42° capitolo

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Hermione chiuse la porta dietro di sé con un tonfo, poggiando poi la spalla sinistra alla superficie di legno di essa. Tentò di stabilizzare il respiro, spostandosi poi un ciuffo dei ricci castani da davanti al viso. Era confusa, non capiva. Non capiva nulla!
Come un flashback, la scena appena passata le si ripresentò con prepotenza davanti, attraverso le palpebre serrate.

-Granger.- disse la voce maliziosa del ragazzo che aveva di fronte, un ghigno beffardo ad arricciargli le labbra.

Hermione lanciò uno sguardo al libro caduto per terra, le pagine aperte ad una lezione che ancora non avevano trattato.
Serrò le labbra e storse il naso, la stretta al polso della persona che l'aveva trattenuta divenne un po' più ferrea. Alzò lo sguardo.

-M..Malfoy?-

Non credeva che lo avrebbero dimesso così in fretta. Certo, ne era felice, ma l'espressione sul volto del ragazzo le fece riconsiderare l'idea di esserlo davvero.

Ghignava beffardo, gli occhi ridotti a fessure che lasciavano solo intravedere le iridi verdi. La mascella tesa, le vene del collo leggermente in rilievo sulla pelle pallida. Hermione rimase a fissarlo qualche secondo interdetta, finché non fu lui a parlare.

-Già, Malfoy- disse, il tono estremamente aspro.

-N..non sapevo fossi tornato, sono felice che tu stia meglio m...-

-Tu?- la interruppe il biondo, aggrottando le sopracciglia -Tu ne saresti felice?- chiese palesemente scettico -Per favore- sbuffò roteando gli occhi. Il ghigno aveva abbandonato completamente le sue labbra, mentre ora fissava la ragazza con sguardo accusatorio.

-Io...- Hermione storse il viso in una smorfia di dolore, Draco se ne accorse. Le mollò il polso con poca delicatezza, facendola indietreggiare di un passo.
-..Mi dispiace- concluse la ragazza massaggiandolo, senza alzare lo sguardo su Malfoy.

-Mi dispiace- ripetè lui annuendo fermamente -Rischio di morire per due volte in un paio d'ore, sembra non fottertene nulla di me e l'unica cosa che adesso esce dalla due labbra è "mi dispiace"?- ripete lui, il tono prima fermo e servero, poi sempre più forte fino a concludere la frase urlando.
Le mani strette in due pugni rigidi, le unghie che scavavano la pelle, le braccia tese lungo i fianchi come corde di violino.
Il sinistro prese a pizzicare fastidiosamente e poi di più, di più, sempre di più. Ora bruciava lungo le linee che disegnavano il marchio nero, come se glielo stessero imprimendo a fuoco.
Tese le labbra per non urlare mentre la mano destra serrava ora il punto incandescente, quasi volesse soffocare il dolore.
Sapeva che mancava poco, la settimana concessagli stava quasi per scadere. Gli tremavano le braccia, serrò gli occhi, le palberbre frementi.

Hermione alzò lo sguardo, trovando il ragazzo in quella condizioni corrugò confusa lo sguardo.

-Draco, ti senti male?- chiese in un sussurro, temendo la reazione del ragazzo nonostante più preoccupata per il suo stato.

Un ghigno, "quel" ghigno, tornò ad impossessarsi delle due labbra mente riapriva lentamente gli occhi.

-E me lo chiedi adesso?- rispose, la voce che tremava impercettibilme, forse per la rabbia, forse per il dolore.
-No mezzosangue, ora non cominciare ad interpretare la parte della premurosa con me- ringhiò sempre più  agitato, il fiato smorzato dal respiro irregolare.

-Ma...-

-Zitta!- urló, questa volta per davvero -Non voglio più sentire una parola!-

Hermione sgranò gli occhi trattenendo il respiro, proccupata da quella reazione.

Malfoy ora aveva davvero il fiatone a causa delle urla, trasse un profondo respiro e continuò a parlare col tono di voce normale, incatenandole lo sguardo con i propri occhi, in quel momento estremamente freddi.

-Io ti odio Granger- disse- e tu odi me. Così deve essere.-

Con queste ultime parole si congedò dalla ragazza, sorpassandola.

Questa rimase a fissare un punto indeterminato nel vuoto, le labbra socchiuse. Fu in quel momento che una lacrima le solcò la guancia.

Hermione cacciò via quelle immagini dai suoi occhi, quella parole dalle sue orecchie, desiderando di scordare la freddezza di esse.

"Mezzosangue...Ti odio...Così deve essere"

Abbandonò l'uscio della porta, tuffandosi sul letto e facendo spofondare il viso sul cuscino morbido impedendo così alle lacrime di bagnarle le guance.

Senza neppure cambiarsi e con quei ricordi che rifiutavano di abbandonarla, finì per sprofondare in un sonno profondo, che però non durò a lungo.

Ciao a tutteeeeee!
Chi è la disturbata mentale che decide di pubblicare alle due di notte di sabato??  Ovviamente io!! E si vede che sono sclerata e che bramo il letto più di ogni cosa a questo mondo (ovviamente dopo Thomas Sangster... oppure il letto e Thomas Sangster *faccia pervy*). Ok, la smetto.

Che ve ne pare del capitolo? Credete che sia stata abbastanza cattiva? Muahahaha

Davvero, dato che ho scritto dalle 11:40 all' 1:50 spero di essere stata all'altezza nonostante stia crollando.

Spero dunque che vi piaccia, grazie di cuore per tutto!♡

Mi raccomando, stellinate (?) e commentate. Baci,

~Miriam♡

Bad Ending- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora