Marinette si svegliò, cercando di stirarsi e pentendosi immediatamente di averlo fatto, poiché i suoi muscoli erano tutti doloranti; la strana sensazione di aver fatto un incubo ancora presente.
Un forte odore di incenso la svegliò completamente e, a fatica, aprì un occhio, accorgendosi solo in quel momento che non si trovava in camera sua.
Si guardò attorno, non riconoscendo la stanza e cercò di mettersi a sedere, ma la mano di Master Fu la fermò poco prima.
«Resta sdraiata ancora un po'.» sussurrò lui, sorridendo dolcemente.
«Dov'è Tikki?» chiese la corvina con voce roca dovuta alla gola secca.
«Sono qui Marinette.» rispose la piccola kwami comparendo dalla sua destra.La ragazza la accarezzò non appena lei le sì poggiò sulla guancia, felice di rivederla.
«Come sta Martine?»
«Si è completamente ripresa grazie a te. Ancora non ho capito bene cosa tu le abbia fatto, ma le hai salvato la vita.» spiegò.
«E tutti gli altri?»
«Lila, Christian e Gabriel erano solo un po' ammaccati, invece Adrien aveva una bruttissima lesione alle costole. L'ho rispedito a casa un'oretta fa per farsi una doccia e perché riposare per bene senza preoccuparsi. È rimasto tutto il tempo accanto a te, per tutti e otto questi giorni.»
Marinette sbarrò gli occhi. «Otto giorni? Ed i miei genitori?»
«Lila ha detto loro che avevate prolungato la vostra gita in montagna di qualche giorno e che il tuo cellulare non prende, quindi non potevi contattare con loro. Ha funzionato, devo dire, anche se si aspettano un'abbronzatura da montagna piuttosto che qualche graffio sul volto.»
«Dirò loro che ho preso un ramo in faccia.» ridacchiò esausta, la fila troppo secca per formulare una frase lunga.
«Aspetta, ti do da bere.» esclamò aiutandola a mettersi a sedere, per poi porgerle il bicchiere che aveva già preparato poco prima.
«Cos'è successo? Mi ricordo di aver usato il potere dello yo-yo su Martine e poi nulla...»
«L'aereo aveva finito benzina e stavano praticamente precipitando, ma la Regina di cuori -cioè Catherine- è riuscita a far atterrare il jet in campo d'orzo ed appena tutti fummo fuori per cercare aiuto tu sei svenuta, ma Adrien e Christian ti hanno presa appena in tempo. Per fortuna il contadino aveva un cugino che lavorava in aeroporto e ci ha assicurato dei posti per Parigi.» spiegò brevemente.
«E Catherine?»
«Si è pentita. È rimasta accanto agli Agreste per un paio di giorni, aiutando Martine a guarire totalmente grazie alla sua conoscenza del mondo della medicina, ma poi è partita per l'America per tornare dai suoi genitori e farsi una nuova vita.»Marinette annuì, girandosi quando sentì la porta dello studio aprirsi e Adrien brontolare a Plagg qualcosa riguardo il formaggio.
Ad un tratto, appena entrò nella stanza, le parole del biondo si fermarono ed un sorriso di sollievo e felicità gli adornò il viso.
«Ehi.» la salutò, avvicinandosi ed inginocchiandosi accanto a lei, facendo cenno a Master Fu quando uscì per lasciarli soli.
«Ehi.» rispose lei allo stesso modo, sorridendo.
«Tutto bene? Ti fa male da qualche parte?»
La ragazza scosse il capo. «Quello dovrei chiedertelo io. So che hai qualche costola incrinata.»
«Sette incrinate e tre rotte. Non ti dico che tortura è ridere, tossire o, a volte, respirare.»
«Immagino...» esclamò, per poi rimanere in silenzio.
Adrien si sedette accanto a lei, accarezzandole la guancia. «Ehi, cosa c'è? Stai poco bene?»
«No, sono solo a pezzi. Mi sento come se avessi fatto a pugni con The Rock o un treno merci mi sia passato sopra otto volte...» disse poggiandosi contro la sua mano.Le mancava il suo contatto.
«Immagino. Master Fu ha detto che hai avuto una specie di lotta interiore contro Null e che si meraviglia del fatto che tu fossi ancora viva o compatibile con Tikki.»
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Masque sans visage
Fanfiction•Terzo libro della serie Masked• ~ Sequel di "Amour masqué" e di "Masque tombé" ~ ----------------------------------- L'estate sta finendo e presto i nostri eroi dovranno tornare a scuola. Papillon è stato sconfitto ed ora convive "pacificamente" co...