37° capitolo

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Dopo aver farfugliato quella parola il viso di Malfoy era tornato immobile e rillassato. Le labbra socchiuse e il respiro, ormai completamente stabilizato, pesante. Hermione lo fissò sorpresa, senza rendersene conto stava torturando il proprio labbro inferiore.

-Non si preoccupi signorina, si ripara subito!- esclamò la voce di Madama Chips alludendo al vasetto pieno della sostanza gelatinosa. Infatti, la donna, estrasse dalla manica della tunica la bacchetta e, puntandola ai piedi di Hermione, esclamò "reparo!". Questo si ricompose, tornando sano. Hermione lo raccolse da terra poggiandolo sul comodino al fianco del letto per poi accennare un sorriso all'infermiera.

-Grazie mille cara, hai fatto un ottimo lavoro- disse, ricambiandolo sinceramente -Ascolta, ora è meglio che tu torni in sala comune, si è fatta sera. Potrai tornare domani,  appena sveglia se ti va- disse l'anziana mentre, con una coperta che fino ad allora aveva tenuto sotto braccio, coprì Malfoy, lasciando scoperto solo il viso che per metà sprofondava sul cuscino.

-D'accordo- disse Hermione, nonostante non avesse alcuna voglia di allontanarsi da quel ragazzo.
-A domani- disse, più a quest'ultimo che alla donna. Questa salutò la ragazza con un cenno del capo, mentre Hermione si allontanò da quel lettino, sorpassando l'uscio dell'infermeria per poi dirigersi nella sala comune Grifondoro.

...

Sorpassò il buco del ritratto, ormai fuori facevo buio e la sala comune era illuminata dal camino acceso nella parete destra della sala. Subito la cullò un piacevole calore e riconobbe le due figure sedute sulle poltrone davanti al fuoco, così come riconobbe la figura femminile, seduta per terra a gambe incrociate.
Si avvicinò ai suoi amici, accomodandosi accanto a Ginny, ai piedi della poltrona nella quale sprofondava Harry. Dopo il suo arrivo i ragazzi si erano zittiti, la sala completamente vuota contribuiva a rendere quella situazione sempre meno confortevole.

-Allora- disse Hermione rompendo il silenzio -di cosa stavate parlando?- chiese dopo essersi schiarita la gola.  Per qualche secondo sembrò che nessuno avesse intenzione di rispondere, dopo poco Ginny decise di rompere l'equilibrio di quell'atmosfera esageratamente tesa.

-Harry ci stava raccontando che Silente l'ha mandato a chiamare nel suo ufficio- cominciò questa -e che insieme hanno visto il ricordo recuperato dalla memoria di Lumacorno. Allora, cosa c'era in quel ricordo, Harry?- chiese, speranzosa che il ragazzo cominciasse una conversazione.

-Ecco...- cominciò Harry schiarendosi la gola -Tom ha diviso l'anima in sette parti, ha creato sette Horcrux. E per uccidere Voldemort- prontamente Ron trasalì -bisogna distruggere tutti gli Horcrux.- raccontò Harry, stando bene attento a fissare il fuoco davanti a loro, evitando lo sguardo di Hermione.

-Che diavolo sono questi Horcrux?- chiese Ron fissando Hermione, certo che lei avesse la risposta.

-Io... non lo so- rispose questa, sorprendendosi di se stessa.

-Sono oggetti piccoli e comuni- spiegò Harry, voltandosi verso il rosso -facili da nascondere e racchiudono un pezzo della tua anima-

-Vuoi dire che...- cominciò Hermione, sempre più curiosa di quell'argomento a lei ignoto -se non si distruggono tutti gli Horcrux creati da una persona, questa non muore?- chiese con la fronte agrottata, Harry annuì.

-Forte!- esclamò Ron d'un tratto - e come si crea un Horcrux, Harry?- chiese affascinato, a modo suo, da quell'argomento.

Harry rispose con un sussurro, il volto illuminato solo in parte dalla luce del fuoco mentre il resto del viso era avvolto dalla penombra.
-Uccidendo-

Il sorriso curioso sul volto di Ron si spense pian piano, trasformandosi in una smorfia, mentre questo sbuffava annoiato sollevando le braccia e facendole ricadere pesantemente sui braccioli della poltrona.
-Mi sembra anche ovvio- disse roteando gli occhi e sbuffando una seconda volta.

Un sorriso sorse spontaneo sulla labbra degli amici, mentre Harry si sistemò meglio sulla poltrona.

Tra il bracciolo di quest'ultima e il fianco di Harry stava incastrato qualcosa; una copertina azzurra piuttosto sciupata, dalle vecchie pagine giallatre che si intravedevano all'interno.

Hermione scrutò qualche secondo quell'oggetto e non ci pensò due volte a sporgersi per cecuperarlo, nonostante Harry aveva tentato invano di impedirglielo.

-Harry!- sbottò Hermione, balzando in piedi con il libro del principe mezzosangue fra le mani - Come puoi tenerlo ancora con te?! Te ne devi liberare subito!- lo attaccò, stringendo così forte la copertina fra le mani da stapparla in parte.

-Ridammelo Hermione- si ribbellò Harry, sottraendoglielo con difficoltà, data la furia della ragazza. - Capisci che per un anno mi ha aiutato con pozioni? Che senza, magari, non avrei potuto imbottigliare la fiducia del professor Lumacorno e che saremo ancora lontani anni luce dallo scoprire il modo di sconfigere Voldemort-

Ron mugolò, se temeva pronunciare quel nome, figuriamoci sentirlo sbraitare ai quattro venti.

-Non ti entra in quella testa dura che ti ritrovi, che hai quasi ucciso un ragazzo?! E se Draco non si fosse ripreso? Proteggeresti ancora quel libraccio?!- chiese Hermione, sempre più spasientita e rossa d'ira.

- Draco- sottolineò il moro -sta bene, si è ripreso!- rispose Harry, nonostante il tono della sua voce sembrava ora sulla difensiva.

-Harry, Hermione ha ragione-

Ginny era intervenuta, anche lei si era messa in piedi e fissava il ragazzo, il quale sguardo smeraldino era sfrecciato sul suo volto. Nonostante l'oscurità, Hermione avrebbe potuto giurare di notare le guance di Ginny tingersi appena di rosso mentre questa abbassava lo sguardo.
Harry mimò un "ma...", nonostante questo non replicò.

Lo sguardo di Hermione passò da Harry a Ginny. Quando fissò Ron questo scosse le spalle, guardando anch'esso i due, confuso, con un sopracciglio sollevato e un'espressione poco convinta.

Hermione si avvicinò ad Harry, poggiando una mano sulla copertina del libro che il ragazzo teneva sotto braccio. All'inizio Harry serrò la presa attorno alle dita affusolate, poco alla volta lasciò che questa diventasse sempre meno ferrea, finché non permise ad Hermione di sottrarglielo.

Questa lo passò a Ginny, che lo prese tra le mani sottili.

-Ginny lo nasconderà, ok? In un posto dove tu non potrai trovarlo, così da non essere tentato- spiegò Hermione ad Harry, che teneva il volto chino. Questo annuì con un gesto rigido del capo.

-Bene così- disse d'un tratto Ron, balzando della sedia e stiracchiandosi -ora che tutto è risolto andrei a letto, vieni Harry?- chiese il rosso, accompagnando la domanda con un sonoro sbadiglio.
Il moro annuì una seconda volta e poi seguì Ron, verso le scale.

-'Notte- salutò quest'ultimo, per poi sparire oltre la parete insieme all'amico.

Una volta che i due furono sulla rampa di scale che conduceva ai dormitori, Hermione tornò a fissare il libro tra le mani di Ginny e poi Ginny stessa, rivolgendole un sorrisetto d'intesa.

-Che c'è?- chiese la ragazza, mentre le guance tornavano ad arrossarsi -Forza, andiamo a letto anche noi.- tagliò corto, per poi salire le scale e dirigersi verso la loro camera. Hermione la seguì, con un ghigno divertito ad arricciarle le labbra.

E come promesso, ecco a voi il vostro aggiornamento settimanale! So che non succede molto tra Draco ed Hermione, ma volevo comunque introdurre l'argomento Harry/Ginny già presente nella bellissima saga di zia Jo.
E voi, shippate Hinny? Apparte questa, quali altre ship vi piacciono che vedono come protagonisti la nostra Ginevra e San Potter?
Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi aspetto al prossimo! Un abbraccio,

~Miry

Bad Ending- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora