21. Ricerche.

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Dei boccoli castano chiaro, spuntano dal sedile davanti a me, quello dell'autista.

Che Cameron si sia fatto crescere i capelli?

"Sierra!"Esclamo, circondandole il collo.

Mi ero anche dimenticata della gamba rotta di Cam.

"Sicura che non ci sia nulla di cui preoccuparsi?"Chiede Sierra, con aria preoccupata.

Per un momento mi viene in mente la domanda 'Ma i cazzi vostri?', ma per non essere troppo scortese, annuisco solamente.

Sierra sorride e accende il motore, per poi spegnere la radio, il che sta aspettando che io dica qualcosa.

Non ho nulla da dire.
Sono solamente scappata, e mi hanno trovata, non credo ci sia nulla di cui preoccuparsi.

La chiamata di pochi minuti fa, continua a ronzarmi per la testa.

Ora mi chiedo se sarebbe giusto partire per l'Italia e dimenticarmi di tutto ciò per un po'.

E soprattutto, mi chiedo se Ben mi stia nascondendo qualcos'altro, riguardo i miei genitori.

Chi mai avrebbe il coraggio di scherzare sulla morte dei miei genitori?
E poi, perché dovrei credere a uno sconosciuto?

Non mi fido persino dei miei amici.

"Siamo arrivati"Sierra si gira verso di me, e io le sorrido, in segno di ringraziamento.

Scendo dalla macchina, camminando lentamente verso casa mia, e incrociando per un attimo l'affascinante sguardo di Cameron.

Mi riprendo immediatamente, prendendo un gran respiro e andando decisa davanti alla porta di entrata.

Non sono sicura di voler rientrare.
Devo chiarire certe cose con mio fratello.

Mi giro, incerta sul cosa fare, e Sierra mi rivolge un cenno di entrare.
Non se ne andranno finché io non entrerò.

Mi rigiro, osservando la porta di casa.
Questa, e tutte le altre cose al suo interno, sono tutto ciò che mi riportano la mente ai momenti felici con i miei genitori.

Scuoto la testa, ed entro, dopo aver preso un lungo e grande respiro.

Ben è in piedi in salotto, che fa avanti a indietro, e non se ne è accorto che sono appena entrata.

Ho solamente due opzioni: strusciarmi contro il muro ed arrivare lentamente alle scale senza che se ne accorga, o andare diritta verso di lui, e parlargli.

Scelgo la prima, essendo fifona come sono.

Inizio ad avvicinarmi al muro, nel momento in cui Ben si gira dalla parte opposta, ma vado a sbattere contro un mobile e lui si gira immediatamente, con lo sguardo di uno che sembra aver appena visto un fantasma.

"Ariana"sospira sollevato, venendomi incontro, ma io mi sposto.

Lui ci rimane un po' male, ma è solamente colpa sua.

"Che ti succede Ariana? Io.."

"Cosa succede a te, Ben!"Sbotto.

Non ho più intenzione di nascondermi, né di sembrare piccola e inferiore sotto gli occhi di certa gente.
Non lascerò più che mi usino come un giocattolino, né che mi trattino come se lo fossi.

Ho dei sentimenti, porca puttana.

Ben rimane un po' sorpreso da come me ne sono uscita, ma poi sul suo volto spuntano piccole rughe, il che significa che si sta arrabbiando.

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