al sicuro.

Studiammo tutto il pomeriggio per una prova di grammatica del giorno dopo, poi passo Lucas a prendermi.
- Emily, vieni andiamo a casa.- parlò Mike al mio posto.
- perché non andiamo a mangiare al KFC? -
- no, Emily torna a casa con me. Non va da nessuna parte.-

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI DI FUOCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora