La Battaglia del Gufo (Seconda Parte)

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Gli applausi risuonarono attorno a noi spezzando le tensioni tra Shi Yang Xu e Ares. Il sangue si gelò nelle vene di tutti i presenti che assistevano alla scena ad occhi sbarrati, la sorpresa e lo stupore erano presenti sul viso di ognuno dei guerrieri che fino a poco prima avevano animato quello che il ladro aveva definito il suo melodramma.

Howl stava facendo dei decisi passi in avanti, avvicinandosi ad Aiden e a Beatrix, dava le spalle al segugio e al Lord del Ghepardo ma non sembrava affatto curarsi di ciò, continuava dritto la sua camminata mentre il suo lungo mantello nero sventolava delicato dietro di lui. Il suo mantello creava delle morbidi onde man mano che il ladro si muoveva e folate del suo fresco profumo di viole venivano emanate con sempre maggiore intensità mentre si avvicinava, le lunghe e soffici piume porpora venivano cullate dal vento e disegnavano cerchi invisibili nell'aria. Camminava a testa alta con le mani dietro la schiena, fiero di ciò che aveva creato, fiero di ciò che aveva scatenato. Il suo passo deciso era scandito dal tintinnio della sottile spada al suo fianco, il rumore dei suoi stivali da cavallerizzo era attutito dall'erba che ne assorbiva il suono del tacco. La tesa del cappello era ancora ben calata sul viso, celandone gli occhi e gran parte dei capelli dal color del carbone; come di consueto le ombre gli ammorbidivano i lineamenti rendendoli sfumati e parzialmente nascosti. Le sue amiche danzavano ai suoi piedi brulicando e fremendo, vibrando emozionate, rispecchiando probabilmente lo stato d'animo euforico che Howl voleva nascondere dal suo viso.

Laura gemette quando per sbaglio urtai la sua ferita, i nostri sguardi si incontrarono in una frazione di secondo per poi tornare immediatamente sul ladro, ma quel brevissimo lasso di tempo bastò per capire cosa volevamo dirci. Ero agitata, molto agitata, Howl si stava avvicinando pericolosamente ad Aiden eppure nessuno aveva ancora mosso un muscolo, nemmeno il ragazzo stesso. Lo fissava con sguardo serio e concentrato, sembrava lo stesse studiando approfonditamente. Il mio cuore iniziò a martellare nel mio petto, la tensione era talmente tanta che si poteva tagliare con un coltello, con la coda dell'occhio vidi Shi Yang Xu stringere la presa sul collo di Ares ed egli riprese a dimenarsi cercando di sfuggire alla presa salda del segugio.

Howl si accucciò davanti a Beatrix ed Aiden, ma i suoi occhi color ametista erano tutti per la cacciatrice di taglie.

"Ciao Beatrix" sorrise con gentilezza e calma piatta, anche la sua voce sembrava essere gentile, non lasciava trapelare alcuna emozione come al contrario aveva fatto in precedenza. Aiden parve sul punto di ringhiargli contro rabbioso come una belva famelica che mostra i denti al suo rivale per difendere il suo territorio, Beatrix invece lo guardò apparentemente calma ma con lo sguardo di ghiaccio che solo lei era in grado di fare, il tipico sguardo in grado di innalzare una barriera invalicabile tra lei e chiunque avesse potuto essere una minaccia. I suoi occhi erano stretti in una fessura, freddi, carichi di disprezzo; capaci di trapassare con lo sguardo chi le era davanti facendolo sentire un nulla, facendolo sentire nessuno.

Un sorriso si allargò nuovamente sul suo volto affilato dai baffi e dal lungo pizzetto, con una mano le accarezzò i candidi capelli ricci e bianchi. Aiden mollò immediatamente le mani di Beatrix e afferrò la sua spada senza pensarci due volte, pronto ad aggredire Howl che subito scattò in piedi e si allontanò dal ragazzo e dalla cacciatrice.

"Questa non è la tua battaglia Aiden." disse ed il suo accento fiorentino suonò come una canzone "Ma se così è, perché la stai combattendo?" domandò infine.

"Forse perché mi ci hai tirato dentro?" potei cogliere un pizzico di acidità nelle sue parole

"Si si, questo lo so, ma non è così che volevo combattessi" disse quasi deluso

"Mi aspettavo di meglio da te" concluse lui dando le spalle al ragazzo in nero poi si sistemò i vestiti spiegazzati e si rivolse a me con lo sguardo, non seppi decifrare cosa gli passò per la mente in quel momento ma non penso avesse ancora importanza visto che ora si stava avvicinando a Shi Yang Xu con un grande sorriso stampato sul volto. Immediatamente il segugio lasciò la presa su Ares che scivolò a terra ai suoi piedi, quasi come un trofeo di guerra, Laura lentamente strisciò al suo fianco afferrandolo per un braccio e cercando di riportarlo vicino a me. Sembrava molto allarmata, sembrava tenere molto ad Ares. Gli sussurrava preoccupata cercando di aiutarlo ma lui aveva ancora il fiato corto e spezzato, gli girava la testa e doveva urgentemente riposare, Laura ed io non gli avremmo mai permesso di tornare all'attacco. La pelle solitamente abbronzata di Ares era ora livida e il suo viso era provato dalla stanchezza, aveva combattuto bene ma con Shi Yang Xu nessuno può vincere. Io lo avevo visto combattere, avevo visto combattere il segugio al mio fianco durante l'imboscata che ci era stata fatta dagli uomini della Gilda dei Cerberi e dai cacciatori di taglie di Damon. Quel cacciatore di taglie era una furia; lui combatteva perché ormai non gli era rimasto più null'altro da fare. Non più un amore, non più un legame, non più una motivazione che lo costringesse ad essere cauto durante i combattimenti, nulla che lo tenesse ancora ancorato alla vita, non più una figlia da difendere e riempire di affetto. Se mai capitasse che Shi Yang Xu morisse; io lo so, ne sono certa, la sua morte avverrebbe combattendo e sotto questo punto di vista mi ricordava Aiden.

VIRTUAL L'Inferno tra Ghiaccio e FiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora