54° capitolo

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Il fiato sembrava tornare dentro il corpo della ragazza completamente svuotato da ogni cosa e rimbombare su quelle pareti fredde. Gli occhi stentavano a restare aperti e diventò quasi piacevole la sensazione dell'erba pungente che le solleticava la guancia premuta sul terreno umido. Tutto si muoveva piano attorno a lei e in particolare la sagoma scura che le era di fronte, sempre più vicina.
Le dita delle mano destra si allungarono sotto la divisa, ma recuperare la bacchetta sembrava troppo difficile in quel momento, attese.
Le sembrò che la sagoma impiegasse ore per raggiungerla, poi le si abbassò di fronte inginocchiandosi vicino a lei.

-Herm, Herm,Herm,Herm, Hermione- risuonò una voce con l'eco di un urlo sull'orlo di un precipizio. La ragazza sorrise e, contemporaneamente, una lacrima le rigò la guancia. Attorno a lei le fiamme erano inesistenti e l'unica cosa vera era il calore che la riscaldava.
-Hermione, cosa ti hanno fatto?- chiese ancora quella voce, così bella.
Due mani strinsero le spalle della ragazza sollevandole il busto per farla mettere seduta. Gli occhi si decisero a mettere a fuoco e, di fronte a lei, vi era un viso latteo ,per metà in penombra e per metà illuminato della luce calda delle fiamme, dei luminosi e sgranati occhi verdi e i capelli biondi sporchi e anneriti.
-Draco...- bisbigliò la ragazza con un fil di voce.
-Sì, sì Hermione, sono io- rispose il ragazzo preoccupato scostandole qualche capello dal viso. Provava un miscuglio di emozioni, ma non era certa di quante di queste erano positive. Aveva bisogno di lui, doveva finalmente capire.
Con una seconda lacrima che le solcò il viso, la ragazza gettò le braccia attorno al collo di Draco stringendo forte a se. Qualche singhiozzo le moriva in gola, altri sfuggivano dalle labbra tremanti.
-Shhh- la tranquillizzò il ragazzo accarezzandole il capo mentre, protettivo, la stringeva a se.
-Ti prego Draco, dimmi tutto. Sono così confusa, non farmi credere che nulla sia cambiato, cosa diamine ti sta succedendo?- chiese Hermione. La confusione era tale da farle venire male alle tempie, fra quelle braccia però tutto sembrava poter avere un lato migliore.
-Hermione...- le bisbigliò il ragazzo all'orecchio -Non posso-. 
Dentro di lui sapeva di mentire a se stesso, in realtà non voleva.
-Ti prego- ribadì Hermione in un singhiozzo.
Il ragazzo per un momento la strinse più forte, forse tremò.
-Scostati- le disse. Hermione abbassò un momento il viso sulla spalla del ragazzo per asciugare le lacrime, poi si allontanò da lui, restandogli però abbastanza vicino da poter sentire il fiato caldo di lui sul proprio collo.
Malfoy, d'altra parte, cercava solo di non crollare ed essere onesto. La ragazza gli era così vicina che un paio di volte lo sguardo non poté non indugiare da quelle labbra così vicine.
-Ti dirò tutto- bisbigliò in un momento, gli occhi fissi gli uni sugli altri. -Mi odierai, ma devo farlo.
Quest'anno non è come tutti gli altri e io sono la causa dello scompiglio-
-Cosa stai dicendo?- chiese Hermione confusa, il ragazzo si morse un labbro.
-Hermione, vedrai una cosa che ti sconvolgerà. Promettimi che non mi considererai diverso, sono sempre io, va avanti da mesi...-
-Draco, cosa stai farneticando?- lo interruppe la ragazza.
-Promettilo- le chiese quasi supplichevole. Hermione continuò a fissarlo con la fronte aggrottata.
-Okay- li rassicurò -te lo prometto-. Malfoy annuì lentamente, serio come non mai. I propri occhi si abbassarono impacciati al suolo, come se non riuscisse a capire come cominciare, poi le dita tremanti della mano destra sbottonarono l'altra manica logora e sciupata.
Bottoncino su bottoncino, lentamente, sotto al tessuto sottile si andò a disegnare un enorme serpente nero che si contorceva su se stesso trovando rifugio in un teschio.
La ragazza sentì mancare il respiro, se prima stava male adesso la situazione era solo peggiorata, sembrava accadesse sempre così.
-Io...io... mi dispiace- si affrettò a spiegare il ragazzo serrando le palpebre, non voleva vedere quell'espressione affranta per l'ennesima volta, ne aveva abbastanza, le sapeva solo fare del male.
-No, no, non è possibile- bisbigliò Hermione scuotendo il capo. -Come potresti? Come ti ha marchiato?- chiese Hermione. Allontanava l'idea di ciò che aveva davanti agli occhi, troppo surreale e deludente per crederle. Malfoy non rispondeva, i pugni erano stretti e le palpebre serrate. Il nervo teso del braccio ancora scoperto lasciava solamente che il marchio nero, che come un esibizionista si muoveva sulla pelle pallida, spiccasse ancora di più.
-Hai voluto il marchio- bisbigliò Hermione, dentro di lei una sensazione di smarrimento.
-No!- sbottò Malfoy, spalancando gli occhi e tornando a fissarla. -Io non l'ho mai chiesto, non l'ho voluto neppure per un momento. Io dovevo farlo, capisci? O mio padre sarebbe morto! Tutto ciò che ho fatto è stato per non farlo morire.- spiegò il ragazzo.
Le unghia scavavano la pelle del palmo della mano a causa di tutta la pressione che, quasi, sembrava far impazzire il ragazzo.
-La collana a Katie Bell...- rifletté Hermione -Sei stato tu?- chiese sperando che fossero solo coincidenze, ma Harry lo aveva sempre sospettato e lei rifiutava di guardare ciò che era a un palmo dal suo naso.
-Sì-rispose Draco abbassando il capo.
-E l'avvelenamento di Ron- bisbigliò sconvolta.
-Sì-
-Draco- disse infine, il ragazzo sollevò il capo mostrando gli occhi arrossati.
-Tu hai lasciato che i mangiamorte entrassero ad Hogwarts?- chiese lentamente. Il ragazzo deglutì sospirando un paio di volte. Una lacrima gli aveva appena solcato la guancia.
-Mi dispiace- bisbigliò con un fil di voce.
La ragazza si guardò spaesata intorno, un'esplosione fece volare dei cocci di vetro dalla finestra della capanna ovunque, raggiungendo anche i due ragazzi per terra.
Nessuno dei due riusciva a parlare, a spiegare.
Draco aveva il viso rivolto al suolo, completamente nascosto agli occhi della ragazza.
Aveva sentito qualcuna di quelle scaglie sfiorargli il corpo, probabilmente ferendolo. Lo sguardo del ragazzo cadde su un coccio di vetro a pochi centimetri da lui grande quanto il palmo di una mano.
Lo raccolse, rendendosi conto dell'evidente tremolio della propria mano.
-Draco?- chiese Hermione fissandolo preoccupata. Il ragazzo non rispose, fissò un momento quella scheggia luminosa sulla propria mano sinistra, poi serrò il palmo.
-Cosa diamine fai?- chiese la ragazza rivolgendogli uno sguardo sconvolto non sapendo cosa fare.
L'espressione di Draco si indurì e segnò di dolore. Dopo poco sottili striscioline rosse scesero lungo l'avambraccio facendosi strada sulla palle, attraverso il marchio nero, per poi sporcare di piccole gocce l'erba sottostante.
-Ti prego, basta!- supplicò Hermione sporgendosi verso il ragazzo, ma una fitta al fianco la fece retrocedere.
-È tutto apposto- disse Draco serrando i denti per il male -è sangue puro, vedi?- chiese sprezzante.
-Ti prego, dimmi cosa cazzo cambia. Perché deve succedere tutto questo?!- sbottò.
Non resse più e finalmente allentò la presa. Quando aprì la mano il sangue sgorgava a flotte dalle ferite inferte e piccole schegge si erano ormai stabilizzate sulla carne.
-Voldemort- bisbigliò senza un apparente motivo. -Sai?- chiese ad Hermione che, ormai, lo fissava come si fissa un pazzo. -Non avevo mai pronunciato il suo nome- rivelò.
-Ti prego, smettila- supplicò la ragazza. Draco rimase interdetto, come se non si fosse reso conto di nulla.
-Scusa- bisbigliò alla ragazza. Non aveva intenzione di spaventarla, senza riflettere voleva buttare tutto fuori, in fondo, non importava più nulla.
-Hermione, c'è ancora una cosa- disse il ragazzo.
-Morirò-
La ragazza sgranò lo sguardo, schiuse le labbra e, senza poter fare nulla, gli occhi le si arrossarono riempendosi di lacrime.
-No, ti prego, ascolta- la supplicò il ragazzo in un vano tentativo di rasserenarla. -Non ho ucciso Silente, non ho fatto ciò che mi era stato imposto e per questo lui mi ucciderà.
Ma prima di morire devo dirti che...

...ti amo Hermione-.

Lascio a voi i commenti, okay?♡
So che aspettate questo momento da 57 capitoli e eccovelo.

È un capitolo alla quale tengo moltissimo e che ho provato a curare in ogni modo quindi vi prego di dirmi la vostra opinione, qualunque sia, fatemi sapere!!♡
Sono felice di essere stata puntuale O.o hahhaa.
A voi la parola, sfondate quella stellina e al prossimo capitolo, spero con tutto il cuore vi sia piaciuto. Un abbraccio,
~Miriam♡

Bad Ending- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora