Capitolo 21

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Mi svegliai nella casetta sull'albero coperto fino ai capelli dalla coperta e nonostante i raggi del sole che entravano dalle finestre, avevo ancora freddo. Mi misi a sedere sentendo le ossa scricchiolare, implorare pietà e di chiedermi di cambiare materasso ma non gli diedi retta prendendo il cuscino e la coperta.

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Entrai in casa e cercai di non farmi vedere dai miei ma non riuscì a non farmi scoprire perché mia madre che stava seduta sulla sedia accanto al tavolo della cucina con mio padre intento a pranzare tossì per attirare la mia attenzione
"Buongiorno" gli dissi andando da loro e sedendomi a tavola "tesoro sembra che sei uscito dalla miniera" 
Credo stesse parlando del trucco da scheletro che mi era rimasto sul viso così presi la coperta che avrei dovuto lavare e cercai di pulirmi un po. "Ci vorrà una doccia calda per eliminare tutto quel trucco e tesoro, puzzi" 
La testa sembrò scoppiarmi e mi sembrava che ci fossero dei minatori dentro la mia testa che con il piccone spaccavano le rocce "mangia qualcosa e vai a prendere una aspirina" 
Riusciva a capirmi anche se io non dicevo nemmeno una sillaba. Mangiai in silenzio mentre mia madre e mio padre chiaccheravano sul fatto di andare da qualche cugino per le vacanze di Natale ma sapevo già che non ci sarebbero andati quindi non provai nemmeno a ribattere. "Ho finito, vado in camera a studiare che sono un pò in dietro" mi alzai andando ad abbracciare mia madre che rimase per un momento sorpresa ma poi ricambiò la stretta e andai in camera riuscendo a sentire quello che mia madre disse a mio padre facendomi sorridere.

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Studiai per tutto il pomeriggio mettendomi in pari con i compiti e con lo studio così l'indomani mi sarei tirato avanti nel caso che qualcuno, Matthew, mi avrebbe impedito di studiare per andare chissà dove con lui. Ero esausto e la testa non aveva cessato di far male così provai a chiudere gli occhi ma una notifica mi fece sulsultare dalla sorpresa, non me l'aspettavo che qualcuno mi contattase alle 19:00 presi il telefono trovando 20 messaggi in 3 conversazioni diverse, il che mi sorprese visto che nella mia rubrica avevo si o no 10 numeri. Sbloccai il telefono e vidi che 16 messaggi erano tutti di mia madre dove dicevano tutti la stessa cosa "dove sei Alexander? Stai bene? Rispondi a mamma" Scossi la testa sorridendo perché si solo lei può inviare messaggi alle 23:00 come se fossero le 4:00 del mattino

Poi c'era una chat di Matthew con 2 messaggi

Da Matthew:
-Hei amico :) 
-Come stai? Ahahah ieri ne hai bevuto di vino con la frutta ;)

A Matthew:
-Taci va! È tutto il giorno che sto male :C

Da Matthew:
- Lol :')
- Come hai fatto a tornare a casa?

Lo avrei guardato male se solo fosse stato davanti a me.

A Matthew:
- JAMES. >.<
- Ti odio per avermi abbandonato.

E la cosa più brutta era che non mi ricordavo nulla.. mi ricordavo della festa, di quanto fosse buona quella frutta con il vino rosso e ricordo anche che Davina aveva vinto uno spece di appuntamento e poi non molto altro ma ero anche ubriaco quindi è probabile che molte cose come James che portava una candela sul letto in cui eravamo sdraiati a farci domande stupide, non fosse mai accaduto però devo dire che se davvero fosse stato tutto frutto la mia mente era davvero dettagliato e intenso. Come la luce che emanava la fiamma della candela sul viso di James, il calore che il suo corpo emanava sotto alle coperte e il mio contro il suo voglioso di più calore possibile. Non so bene quanto di tutto questo fosse veramente successo ma non doveva più accadere nulla di simile. Non volevo più sentirmi così confuso e dolorante come lo ero in quel momento, anche se confesso che dormire senza mai svegliarmi nel sonno per un incubo come accadeva da molto tempo era davvero bello e ti sentivi riposato, tranquillo e in pace con te stesso.

E Alla Fine Cosa Resta Di Noi? #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora