49° capitolo

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Il panico si era  presto impossessato di Draco; ammontava nel petto, pressava contro le orecchie e annebbiava la mente, facendogli perdere quasi il lume della ragione.
Sfrecciava ormai da parecchi minuti fra i corridoi, tenendo sempre fra le braccia quel corpo incosciente.
Grazie al suo passato da prefetto, il ragazzo conosceva il luogo nella quale si trovava la sala comune Grifondoro e sapeva anche del quadro al suo ingresso che, sperava, lo avrebbe lasciato passare.

Dopo gli innumerevoli minuti, nei quali il tempo sembrava procedere a rilento, Draco voltò l'ultimo angolo e percorse di corsa il corridoio finché finalmente non si trovò di fronte l'enorma quadro dietro il quale, sapeva trovarsi la sala comune Grifondoro.

-Parola d'Ordine- disse con voce disinvolta la signora Grassa, senza neppure posare lo sguardo sull'interlocutore. Questo respirò affannosamente per qualche secondo, stremato dalla stanchezza e dalla tensione.

-Non la conosco!- ribbattè deciso - Devo passare subito, la mia sala comune è troppo distante e questa ragazza ha bisogno di aiuto- terminò tutto d'un fiato.

Solo allora la signora Grassa abbassò lo sguardo, sobbalzando sorpresa nel vedere il ragazzo tenere fra le braccia il corpo dell'alunna.

-M..a è il mio compito, io... io non posso proprio...-

-Mi lasci passare!- urlò il ragazzo, sempre più scosso -Sta male, è una Grifondoro e per aiutarla ho bisogno delle provviste che vi sono nella sala- insistette il ragazzo.
La donna sembrava sempre più interdetta, nonostante ancora non osasse smuovere il grosso quadro di un millimetro.
Draco serrò i denti per non urlarle contro, davvero non capiva la gravità della situazione?!

Quando il ragazzo stava per perdere le staffe, dei passi frettolosi si udirono dietro di lui e qualcuno urlò a gran voce il nome di Hermione.

Malfoy si voltò di scatto, vedendo arrivare in tutta fretta verso di lui due figure che ben conosceva, entrambe con degli accesi capelli rossi. Fu la prima volta che il ragazzo si riteneva fortunato nell'incontrare i due Weasley.

In pochi attimi questi lo raggiunsero, anche loro con un leggero fiatone, e fissarono prima il ragazzo, poi il corpo dell'amica che reggeva fra le braccia, con occhi sbarrati.

-Cosa le hai fatto?! Maledetto!- urlò Ron serrando i pugni, non potendolo colpire o schiantarlo.

-Lasciala!- ordinò il rosso, avvicinandosi. Ma Draco si ritrasse freddo.

-Aprite questa diavolo di entrata, Servono delle pozioni!- ribattè il biondo fissando furente l'altro ragazzo. Ron lo cruciò con lo sguardo.

-bubonem volatile- intervenne Ginny, prima che i due potessero iniziare una discussione a discapito della salute di Hermione.

Draco si voltò una seconda volta non appena sentì l'entrata aprirsi dietro al quadro e la signora Grassa sembrò persino sollevata di lasciar passare i ragazzi.

Malfoy non attese un secondo, appena lo spiraglio fu abbastanza largo, si precipitò dentro, seguito dagli altri due.
Non badò affatto a questi ultimi, invece si diresse subito vicino al divano posto davanti al fuoco e vi distese la ragazza sopra.
Osservò solo un secondo il suo viso rilassato e i capelli spettinati. Se non ci fosse stato quel briciolo di speranza, avrebbe potuto giurare che la ragazza fosse morta.

Scosse il capo, allontanando dalla mente quella dura possibilità.
Per fortuna, la sala comune Grifondoro non era poi così diversa da quella Serpeverde, se non fosse per gli accesi colori sgargianti e qualche altro piccolo dettaglio.
Si allontanò dal divano e si diresse verso la piccola dispenza di provviste poste vicino al camino. Con furia cominciò ad aprire cassetti, leggere etichette ed analizzare pozioni, finché non estrasse da una piccola scatolina una boccetta di liquido blu notte.
Esultò, mentre, senza perder tempo, la stappò e si rigettò ai piedi del divano.

-Cosa le stai dando?- chiese Ginny preoccupata, fidandosi ben poco della serpe. Ma senza darle risposta, Malfoy dischiuse le labbra di Hermione e fece scivolare lo scuro liquido all'interno delle sue labbra.

-Malfoy, rispondi!- ordinò Ron, guardando impotente la situazione.

-Tento di salvarla, ok?- chiese irritato l'altro, gettando la boccetta vuota per terra ed estraendo la propria bacchetta. Chiudendo gli occhi e facendo una prodondo respiro, cominciò a ripetere, con tono cantinelante, un incantesimo appreso lo scorso anno.
Restò concentrato per parecchi minuti anche se, passando il tempo, mantenere la concentrazione diventava sempre più difficile. Dopo poco, il contatto saltò.

Malfoy aprì in fretta lo sguardo, fissando la ragazza, ma questa non dava ancora alcun segno di vita.
Draco si morse il labbro, non poteva arrendersi!
Chiuse una seconda volta gli occhi, si concentrò e per parecchi minuti ripetè l'incantesimo. Quando il contatto saltò, Hermione non sembrava essere migliorata.
Ancora e ancora il ragazzo ripetè il procedimento, ma il contatto durava sempre meno tempo, finché Draco non riuscì neppure a farlo durare pochi secondi.

Con le tempie che bruciavano, il ragazzo non fu più in grado di continuare.
Prese fra le mani il viso di Hermione, allontanadole i capelli dal viso e sperando ardentemente che questa, d'un tratto, aprisse lo sguardo castano.

-Hermione...- bisbigliò con la voce rotta.

-Forza, so che ti puoi svegliare, forza- la incitò, lo sguardo che diventava sempre più lucido.

-Perché non ti svegli? Hermione!- urlò d'un tratto, facendo trasalire anche gli altri due nella stanza.
Non poteva quasi crederci, era impossibile.

Poggiò la fronte su quella di lei, gli occhi serrati mentre, ormai, qualche  lacrima era sfuggita da sotto le palpebre.

Tutto era lontano, non sentiva più nulla. Non capiva il perché, d'un tratto, un fiato caldo cominciò a sfiorargli le guance, il perché il viso su cui premeva la sua fronte si mosse impercettibilmente.
Credeva quasi di essere impazzito, ma le labbra di Hermione, finalmente, si mossero impercettibilmente.

-Dra...-

Malfoy si scostò d'improvviso, con suo grande stupore riuscì finalmente ad osservare lo sguardo castano della ragazza che lo fissava confusa.
Sgranò gli occhi incredulo, scrutandola.

-Hermione?- chiese speranzoso con le guance ancora umide.
La ragazza tossì un paio di volte, mentre ormai, nonostante affannosamente, aveva ripreso a respirare.
Draco tirò un sospiro di sollievo e stupore, mentre il capo, ormai, bruciava prepotentemente.

Ma non importava, nulla di tutto ciò, Hermione era viva!
Poco importò al ragazzo degli altri due, si precipitò al collo della ragazza, stringendola a sé.
Hermione sobbalzò, stupita soprattutto dalle calde lacrime del ragazzo che, presto, le inumidirono la spalla.

Tutto passò per la mente di Hermione: la nebbia scura, i mangiamorte, Bellatrix, la maledizione e, soprattutto, Draco.
Ma neppure il ragazzo aveva scordato e, anzi, ricordava bene che non era finita lì.
Raggelò al solo pensiero ma, se avesse ritardato l'inevitabile ancora di qualche minuto, le conseguenze sarebbero solo diventate di dimenzioni colossali e lo avrebbero annientato.

Riluttante, si allontanò di qualche centimetro dalla ragazza, sfiorandole l'orecchio con le labbra.

-Ho paura di spiegarti, mi odieresti- le bisbigliò piano, poi tornò in piedi.

Non agginse altro, si diresse solo verso quello che era il suo destino, uscendo dalla sala comune lasciando lì i tre ragazzi.

Non ci crederete, ma sono ancora viva!!! Hahahaha
Ragazze, scusatemi tantissimo!! >.< Quest'ultima settimana prima degli scrutini è stata distruttiva e mi sono dovuta concentrare sullo studio, ma finalmente ecco il nuovo aggiornamento solo per voi!♡
Cosa ne pensate? Spero vi piaccia!
Una curiosità, ve l'ho fatto prendere un piccolo infarto per la fresunta morte di Hermione??^^' In caso, chiedo clemente scusa.
Comunque, ho scritto tutto d'un fiato, quindi spero di non essere stata troppo frettolosa. Baciiii,
~Miriam♡

PS. Il disegno del capitolo è fatto da me e rappresenta Scorpius, Rose e Albus. Spero vi piaccia anche quello, ciauuu!♡

Bad Ending- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora