Aprii lentamente gli occhi mentre la mano rovente di Aiden mi accarezzava il viso e i flebili raggi solari penetravano dalla finestra aperta, illuminando di una luce fioca tutta la stanza. Sembrava che una strana aura opaca e delicata di calma e dolcezza stesse abbracciando me ed Aiden, come se fosse una piacevole mattinata estiva dall'aria fresca e frizzante dopo un temporale notturno.
Circondati da quell'atmosfera da sogno, i dolci occhi color ghiaccio di Aiden brillavano intensamente, quasi come se il colore freddo che li caratterizzava si stesse sciogliendo lentamente. Uno strato fragile di brina che scompare cullata dal calore del sole che la accarezza all'alba.Il respiro caldo di Aiden mi sfioró la pelle, scaldandola. Mi ero addormentata abbracciata a lui dopo che i suoi incubi e le sue grida mi avevano svegliata nel cuore della notte. Con occhi assonnati e segnati dalla stanchezza guardai le sue labbra morbide che erano piegate in un sorriso dolce.
"Il tempo ti sta ammorbidendo, Aiden" dissi con voce rauca e stanca. La sua voce vibró nell'aria, colmando la stanza con la sua risata divertita.
Lui si alzó dal letto e si appoggió al tavolo davanti al letto. Sulla mia pelle sentivo ancora il calore della sua mano, sembrava essersi stampato sulla mia fronte come un marchio indelebile."Forse é perché sento che é cambiato qualcosa tra noi" disse lui continuando a sorridere. La sua voce era diversa dal solito
"Spero solo di non sbagliarmi, sarebbe un errore terribile" disse con un sorriso imbarazzato.
Il mio cuore mancó un battito e una strana felicità mi invase il corpo, intorpidendomi gli arti.
Mi sentivo leggera, pensavo potessi spiccare il volo e che da un momento all'alto le mie braccia sarebbero mutate in bianche ali d'angelo. Era come se improvvisamente la gravità avesse smesso di esercitare la sua forza su di me.Il mio silenzio prolungato parve preoccuparlo e quindi si giró verso di me per capire cosa mi stesse succedendo. La sua espressione in ansia si rilassó quando vide il mio viso, probabilmente rosso come un pomodoro. Deglutì e il nodo che probabilmente gli si era creato in gola si sciolse, un leggero e velato rossore gli colorì le guance ed imbarazzato abbassó lo sguardo.
I suoi penetranti occhi color del ghiaccio ora fissavano intensi i suoi piedi con fare timido e imbranato.
Non avevo mai visto Aiden in quelle condizioni, quel ragazzo per me era una sorpresa continua.Non avrei mai pensato che lui fosse così tanto umano da sembrare impacciato, goffo e imbranato. Per me lui era sempre stata una creatura divina che non poteva essere distrutta in alcun modo, niente e nessuno lo avrebbe sminuito perché lui era l'essere piú importante in assoluto. Tutto ruotava attorno ad Aiden e lui lo sapeva, tutto ció accresceva il suo ego e la sua follia. Amava essere al centro dell'attenzione come un attore sul palco di un teatro, era disposto a fare qualunque cosa per rendere indimenticabile la sua recita. Quando lui parlava tutto il pubblico taceva incantato e una volta finita la sua recita tutti lo avrebbero acclamato e lo avrebbero fatto sentire importante, Aiden era alla perenne ricerca della fama. Il suo piú grande sogno era probabilmente quello di essere ricordato per qualcosa, di essere amato anche dopo la sua morte e che storie e canzoni venissero scritte sul suo conto. Come l'immortale Achille che combatté importanti guerre alla ricerca della fama, che perse amici e rinunció a fratelli pur di averla.
Avendo visto Aiden da sempre come un dio, un angelo, un essere celeste mi era difficile, quasi impossibile, capacitarmi del fatto che lui potesse essere piú vicino a me di quanto non sembrasse, faticavo a credere che la sua perfezione e grazia fossero umane e che come tale lui potesse avere anche dei lati piú goffi e imbranati.Segretamente avevo sempre desiderato di diventare come Aiden, lui era un grande, un guerriero che seppur spericolato e con la sindrome dell'eroe oltre che la fissazione per il martirio, non perdeva la sua battaglia nemmeno dopo una spada nel cuore. Si rialzava, usciva dalle tenebre della morte per concludere quello che lui stesso aveva incominciato, incapace di lasciare dei conti in sospeso o di mettere a rischio altre persone.
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VIRTUAL L'Inferno tra Ghiaccio e Fiamme
ActionSECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA DI VIRTUAL. La lotta di Alex contro il videogioco mortale che l'ha rinchiusa continua. Nuove città, nuovi incontri, nuove bizzarre avventure aspettano la nostra sprovveduta e comica protagonista. Ma nonostante lei prenda...