Volpina fu la prima ad attaccare, lanciandosi contro Ladybug e cercando di colpirla con il suo flauto, mentre gli altri tre portatori stavano combattendo contro le guardie che il dottor Mark aveva fatto entrare dopo aver premuto lo stesso pulsante sul telecomando.
Gli uomini erano abbastanza facili da sconfiggere, armati solo di manganelli per colpire il nemico senza danneggiare il Miraculous.
«Tutto qui il tuo esercito? Un po' scardino, devo dire.» lo schernì Chat Noir, scaraventando un uomo addosso ad un altro dopo averlo preso per un braccio.
Mark ghignò. «Quello contro cui andrete non è nulla in confronto a questo.» rispose, per poi fare cenno ad un suo collaboratore dall'altra parte della stanza di aprire un'enorme porta in acciaio.Il cigolio inquietante degli enormi sportelli fece voltare i portatori, per poi farli rabbrividire quando dall'oscurità sbucarono due mutanti dalle sembianze metà feline e metà umane: avevano il corpo ricoperto di peli marroni chiaro, la schiena arcuata, dita di mani e piedi fatti di artigli accumunati, denti affilati in grado di lavorare la carne e occhi felini.
«Oh guarda Chat, abbiamo trovato il tuo vero padre.» sdrammatizzò Peacock preparando arco e freccia.
Tutti sapevano quale fosse l'unico modo per fermare i mutanti, ed a nessuno piaceva.
«Io sono sicurissimo di essere figlio di mio padre.» ribatté lui, camminando a fianco dell'amico e facendo roteare il bastone tra le mani.
«Questo lo dirà il test del DNA che ho richiesto quando scoprii il tuo vero carattere.» rispose Papillon, per poi fare cenno a Master Fu di allontanarsi il più possibile, sapendo che non avrebbe potuto proteggerlo al meglio vista la ferocia dei mutanti ed il fatto che alle sue spalle vi erano altri nemici.
«Stai dicendo che sono figlio dell'idraulico?»
«O magari del postino.» disse il corvino, prendendo la mira e scoccando una freccia, che andò ad impiantarsi bella spalla sinistra della bestia, facendola ringhiare di dolore.La battaglia tra i mutanti ed i tre portatori iniziò, ma l'unica cosa che si riusciva a fare fu tenerle lontani con il bastone di Chat o con un muro di farfalle bianche di Papillon mentre le freccine di Peacock li ferivano.
«Di cosa sono fatti? Le mie frecce non gli fanno nulla!» esclamò il corvino, saltando per schivare un colpo di uno dei mutanti.
«Non lo so, ma dobbiamo trovare un modo per batterli prima che loro battano noi.» disse il felino, colpendo al petto l'altro nemico.Papillon osservò i due mutanti, percependo in loro sentimenti negativi: malgrado la loro situazione erano pur sempre umani e la loro mente, anche se corrotta, era quella di un uomo.
A quel punto, poiché poteva liberare un'akuma alla volta, scelse di rendere suo schiavo quello che aveva recepito meno colpi, facendo andare la farfalla nel bracciale da laboratorio nel polso destro e riuscendo ad ottenere il controllo del mutante.
«Il tuo nemico non siamo noi, ma colui che ti ha fatto tutto questo: il dottor Mark. L'unico modo che hai di tornare libero è sconfiggere l'altro mutante e portarmi quell'uomo vivo, capito?» esclamò con risolutezza, mentre la bestia era a pochi metri di distanza da lui.
Il felino annuì e si voltò verso l'altro mutante, ringhiando ferocemente prima di lanciarsi contro di esso ed attaccarlo con potenti sferzate.
«Intanto che i micioni sono occupati direi di occuparsi degli altri.» esclamò Chat, correndo in aiuto a Ladybug, che stava ancora lottando contro Volpina.
«Allora direi di passare alle maniere forti. Catherine, vai.» disse il Dottor Mark con un cenno della testa.La donna annuì e si avvicinò a Papillon con sguardo minaccioso, mettendosi in posizione d'attacco.
L'uomo la guardò serio, circondato da un'ora di farfalle bianche, anche lui pronto ad attaccare.
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Masque sans visage
Fanfiction•Terzo libro della serie Masked• ~ Sequel di "Amour masqué" e di "Masque tombé" ~ ----------------------------------- L'estate sta finendo e presto i nostri eroi dovranno tornare a scuola. Papillon è stato sconfitto ed ora convive "pacificamente" co...