Ora il mio problema principale era come trovare il covo della Gilda dei Cerberi e come avrei potuto intrufolarmi nel loro covo per farmi dire tutto ció che mi poteva interessare riguardo Aiden e i Castigatori.
Se solo Aiden mi avesse dato un indizio su dove si trovava; mi sarebbe bastato qualunque cosa, una descrizione del luogo, il nome di qualcosa di particolare che magari riusciva a darmi una piccola idea su dove potesse trovarsi. Anche un semplice 'qui é molto buio' o 'c'è troppa luce' sarebbero stati indizi più che utili.
Se solo Aiden ogni tanto, invece di bramare il martirio e la gloria, provasse a comportarsi da persona meno egoista e più matura sarebbe tutto più semplice.Quando avevo sentito la sua voce il mio cuore aveva iniziato a battere forte e il mio cervello si era quasi bloccato per il sovraccarico di emozioni che provavo in quel momento. Dentro di me avrei voluto continuare a parlare con lui e teletrasportarmi lì davanti a lui, avrei voluto baciarlo impedendogli di dire tutte quelle sciocchezze.
Hayate attirò la mia attenzione mordendomi la mano e facendomi tornare lucida e concentrata su ció che dovevamo fare.
Portai lo sguardo su di lui che rispose scoprendo i denti e ringhiando."Scusa Hayate, hai ragione" dissi portandomi alla vita la mano arrossata che il lupo mi aveva appena morso. La massaggiai leggermente.
"Hayate, tu dove pensi possano nascondersi gli assassini della Gilda dei Cerberi?" domandai.
Il lupo chiuse gli occhi e alzó il muso, annusando l'aria. I suoi occhi si aprirono improvvisamente facendomi sussultare, dopodiché il lupo incominció a correre.
Io mi guardai attorno attenta poi lo rincorsi.Ci fermammo davanti ad un bar all'apparenza abbandonato che spuntava a stento tra due maestose e ricche case. Hayate mi spinse con il muso verso la porta ed io entrai.
Dentro al bar tutti erano in silenzio, non voleva una mosca, c'era solo il tintinnio dei boccali di vetro che venivano posati sui tavoloni o riempiti di sostanze alcoliche.
Appena misi piede all'interno del luogo tutti alzarono lo sguardo e puntarono i loro occhi su di me.
Nessuno disse nulla, tutti si limitarono semplicemente a squadrarmi dall'altro in basso.
Tutti i presenti vestivano di nero o grigio e avevano il viso coperto con cappucci o con cappelli.Da dietro il bancone del bar un uomo sulla sessantina mi invitò a sedermi e ordinare da bere. Tremava come una foglia dalla paura e non osava nemmeno alzare lo sguardo sugli altri clienti del bar.
Se loro sono tutti assassini della Gilda allora sono in un mare di guai. Devo farmi vedere forte e coraggiosa, devo essere una di loro.
Chiusi le labbra e assunsi uno sguardo serio, camminai sicura verso il bancone e appoggiai le mani su di esso per poi sporgermi verso l'uomo-foglia.
"Mi dia qualcosa di forte, ho la gola secca" dissi cercando di rendere la mia voce più tagliente e matura.
Mi sedetti cercando di lasciare ben visibili mi miei pugnali scintillanti e sorrisi.
Aiden sarebbe stato fiero della mia interpretazione, sembravo proprio un membro della Gilda dei Cerberi.
Il barista tornò da me con un bicchiere pieno di un liquido rosso e denso, pareva quasi una glassa per dolci.Lo afferrai con una mano e qui sorse un dubbio: come avrei dovuto berla questa... Cosa? Aiden l'avrebbe sicuramente bevuta in un sorso unico distruggendosi così il fegato, ma a lui non gli importa nulla del suo fegato, a me si invece, e poi sapevo che se avessi fatto un sorso unico sarei svenuta sul colpo per poi cadere a terra come un sacco di patate. Se fosse stato per me avrei bevuto un sorso alla volta, rischiando magari di sbagliare metodo di bevuta e fare una brutta figura.
Ma hey, a me che mi importa di come bere questa cosa? Bevo e basta, dubito possa saltare una 'copertura' per colpa di una brutta figura. Errare é umano, no? Devo smetterla di farmi tutti questi problemi.
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VIRTUAL L'Inferno tra Ghiaccio e Fiamme
AcciónSECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA DI VIRTUAL. La lotta di Alex contro il videogioco mortale che l'ha rinchiusa continua. Nuove città, nuovi incontri, nuove bizzarre avventure aspettano la nostra sprovveduta e comica protagonista. Ma nonostante lei prenda...