Pov's Aiden
Quella luce bianca mi ha ingannato... Era un tranello. Non posso crederci.
Per me é la fine..La tarantola Golia continuava a trascinarmi lungo il corridoio mentre io cercavo di porre resistenza con le mani.
Devo reagire, devo pensare rapidamente.
L'aracnide, inarrestabile, tirò nuovamente con forza la sua ragnatela, facendomi schizzare verso di lui. Ormai eravamo talmente vicini che potevo sentire già l'odore del suo fiato.
Cercando di non cadere nel panico tentai di trovare una via di fuga, l'unica cosa che però mi veniva in mente era che dovevo cercare la mia spada e distruggere quel ragno gigante.
Se riuscissi a farmi trascinare lungo tutto il corridoio per poi arrivare sotto alla tarantola, forse potrei tentare di saltare sulla sua testa e confonderlo. Non é affatto facile però... Con una di quelle zampe sarebbe in grado di bloccare il mio salto ancora prima che mi stacchi con i piedi dal suolo.
Inoltre i ragni sono molto agili e hanno dei notevoli riflessi, deduco gli sarebbe semplice afferrarmi o mangiarmi mentre sono in 'volo'Il ragno scosse violentemente la tela scaraventandomi addosso alla parete nella speranza di tramortirmi e porre fine alla mia resistenza.
Nell'impatto battei forte la testa contro una teca di vetro che si frantumó in mille pezzi tanto piccoli da sembrare, una volta caduti a terra, grani di sabbia e sassi.
Durante la caduta lanciai un grido di dolore quando, la tagliente doppia lama della elaborata spada degli Dei degli inferi e del ferro rovente mi incise sul braccio un lungo taglio profondo e caldo.
Rimasi a fissare la scia rossa di sangue che colava da sotto la manica ormai tagliata della mia giacca, il sangue correva fino alla mia mano disegnando piccoli rigagnoli gonfi.
Il taglio bruciava e mi sentivo come se delle fiamme fossero entrate dentro le mie carni, del vapore iniziò a fumare fuori dalla ferita inferta dalla spada degli Dei greci.Quando mi ritrovai a terra mi ci volle un po' realizzare ciò che stava accadendo. Mi sentii pulsare la testa quasi come se mi stessero trivellando il cranio con un martello pneumatico.
Cercai di ignorare i giramenti di testa e mi portai una mano alla fronte, la sentii umida nel punto in cui l'avevo battuta contro la parete.Davanti a me, proprio distesa vicino alla mia mano sporca di sangue c'era la Divina spada dell'Olimpo. Un brivido freddo mi percorse la schiena e senza nemmeno domandarmi come avesse fatto quella spada a staccarsi dal muro e non cadermi addosso, un pensiero malsano e pericoloso prese possesso della mia mente.
Sapevo cosa stavo rischiando.
Ero deciso a sopravvivere e andare avanti.
Alla fine delle mie battaglie sarei tornato da Alex tutto intero, era una promessa che facevo a lei e a me stesso.Oh cielo, danna questo mio corpo e questo mio spirito se ciò che sto per fare non andrà a buon fine!
Provai ad alzarmi in piedi appoggiando prima il ginocchio e le mani, quando fui in posizione eretta mi appoggiai delicatamente al muro.
Guardai di sottecchi la tarantola Golia dopodiché feci un sorriso sbieco. I miei occhi s'incendiarono e presero a bruciare fieri.
Il ragno lanciava dei fastidiosissimi urletti acuti mentre fon le zampe cercava di entrare nel piccolo corridoio a collo d'imbuto.
Afferrai saldo l'impugnatura della spada e con tutta la mia forza incominciai a tirare cercando di sollevarla. Tutti i miei muscoli si contrassero e incominciai a gridare per lo sforzo. Perfino il mio Carattere esplose avvolgendomi completamente, stranamente peró non i successe nulla. Non era l'ira ad avermi provocato lo scoppio del Carattere, sentivo infatti che c'era qualcosa di strano in me in quel momento, e veniva esattamente dal ciondolo con la runa che portavo al petto.
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VIRTUAL L'Inferno tra Ghiaccio e Fiamme
AcciónSECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA DI VIRTUAL. La lotta di Alex contro il videogioco mortale che l'ha rinchiusa continua. Nuove città, nuovi incontri, nuove bizzarre avventure aspettano la nostra sprovveduta e comica protagonista. Ma nonostante lei prenda...