Capitolo 38

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Lessi più volte la lettera mentre James educatamente lesse ad alta voce i post scriptum facendo commuovere la madre di Davina che volle tornare a casa sua.

Non potevo crederci che si era accorta di tutto ciò anche prima di noi. "Tesoro che cosa c'è scritto" mi svegliai da quel senso di trans "che voleva bene a me e Matthew e ai sui genitori" dissi le cose necessarie senza entrare nei minimi particolari "scusate" disse Matthew alzandosi e andando su in camera dove stavano ancora Adam e Andrew. Sembrava aver preso coscienza di quello che stava capitando ai suoi amici

Ero curioso di sentire cosa gli stava dicendo ma mia madre mi fece una domanda "allora dimmi un po', io ti lascio che sei tutto intero e tu dopo una settimana torni sfasciato e con un cane... c'è qualcosa che devo sapere?" Non era una domanda in realtà, ci assomigliava molto ma lei in realtà pretendeva sapere che età successo "siamo stati scelti per fare una sorta di gara" cercai James con lo sguardo ma lui era impegnato a vedere il cane che stava spuntando da un cestino di legno con dentro una morbida coperta "consisteva nel state in un bosco e partire da un punto A fino ad arrivare a un punto B dove ci sarebbero stati i soldati ad aspettarci e nulla ci siamo accampati ma poi ho deciso di fare un giro e ho visto il cane è per prenderlo sono caduto nei rovi e la gamba era rimasta incastrata" mia madre non seppe come prenderla, se ridere per la mia goffaggine o essere spaventata. Tutto sommato però la prese bene perché scosse la testa sospirando "Cosa devo fare con te Alexander?" Gli sorrisi leggermente a mia madre mentre il cane cercava di uscire dalla sua cuccetta per venire da noi, lo raccolse da terra dopo che evitò di essere preso da James. "Ma sei ancora tutto sporco!" Dissi notando il pelo marroncino "facciamo un bel bagnetto" dissi alzandosi e senza ricordare che non avevo l'uso di entrambe le gambe per rimanere in equilibrio ma per fortuna James riuscì ad afferrarmi prima che potessi cadere "grazie James" misi a terra il cane e presi le stampelle che mia madre mi stava porgendo e andai di sopra facendomi le scale da seduto. Arrivai davanti alla camera e sentii Matthew parlare con Adam "Perché non me l'hai mai detto?" Lui lo guardò serio ma rimase sul letto e gli rispose "che cosa avrei dovuto dirti "oh Matt sai che mi piaci e che credo di essere gay? E tu sei etero ovviamente, preferivo starmene zitto" Matthew continuava a fare avanti e indietro cercando di capire in che situazione si fosse cacciato "e tu Andrew perché non mi hai mai detto nulla?" Gli chiese, lui rimase a testa china guardandosi le scarpe per poi fare spallucce alla domanda di Matt che lo guardò fissandolo come se stesse leggendo la risposta a tutto "No. Fatemi capire. Tu picchi o qualsiasi cosa gli fai perché mi ami e tu te lo fai fare perché lo ami?" Li guardò incredulo e prendendo il loro silenzio come una conferma. "Questa cosa non sta ne in cielo né in terra..." sussurrò facendo alzare Andrew, gli sollevò la maglietta fino a toglierla e rimasi impressionato al tal punto da sussultare. James mi si fermò vicino e guardò anche lui la scena.

Matt ispezionò la gravità di tutti i lividi che aveva sul corpo "questo è un morso?" Domandò finché Andrew decise che era troppo "dovete smetterla subito!" Disse Matthew "Ho già perso un'amica e non voglio perdere anche voi due! Adam smettila subito di fare lo stupido e di sfogarti su di lui." Gli punto il dito contro "non sei mio padre per dirmi cosa fare o no. C'è voluta una morte per farti accorgere di ciò che stava succedendo. Non mi sembra davvero che ti importa di quello che facciamo noi. Sei sempre appiccicato a quello là che guarda un po' è andato dalla parte del TUO nemico. E solo perché li hai visti baciarsi se no il tuo amichetto non te l'avrebbe mai detto. Quello è furbo e ti ha cambiato" Adam si era alzato improvvisamente andando faccia a faccia con lui "Lascia Alexander fuori da questa storia okay?" Disse Matt sostenendo il suo sguardo ma alla fine Adam cedette allontanandosi esasperato "tu non sai cosa provo io da 4 anni ma non importa più. Ci si vede in giro." Disse poi prendendo la sua giacca e uscendo di camere venendo quasi a sbattere su di me "mai detto che è maleducazione origliare le convenzioni altrui?" Mi guardò minaccioso come se fossi la causa dei suoi problemi ma James fece un passo verso di me come per ricordargli che era lì pronto a proteggermi e pure lui se ne accorse così lasciò perdere e scese le scale velocemente per poi andarsene.

E Alla Fine Cosa Resta Di Noi? #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora