Cap. 4

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Alya accese il suo cellulare dopo averlo attaccato alla sua batteria portatile perché si era spento, visto che la sera precedente, anche se era ubriaca, si era messa a guardare più volte i video e le foto che aveva fatto dei suoi amici.

Per fortuna non aveva postato nulla su internet.

Dopo che Marinette svegliò Adrien per farlo vestire, andò a cercare Nino, trovandolo abbracciato al gabinetto anche se non era stato male, e subito dopo che il biondo fu presentabile svegliò Alya.

I quattro, ora stavano per vedere cos'era successo la sera precedente, curiosi di sapere che avevano combinato.

La mora selezionò l'ultimo video che aveva in galleria e iniziò con Marinette che stava bevendo da una bottiglia di vodka alla fragola, seduta sul divano, mentre Adrien cercava di togliersi i pantaloni.

«Partiamo già male...» mormorò la corvina, imbarazzata per il suo ragazzo, che continuò ad osservare incuriosito lo schermo.

Subito dopo essere rimasto in intimo, si sentì l'urlo estasiato di Marinette, che lo invitò verso di sé con sguardo provocante, posando l'alcolico sul tavolino; Adrien si avvicinò lentamente e, quando le fu davanti, iniziò a spogliarla e a baciarle il collo.

Poi il video si interruppe.

Alya fece scorrere le immagini che c'erano subito dopo, che inquadravano dei selfie provocanti di Marinette in intimo.

«La mia reputazione è distrutta...» sospirò la ragazza, poggiandosi contro lo schienale del divano.
«Peccato che quel video dura solo qualche secondo...» mormorò ghignante Alya, mettendo il cellulare sul tavolino, spostandosi per sistemarsi tra le braccia di Nino.
«Solo io non mi ricordo nulla?» domandò il moro, abbracciando la sua ragazza.
«No amico, nemmeno io. Eppure volevo sapere come continuava il video: mi piaceva l'idea di vederti mentre ti spogliavo.» ammiccò provocante alla corvina, che arrossì violentemente.
«N-Nessuno dei due era nudo!» esclamò lei, alzandosi di scatto per preparare un caffè per sé e per gli altri.
«Alya, mi manderesti il video e le foto di Marinette?» domandò il modello, facendo annuire l'amica.
«Non ci provare nemmeno!» urlò la corvina appena aprì l'anta della dispensa.
«Mandameli.» sussurrò Adrien, in modo tale da non essere sentito dalla sua ragazza.

Alya, dopo aver inviato i file all'amico, borbottò qualcosa sul fatto di aver mal di testa, spostando gli occhiali per sfregarsi gli occhi stanchi.

Adrien, invece, era ancora intontito per l'alcool e la nausea era l'unica cosa a cui riusciva a pensare, oltre al filmato visto poco fa per cercare di ricordarsi il seguito.

«Chi vuole del caffè?» domandò Marinette dalla cucina.
«Passo.» esclamarono in coro i tre, facendo alzare le spalle alla ragazza.
«Mari, com'è che tu stai bene e noi siamo... in coma?» domandò curioso Nino, non volendo voltarsi per la testa che ancora gli girava.
«Non so.» ripose semplicemente, accendendo il gas.

Marinette tornò dai suoi amici, decisa a far loro uno scherzo: «Allora, –disse davanti a loro– chi vuole un croissant?»
«Ti prego Mari, non parlare di cibo...» mugugnò Adrien sentendo lo stomaco sottosopra.
«Ci sono alla marmellata, al cioccolato, alla crema...»

La corvina iniziò ad elencare le varie brioche che aveva in negozio, ridendo quando il biondo si alzò di scatto per correre in bagno, mentre Nino e Alya diventarono pallidi e gemettero.


Gabriel si abbandonò contro lo schienale della sedia da ufficio, godendo della morbida imbottitura per la sua schiena dolorante.

Dalle sette di mattina si era messo alla scrivania per compilare scartoffie riguardanti il lavoro e, subito dopo, continuò la sua ricerca per un'università per suo figlio.

Masque sans visageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora