38° capitolo

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Il mattino seguente non ci fu di bisogno che la sveglia babbana sul comodino di Hermione la svegliasse perché questa aprisse gli occhi, ancora impastati dai rimasugli del sonno.
La ragazza si preparò in poco tempo e uscì dalla stanza, lasciandosi alle spalle Ginny, ancora profondamente addormentata sotto le soffici coperte rosse e dorate.
Hermione scese le scale che portavano alla sala comune e sorpassò il ritratto della signora grassa tentando di fare meno rumore possibile.

Fra i corridoi non passeggiava nessuno e l'unico rumore, il quale eco rimbalzava per i muri colmi di quadri dai personaggi dormienti, era quello dei passi di Hermione, che si dirigevano verso l'infermeria.
La ragazza la raggiunse in fretta e, una volta davanti la pesante porta in legno di noce, spinse quest'ultima causando fastidiosi cigolii che si dispersero per i corridoi.
Hermione varcò la soglia, ritrovandosi nell'enorme spazio bianco, le quali pareti erano colme di letti equidistanti l'uno dall'altro e dal quale, nel primo scomodo lettino alla sua sinistra, sbucava un ciuffo di capelli biondo platinato nascosto in parte dal lenzuolo bianco che copriva il corpo del ragazzo fin sopra il mento.

Hermione si avvicinò a quel lettino, il passo incerto. Quando fu abbastanza vicino da poter sfiorare lo zigomo di Draco con due dita si rese conto che questo dormiva pesantemente, era sdraiato di lato e la spalla nascosta sotto la stoffa bianca si alzava e abbassava, guidata dal respiro del ragazzo. La palpebre coprivano le accese iridi smeraldine mentre le labbra sottili erano dischiuse e da queste usciva il fiato caldo del ragazzo.

Hermione non aveva alcuna voglia di svegliarlo, sembrava stare così bene. Si sistemò sulla sedia vicino al letto e, con il mento appoggiato ai palmi delle mani, mentre i gomiti premevano sulle ginocchia, rimase a fissarlo senza fare rumore.

Fuori il cielo cominciò a schiarire, mentre il blu scuro lasciava posto ad un azzurro pallido decorato da striature rosa, viola e arancioni. Il viso di Malfoy, con la luce del sole, sembrò quasi acquistare colorito. Hermione si alzò dalla sedia schicchiolante per vedere il sorgere del sole da una delle grandi finestre dell'infermeria, scorgendo così uno spicchio dell'enorme palla incandescente venir fuori dalla superficie del lago sulla quale si rifletteva e, la quale acqua, sembrò diventare color argentato. Hermione sospirò, poggiando pigramente la guancia sul palmo della mano sinistra, finchè con sua sorpresa, sentì qualcosa sfiorarle i fianchi e presto, le braccia ancora deboli di Malfoy le cinsero la vita, mentre le dita del ragazzo si incrociavano davanti a quest'ultima. Il viso di Malfoy si poggiò dolcemente sulla spalla di Hermione, talmente vicino a quello della ragazza che lei poté sentire il fiato caldo di Draco accarezzarle il collo sottile.

-Grazie...- disse in fine questo con voce estremamente rauca, quasi non parlasse da settimane. Hermione tentava di deglutire, ma la gola secca glielo impediva e, senza capire il perché, sentì le guance diventare sempre più calde.

-S..stai bene, vero?- balbettò la ragazza guardando comunque davanti a se, temeva la poca distanza che l'avrebbe divisa dal viso di Malfoy se si fosse voltata.
Il ragazzo la strinse un po' di più.
-Sì- fu la risposta secca che riuscì a formulare Malfoy, per non farsi tradire dal tono della sua voce.
-Sai, ho visto tutto- continuò dopo essersi schiarito la gola -dopo la maledizione- spiegò -lo sfregiato mi ha lasciato lì ed è scappato via a gambe levate, sicuramente è venuto a chiamare te per la troppa fifa, altrimenti non avrebbe impiegato un secondo a decidere di lasciarmi morire lì.- le dita incrociate si strinsero talmente forte l'una con l'altra che le nocche delle mani diventarono bianche. Hermione aprì la bocca per obbiettare, ma Malfoy andò avanti, senza aspettare risposta.
- E poi ho sentito la tua voce urlare qualcosa oltre la porta, nel corridoio. Ho provato a chiamarti, ma la voce si rifiutava di abbandonare i polmoni. Sentivo solo il sapore metallico del sangue sulla lingua e un gran freddo. Poi non ricordo, l'ultima cosa che ho visto mentre la vista si sbiadiva sei stata tu, mentre ti gettavi accanto a me-

Hermione sciolse la dita del ragazzo, facendo scivolare quelle braccia deboli lungo i fianchi, in modo da voltarsi verso di lui.
Si rese conto che fissava un punto indeterminato nel vuoto e che fino ad allora non aveva veramente parlato a lei. Quasi come se si fosse trovato da solo, Malfoy aveva ricordato ad alta voce i fatti precedentemente accaduti, che gli riaffioravano nella mente man mano che parlava, quando tornò a fissare Hermione aggrottò confuso la fronte.

-Io... stavo morendo- era quasi una domanda, come se volesse un segno d'assenso da parte della ragazza.

-No, no Draco, sei qui, sei vivo!- lo smentì immediatamente la ragazza. Per un attimo sentì la necessità di aggrapparsi al collo del ragazzo e stringerlo il più possibile a se, lasciando che le lacrime che ancora non erano sgorgare da quegli occhi chiari le bagnassero la spalla della divisa scolastica, ma non lo fece.

D'un tratto Malfoy sorrise. Il suo viso era tornato a rilassarsi come pochi minuti prima, quando dormiva profondamente.

-Grazie Herm...- immediatamente il volto del ragazzo si immobilizzò mentre lasciava la frase in sospeso, gli occhi erano sbarrati,  Hermione lo sentì inspirare un paio di volte, ma la boccata d'aria si smorzava sempre violentemente.

Hermione ebbe solo il tempo di corrugare preoccupata la fronte, Malfoy crollò in ginocchio in avanti, costringendo la ragazza a schiacciarsi contro la finestra. Draco si reggeva al pavimento con i pugni serrati, tossendo ripetutamente.
Hermione si gettò al suo fianco.

-Draco? Draco cosa senti?- chiese preoccupata, ricordando che il Sectumsempra causava anche gravi ferite interne.
Malfoy tossì particolarmente forte, tutto il corpo scosso dai sussulti, mentre una buona quantità di sangue fuoriuscì della bocca del ragazzo, sporcandogli le labbra e il mento.

- Vado a chiamare Madama Chips!- esclamò in fretta Hermione, ma quando tentò di sollevarsi da terra la mano del ragazzo la afferrò per il braccio, stingendolo più forte di quanto Hermione si sarebbe mai aspettata.

-S..sto già.. meglio- la tranquillizzò sollevando il viso, incatenandole lo sguardo con il suo, dove sembrava disegnato puro dolore mentre serrava i denti velati di rosso.

-Ma Draco...- il ragazzo serrò le palpebre, quelle parole cominciarono a ripetersi nella sua mente come un eco che si allontanava lentamente causandogli un forte dolore alle tempie.
-Draco...Draco...Draco...Draco..- sembrò ripetere la voce di Hermione facendo esplodere la mente del ragazzo. Voleva dirle di non parlare, che gli faceva male, ma non riusciva a pronunciare una sola parola.

Sentì il braccio della ragazza sfuggirgli dalla presa prima salda, l'eco sparire pian piano finché Hermione non cominció a muovere le labbra senza emettere alcun suono, la figura davanti a lui si sbiadì in fretta finché non cominciarono a disegnarsi macchie nere, che si espandevano come aloni fino al punto di riempire tutto facendo così scomparire il viso di Hermione. Restava solo un grande sfondo nero.

FINE DI BAD ENDING.
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... SCHERZO!!!!!!!
Scusate, sono stupida XDXDXD. Un piccolo infarto non fa mai male a nessuno!
Hahahahhahah, vi prego, datemi le vostre reaction!!!! XD
Comunque tranquille, la fine non potrà mai essere così random, non tradirò il titolo della storia.

Allora, bando alle sploffate, vi è piaciuto il capitolo? Spero tanto di sì anche perché devo darmi una mossa a fare i compiti estivi e nonostante questo sono qui a scrivere la voi! ;*

Beh, come sempre vi ringrazio di tutto cuore per il sostegno!♡ Ce la sto mettendo tutta per pubblicare un capitolo a settimana! Nonostante è ormai sera, sono ancora puntuale ;).

Un bacione e al prossimo aggiornamento... che ci sarà!! XD ♡

Bad Ending- DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora