Capitolo 35

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Quando mi svegliai sentì alcuni graffi bruciare e la gamba ingessata prudermi, per fortuna avrei preso gli anti dolorifici perciò dolore. Il cane, di cui non sapevo ancora molto, mi stava seduto sulla pancia che mi fissava, strofinai gli occhi per vederci meglio e poi lo accarezzò infilando le mani nel pelo folto e morbido ma ancora sporco "buongiorno" disse James rimanendo seduto sul suo letto "come ti senti? Le ferite come stanno?" domandò poi, lo guardai facendo spallucce "saranno due settimane di sofferenza" arricciai il naso "e puzzo" aggiunsi e lui rise annuendo "questo è vero, non so come faccia il cane a rimanenti accanto" scherzò lui, gli feci la linguaccia mettendo mi a sedere "lui, o lei, mi vuole bene" lo coccolati ancora era come un pallina antistress "non ci sono dubbi, mi sa che gli sto antipatico" sbuffo e ridendo gli chiesi perché "non obbedisce quasi mai ai miei ordini e non vuole giocare con me, mentre non c'eri non ha fatto altro che dormire sopra il letto.. Ogni tanto abbaiava ai topi che sgattaiolavano, ho dovuto dire agli insegnanti che avevo la tosse ma credo che non mi hanno creduto" cercai di non ridere ma non ci riuscì, mi avvicinai il cane al viso e lo guardai sorridendo "tu sei.." mi ricordai che non sapevo ancora il sesso del cane così ci guardai scoprendo che era un maschio "sei il mio piccolino!" dissi mentre lui mi leccò la guancia "ora però mi devo lavare" lo lasciai andare sul letto "sì ma io sono geloso eh" James guardò male il cane e fece un verso che sembrava tanto un ringhio "giù le zampe c'ero prima io." disse al cane che lo ignorò mettendosi a dormire poi lui mi guardò "okay.. Ce la fai da solo a lavarti?" domandò leggermente preoccupato, io arrossii quando disse che c'era prima lui, quindi non era pentito di quello che era successo. Stavo ancora cercando di capire cosa c'era tra noi dopo il bacio. Annui alla sua domanda anche se non ne ero sicuro dato che avevo il gesso alla gamba "fate i bravi voi due" dissi alzandosi e saltellando fino alla valigia poi lo guardai e sul suo viso vidi la preoccupazione e del dispiacere. Dispiacere nel fatto che forse mi stavo comportando freddamente "io faccio sempre il bravo, non la vedi l'aureola?" cercai di non ridere e ridussi gli occhi a fessura per guardare meglio "io vedo solo due corna lunghe e affilate" trattenendo un sorriso "secondo te è meglio viaggiare da qui al bagno leggeri?" gli chiesi "mi ferisci" mise una mano sul petto come offeso "comunque certo che è meglio" disse "sicuro che non vuoi una mano? Se non ti fidi di me almeno fatti aiutare da Mat" aggiunse poi, mi dispiaceva il fatto che pensasse e non mi fidassi di lui. Feci una cosa che sorprese anche me ma saltellando andai da lui e lo abbracciai, odiavo abbracciare ed essere abbracciato ma non con lui e Matt loro due erano le eccezioni "mh improvvisamente mi sta passando questa voglia di lavarmi oggi" pensai alle persone che stavano in bagno e al fatto che non mi piaceva mostrarmi agli altri. Le sue braccia mi strinsero più a sé facendomi sentire bene "se pensi che adesso ti lascerò andare di sbagli" mi disse guardandomi e sfregando il suo naso contro il mio facendomi trattenere il respiro e spuntare il sorriso "anche se effettivamente puzzi davvero tanto" mi sussurrò all'orecchio. Mi allontanai prima di far succedere qualcosa di imbarazzante "non ci riuscirò mai a lavarmi senza bagnare il gesso o farmi vedere da qualcuno oppure ritrovandomi con le chiappe per terra" mi lamentai mettendomi in piedi e facendolo ridere "prova a lavarti con un asciugamano bugnato e credo che dovrai accettare una di queste tre evenienze" storsi il naso non volevo che succedesse nessuna delle tre "sarebbe troppo infantile se ti dicessi che voglio mia madre?" risi di me stesso tornando alla valigia e prendendo i vestiti che lasciai sul letto che poi mi sarebbero serviti per vestirmi quando sarei ritornato in camera "assolutamente no, è normale" mi sorrise "resisti un altro po', questa esperienza traumatica sta per finire" mi disse "domani, che bello!" dissi entusiasta almeno sarei stato un po' più tranquillo. Mi spogliati sentendo mi andare a fuoco ma lui si girò lasciandomi la mia privacy poi misi l'accappatoio, presi l'asciugamano e andai fuori dalla stanza. Il cane che ci stava guardano corse verso la porta che James chiuse prima che uscisse "no! Tu rimani qui" immaginai che lo prese in braccio e lo sentì dire "mi ricordi un po' mio fratello" disse al cane. Chi passava davanti a questa stanza doveva pensare che fossimo pazzi.

E Alla Fine Cosa Resta Di Noi? #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora