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Stavamo per uscire di casa, quando aprendo la porta mi tagliai la guancia con la punta della chiave. Vidi ancora gli occhi di marco pitturarsi di rosso, questa volta sapevo già cosa fare, corsi nella stanza più vicina, mentre lui mi inseguiva. Purtroppo la stanza in cui entrai era il bagno, non aveva la chiave.
Lui mi saltò addosso facendomi cadere nella doccia che azionò il getto di acqua. Avanzava sempre di piu fin che non arrivò davanti a me. Io nel panico gli bloccati delicatamente il viso e lo guardai negli occhi. Lui riconobbe la paura in me. I suoi occhi...Vidi che stavano prendendo il loro verde normale.
Tornato completamente normale
Si rese conto che eravamo a un palmo di distanza, si avvicinò ancora di piu. Questa volta lo lasciai fare, ero spaventata e volevo solo sentirmi stringere dalle sue braccia. Si avvicinò e e Mi diede un bacio mise le mani sulla mia schiena, e continuava a scendere, un brivido mi pervase
La schiena, lui se ne accorse e portò le mani più in alto. -quanto è bello con i capelli bagnati- ma la mia voce in testa si spense con il bacio. Nessuno disse nulla. Ci cambiamo e uscimmo di casa. Durante il tragitto io non ce la feci più.
-Marco-
Nessuna risposta.
- MARCO -
- cosa?-
-rispondimi-
-non dobbiamo più vederci-
- cosa? Perché? -
-lo sai, sono un mostro, continuerei a farti del male, io non voglio farti del male. Senza di te sarei nessuno. Non posso rovinare tutto così!
- ti prego- scoppiati in lacrime- io tu e Mike, ormai siamo diventati tanto insieme. Ti prego non farlo. Solo così mi farai il vero male.
- ora andiamo da Mike e non pensiamoci più ok?
-ok
Vedemmo Mike che ci aspettava fuori dalla porta.
-ciao Mike, aspetti fuori da tanto- chiesi io.
- in realtà no ma ora è comunque tardi e quindi dobbiamo muoverci.
- tu sai già dove andiamo?
-si ma Marco si è raccomandato di non dirti niente, quindi...
-ok ok ho capito.
Alla fine finii per essere bendata e presa in braccio da uno di loro, non so esattamente chi, ma ogni tanto si davano il cambio perché mi sentivo portare da un a braccio all altro.alla fine mi arrabbiai.
-e dai sono da vero così pesante??
-abbastanza!- risposero in coro
-cretini- cercai con le mani uno di loro per prenderlo a schiaffi.
- eh dai piccoletta calmati-
-Non dirmi quello che devo fare -
Scoppiarono in una risata isterica tutti e due.
Alla fine lasciai perdere. Dopo un po senti Marco dire.
- siamo arrivati piccoletta-
...

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI DI FUOCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora