Cap. 28

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«Ok. Chi è Null?» domandò Adrien interrompendo Lila, che lo guardò storto.
«Non lo so, non me l'ha detto.» rispose l'italiana leggermente seccata.

I due iniziarono a bisticciare, scatenando l'esasperazione di Marinette e Gabriel, mentre Christian e Fu rimasero a guardare.

Tikki scambiò sguardi intimoriti con gli altri kwami, posando il biscotto che stava mangiando nel piatto che Nathalie aveva predisposto per evitare di fare troppe briciole.

Fu Wayzz ad annuire alla piccola coccinella, che, tremante, richiamò l'attenzione della sua portatrice.

«Mari, noi sappiamo chi è Null.» sussurrò Tikki con aria preoccupata.
La corvina, sorpresa, guardò la sua kwami. «Spiegati meglio.»
«La storia di Null risale ai tempi della creazione dei kwami.» iniziò Wayzz. «Noi siamo dèi quantistici millenari e così è anche Null.»
«Solo che se noi siamo i buoni lui è il cattivo.» esclamò Plagg senza mezzi termini.
Christian prese parola, confuso. «Ma io credevo che i vostri poteri dipendessero da come il possessore li utilizza.»
«Infatti è così. Ma per Null non è così: se i nostri poteri sono stati concepiti per fare del bene -e ovviamente dipende dalla persona che li usa-, quelli di Null fanno solo il male.» rispose Dusuu.
«Mi ricordo di aver letto più volte di Null nel libro sui Miraculous, ma non spiegava granché.» disse Gabriel riflettendoci.
«Questo perché la storia di Null precede la creazione del libro. Quando i Grandi Maestri del passato scrissero il manoscritto tennero nascosta la sua esistenza perché era una creatura malvagia e temevano che chi venisse a conoscenza dei suoi poteri potesse usarli per distruggere il mondo.» esclamò Fu accarezzandosi la barba che aveva sul mento.
«Null proviene dalla stessa energia dalla quale siamo nati noi kwami, un'energia che nemmeno i più grandi scienziati sono riusciti a spiegare. I primi furono Tikki e Plagg, che rappresentavano il perfetto bilancio tra bene e male, fortuna è sfortuna, creazione e distruzione, e gli uomini li veneravano esattamente come divinità.» riprese Wayzz fermandosi non appena le risate di Adrien coprirono la sua voce.

Tutti si voltarono verso il biondo.

«Cosa c'è? Non riesco ad immaginarmi Plagg venire venerato da qualcuno. Camembert di qua, Camembert di là. Povera umanità.» sogghignò asciugandosi le lacrime.
«Per tua informazione era proprio così.» rispose il felino nero gonfiando il petto. «Anche se il formaggio migliore che abbia mai mangiato è stato in Svizzera.»
Wayzz si schiarì la gola, richiamando l'attenzione su di sé. «Null, invece, è la divinità del caos. Tutto accadde alla comparsa del primo uomo e quando nacquero le prime società, i kwami vivevano a contatto con l'umanità e li aiutavano nella loro evoluzione. Ma quando vennero creati i kwami da quell'energia se ne separò un'altra: una forma di energia impura che racchiudeva soltanto il male.»
«Immagino si tratti di Null.» ipotizzò Christian.

Dusuu annuì.

«All'epoca noi kwami eravamo a migliaia, ce n'era uno per ogni dieci uomini e, anche se all'inizio la Terra non era popolata come ora, vivevamo pacifici, ma Null era sempre pronto ad attaccare, distruggendo tutto ciò che gli umani ed i kwami avevano creato insieme.»
«In cosa consistono esattamente i poteri di Null?» chiese Marinette, sporgendosi leggermente verso il tavolino dove le piccole divinità erano sedute.
«Null è pur sempre un kwami, ma differenzia da noi sotto molti punti di vista: non ha un oggetto in cui risiede, non ha poteri speciali come il Lucky Charm o il Cataclisma e si impossessa del corpo e della mente del suo portatore risucchiando la sua energia vitale.» spiegò Trixx lasciando i presenti a bocca aperta.
«Quindi la persona di cui ora ha preso il controllo è in pericolo di vita.»

Lila si morse il labbro inferiore a quella frase, stringendo i pugni senza farsi vedere.

«Tutti noi siamo in pericolo di vita ora che Null è libero.» rispose Dusuu abbassando lo sguardo rosso sul tavolo.
Fu Plagg a prendere la parola. «Null è sempre stato una minaccia per l'umanità è per noi kwami. Dopo che ebbe trovato l'ennesimo successore, rischiando di distruggere un'altra società e di far cadere il mondo nella guerra, i Cinque Grandi Guardiani del tempo -uno per ogni continente- presero una decisione drastica: attaccarlo utilizzando tutti i kwami che avevano a disposizione. Organizzarono un enorme esercito per combattere Null, utilizzando i poteri dei kwami, ma anche Null aveva un esercito e, dopo aver dato loro un po' del suo potere, iniziarono una guerra sanguinolenta. Persero la vita molti uomini e molti kwami e Null si ritirò. Anni passarono e le guerre contro Null erano sempre più numerose, così come il numero dei kwami e dei possessori che persero la vita.»
«Ma voi non siete creature immortali?» domandò Adrien alzando un sopracciglio, ricordandosi che lo stesso Plagg gli aveva detto così.
«Lo siamo in fatto di età, ma se noi esauriamo la nostra energia allora non siamo più in grado di esistere.» disse Trixx, stringendo la sua coda tra le piccole zampette.
«Un esempio è stato il nostro Plagg quando ha utilizzato il Cataclisma una seconda volta. Quel giorno ha utilizzato una gran quantità di energia, rischiando di esaurirla del tutto.» lo ammonì Tikki guardando storto il suo compagno di battaglia, che rispose con uno sbuffo.
«E se Plagg fosse morto l'equilibrio del mondo intero sarebbe crollato.» aggiunse Dusuu con un pizzico di rimprovero.
Wayzz riprese a raccontare, volendo cambiare argomento. «Le battaglie imperversavano in varie zone della Terra e si cercava ogni volta di arrivare a Null, ma i suoi soldati parevano infiniti mentre i kwami ed i portatori erano man mano sempre di meno. Un giorno, quando Null si ritirò per l'ennesima volta, Minh, uno dei Cinque, -il più giovane- capì il perché. I kwami e Null provenivano dalla stessa forma di energia ed erano in qualche modo legati, è l'unico modo per battere definitivamente Null era eliminare tutti i kwami.»

Tutti i portatori –eccetto Fu– rimasero a bocca aperta, sentendo il sangue raggelasti nelle vene.

«Ma questo è un abominio!»
«Ed era ciò che pensavano anche gli altri sei guardiani. Sapevano che l'equilibrio del mondo dipendeva dall'esistenza dei kwami, soprattutto da Tikki e Plagg, ed eliminarli voleva dire distruggere il mondo.»
«Minh organizzò all'insaputa degli altri, persino del suo stesso kwami, una specie di crociata per cacciare tutti i keamj esistenti con la scusa di organizzare un esercito più numeroso per attaccare Null e di sconfiggerlo solo per uccidere i loro portatori e privarli della loro energia. Il piano funzionò e rimasero soltanto una centinaia di kwami.»
«Subito dopo, i Grandi Guardiani vennero a sapere del genocidio che il loro fratello stava attuando. Lo spogliarono del Miraculous e lo uccisero, per poi nominare un altro guardiano con la speranza di aver risolto la questione. Ma i seguaci di Minh erano numerosi e continuavano a dare la caccia ai kwami senza che nessuno potesse fare molto.»
«Intanto si combatteva anche contro Null e la battaglia serviva soltanto a creare altre morti.»
«Null venne indebolito parecchio e si ritirò per l'ennesima volta, e solo allora si poterono contare i sopravvissuti: i Sette Guardiani ed un'altra decina di possessori. I seguaci di Minh trovarono il covo dei Sette e degli altri portatori, attaccandoli per mettere fine a quelle guerre ed al controllo di Null.»
«Purtroppo, tutti ed i Sette Guardiani erano troppo anziani e deboli per continuare a lottare e decisero di chiudere tutta la faccenda. Dopo essere fuggiti dallo scontro decisero di affidare i kwami rimanenti alle uniche due persone di cui fu fidavano: Hiro, il discepolo del Guardiano della farfalla, e Fu, il discepolo del Guardiano della tartaruga.»
«Quindi Master Fu c'era al tempo.»
L'anziano annuì con sguardo triste. «Avevo dieci anni all'epoca.» sospirò, mentre il fiume dei ricordi scorreva ininterrotto nella sua mente.
«I due decisero che si sarebbero divisi i kwami in questo modo: i cinque gioielli dei Grandi Guardiani più altri due li avrebbe tenuti Fu, mentre i rimanenti li avrebbe tenuti Hiro, siccome era più esperto ed il più grande, portandoli tutti al sicuro.»
«Ma degli scagnozzi di Minh intercettarono Hiro, lo uccisero e fecero lo stesso con i kwami che stava proteggendo.» aggiunse subito dopo Tikki, con il capo che si chinava ai fratelli scomparsi.
Marinette deglutì. «Quindi, ci state dicendo che...»
«Sì Mari. Io, Plagg, Dusuu, Wayzz e Noroo siamo i cinque kwami dei Grandi Guardiani, ed insieme a Trixx ed al kwami dell'ape siamo gli ultimi della nostra specie.»




Null si coprì l'occhio destro, iniziando a sudare, mentre un sordo dolore al petto lo trafisse, mozzandigli il fiato.

Fu un momento breve, ma non era ancora l'ora di abbandonare quel corpo.

Mark entrò nella stanza guidato dalla luce dei monitor per arrivare davanti alla creatura, notando il suo stato attuale.

«Dagon è pronto, ed è più forte della donna che stai controllando ora.» lo informò il dottore portandosi lo stetoscopio all'orecchio.
«Non cambierò corpo finché resterà la minima traccia di energia. Può non sembrare, ma costei è proprio forte.» ghignò con la sua voce distorta, riprendendosi. «E allontana quel coso da me.»

L'uomo riporse l'oggetto nella tasca del camice, alzando le spalle.

«Come procede la cattura dei kwami?»
«Non bene come pensavo: i portatori ora sono cinque e battono molto facilmente i miei esperimenti.» rispose con un sospiro seccato sistemandosi gli occhiali sul naso.
«Vorrà dire che affronteranno me.»
«Il macchinario che occorre per raccogliere la loro energia non si può trasportare e tu sei troppo debole per affrontare un viaggio fino a Parigi, figuriamoci combatterli.»
Null fissò lo schermo sul quale erano rappresentati i quattro ragazzi che avevano sconfitto l'ultimo mutante di Mark, poi sfoderò un sorriso spaventoso, mostrando i denti aguzzi. «Allora verranno loro qui.»



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Le cose si fanno interessanti 😏

Manca poco alla fine del libro e l'avventura dei nostri eroi sta per giungere al termine!

Volevo postare un disegno di Null che avevo fatto, ma non lo trovo più lel...

Appena lo trovo lo metto, giuro U^U

È un capitolo corto, ma perché è servito per la spiegazione di chi fosse Null.

A mercoledì con il resto :D

FrancescaAbeni

Masque sans visageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora