Capitolo 10

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"Avanti" dissi quando qualcuno, di sicuro mamma, bussò alla porta.
Proprio lei entrò in camera e si accomodò sulla sedia della scrivania guardandomi.

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Matthew

Mi lavai a tempo di record. Quando ero a casa mia o dopo essermi ubriacato ci mettevo secoli per una doccia, mi piaceva stare sotto al getto dell'acqua calda che mi rilassava tutti i muscoli; ma quando ero a casa di altri preferivo non perdere tempo.
Così spensi l'acqua e uscii dalla doccia per asciugarmi, quando senti bussare e Alexander dare il permesso di entrare. Seguì un attimo di silenzio quando sentii sua madre parlargli. "Matthew?" Chiese lei "Sì sta lavando immagino" Lo immaginai fare spallucce, era una cosa da lui.
"Tu e Matthew siete così uniti vedo.." sua mamma continuò a parlare vedendo che il figlio non dava nessun segno di rispondere.
"Ti piace Matthew ? " senti le molle del letto scricchiolare segno che si stava muovendo, forse sdraiandosi o sedendosi. "Penso di si"
" e lo ami?" Scivolai per la sorpresa ma ripresi subito l'equilibrio senza sbattere da qualche parte e fare rumore.
Non pensavo che potesse succedere una cosa simile.
Non ero gay né bisessuale, mi piacevano le donne e le loro forme.
"Mamma! Sai come sono fatto io e i miei sentimenti, trovo inutile persino risponderti a questa domanda" che intendeva? Che gli piacevo o il contrario ?
"E poi non è il momento di parlarne" finì chiudendo la conversazione .
Dopo un lungo silenzio sentii la porta chiudersi.
Mi rilassai per un momento, ma non durò molto.
Come mi sarei dovuto comportare con lui?
Non era mia intenzione farlo innamorare di me, per poi dirgli che non ero gay.
Mi dispiaceva un casino il solo pensiero di fargli del male e anche se è un ragazzo con un carattere e un mondo tutto suo era anche simpatico e scherzoso.
Avrei affrontato quella questione con lui prima che le cose degenerassero, pensai, e una volta finito di vestirmi uscii dal bagno.

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Alexander

Mi alzai quando Matt venne verso di me ansioso di fare chissà cosa.
Presi le mie cose che erano appoggiate sul letto e andai a lavarmi.

A cena fu tutto tranquillo, niente argomenti imbarazzanti né domande strane da parte di mamma.

Nel momento del dolce divorai la mia fetta di torta al cioccolato e panna, così mentre Matthew era distratto a parlare con mia madre su alcune cose della scuola, che non stetti lì ad ascoltare, allungai la forchetta prendendo un pezzettino della sua torta e con estrema cautela l'allontanai, tenendo in equilibrio la torta e la misi in bocca prima che potesse cadere e attirare l'attenzione.
Non so perché; ma il cibo che rubavano nei piatti degli altri era più buono.
Mamma mi guardó male e non disse niente, ritornando a parlare con Matthew. Questa volta anche mio padre gli fece delle domande.
Io invece allungai la posata verso la torta del ragazzo, che era ancora distratto e girato verso i miei genitori, tagliai un pezzettino di questa con estrema cautela, come fa un artificere quando disinnesca una bomba e cercai di metterla sulla forchetta ma il pezzettino di torta non ne voleva sapere di restare lì .
Se fossi stato un artificiere saremmo esplosi una decina volte.
Ci riprovai ancora e ancora finché non mi sentii a disagio e alzando lo sguardo e trovai tutti gli occhi puntati addosso. Ritrassi la mano e li guardai in viso.
Sul viso di mamma c'era della malinconia, mentre quello di mio padre era inespressivo e ancora quello di Matthew era sorpreso quanto divertito.
"Da quanto tempo mi freghi la torta?" Mi chiese.
Guardai l'ora imbarazzato "10 minuti circa" Matthew scoppiò a ridere scuotendo la testa.
"faceva la stessa cosa con sua sorella quando era piccolo, lo facava con qualsiasi tipo di cibo." Mia madre parlò e nella stanza cadde il silenzio. E ricordai.

E Alla Fine Cosa Resta Di Noi? #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora