Nathalie respirò l'aria famigliare del salone degli Agreste, dopo aver raccontato la sua vacanza ad Adrien, siccome era interessato a com'era andata.
Gabriel, dopo aver parlato un po' con lei mentre si riposava dal suo lavoro, le assegnò gli incarichi di cui doveva occuparsi, per poi tornare nel suo studio.
La donna, non ancora abituatasi dal nuovo carattere permissivo e libero del suo capo, si sedette alla sua postazione di lavoro, scrivendo al computer gli impegni del ragazzo e del Signor Agreste, cercando di ignorare il mal di testa che l'assillava da quella mattina.
Avrà preso un colpo di sole, pensò lei, massaggiandosi le tempie.
I suoi pensieri sull'emicrania e su quanto fosse stato bello il mare italiano si interruppero quando sentì il suo cellulare di lavoro suonare nella borsa.
Quasi meccanicamente, trovò il telefono in meno di due secondi, guardando crucciata lo schermo notando che era un numero che non aveva salvato e che si trattava di un contatto straniero.
Pensando che fosse un cliente del Signor Agreste o una casa di moda che voleva fare affari; aprì la chiamata, sentendo immediatamente uno strano ronzio che disturbava la linea.
«Pronto?» domandò titubante.
«Prendilo.»E tutto fu buio.
I quattro portatori erano riuniti nel piccolo appartamento di Master Fu.
Dopo l'irruzione di Lila, l'anziano ne approfittò per fare le "pulizie di primavera", buttando cose che non servivano e sostituendo quelle rotte con alcune nuove.
Si era persino preso una televisione per vedere il notiziario o per fare zapping tra i canali per quando non aveva nessun cliente.
Ora stava guardando gli altri tre portatori inginocchiati al tavolino basso con fare di rimprovero e che, a sua volta, lo guardavano crucciati, mentre i loro kwami erano seduti beatamente sulla superficie di legno.
«Immagino che nessuno di voi abbia visto il notiziario ultimamente.» esclamò il vecchietto.
«Compiti.» si giustificò immediatamente Marinette, alzando le spalle.
«Lavoro.» rispose a sua volta Gabriel.
Adrien tacque per qualche secondo, per poi dire non molto convinto: «Motivi personali?»
«Se intendi cazzeggio totale e tentato furto con scasso della verginità della tua donna, allora hai proprio ragione.» sbuffò Plagg, facendo subito arrossire la ragazza.
«Plagg!» urlarono in coro il biondo e la piccola coccinella, mentre Nooroo scoppiò a ridere.Fu rimase in silenzio davanti alla scena che aveva davanti agli occhi: Adrien e Tikki che rimproveravano Plagg, che li ignorava beatamente, Wayzz e Gabriel che inspirarono esasperati, Nooroo che continuava a ridere e Marinette che si copriva il viso per non far vedere quanto fosse rossa.
L'anziano cercò di richiamare l'attenzione, non riuscendoci, così prese il suo bastone e lo picchiò –non molto forte– sulla testa di Adrien, che smise di litigare con il suo kwami e tornò a guardare il Guardiano.
«Perché l'ha fatto?!» domandò, massaggiandosi la testa dolorante.
«Se lo picchiavo sulla testa di Plagg non faceva il tuo stesso rumore.» rispose lui, riponendo il bastone di legno dove l'aveva preso.Quegli adolescenti ed i loro kwami –che si comportavano come loro– gli avrebbero fatto venire un esaurimento, ne era certo.
Anche Gabriel.
Ora che ebbe l'attenzione di tutti, Fu si schiarì la gola per riprendere il discorso.
«Ovviamente non sapete cosa è successo a Parigi nel mentre che voi eravate "occupati", giusto?»
«Mio padre si è rimesso ad akumatizzare persone?» domandò il biondo, indicando il genitore con un cenno del capo.
«No.» rispose lo stilista. «Ora le uniche farfalle che vedo sono quelle sugli abiti.»
«Perché le "farfalle" di quei video non le citi?» ghignò Plagg, facendo arrossire sia il suo portatore che Marinette.
«Se quelle le guarda mio figlio non lo so, ma quei video io non li guardo.» disse in tutta tranquillità, pulendosi gli occhiali con il panno che teneva in tasca.
«Padre!» squittì il giovane, notando che la sua ragazza lo stava fulminando con lo sguardo. «Principessa, non ascoltarli, non è vero!» cerco di giustificarsi, ma la corvina guardò oltre, incrociando le braccia al petto.
«Certo, certo, perché ci sono le foto di Marinette della vostra serata ubriaca che ti ha inviato Alya.» borbottò annoiato il kwami nero.
«Cosa?!» esclamò imbarazzata e arrabbiata la giovane, arrossendo più di prima.
«PLAGG!»
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Masque sans visage
Fanfiction•Terzo libro della serie Masked• ~ Sequel di "Amour masqué" e di "Masque tombé" ~ ----------------------------------- L'estate sta finendo e presto i nostri eroi dovranno tornare a scuola. Papillon è stato sconfitto ed ora convive "pacificamente" co...