8. Smettiamola e andiamo avanti.

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Siamo tornate a casa tardi, perciò non so se domani riuscirò a stare sveglia durante le lezioni.

«E tu, invece?»Le chiedo, mentre lei prepara due tazze di tè, anche per me.

Ben ancora non è tornato, ma questo non vuol dire che lo stiamo aspettando.
La zia è solo stata un po' curiosa e le ho raccontato tutto quello che si è persa.

«Io? Pts»dice, mostrandomi anche una smorfia.

Rido e scuoto la testa.

«Dai, è impossibile che nessuno si sia fatto avanti»dico, spalancando gli occhi.

La zia è sempre stata come la mamma: disponibile e paziente.

Adoro stare con lei, adoro osservare quegli occhi identici a quelli di mia madre.
Ogni volta che la abbraccio, che mi sorride, in qualche modo è come se me la sentissi con me.

Sto cercando di dire che la zia mi ricorda molto la mamma e che è l'unica che riesce a farmi sentire come la mamma.

La zia sbuffa e torna in sala da pranzo con le due tazze di tè caldo.

«Hai ragione, sono tanti quelli che si sono fatti avanti ma non ho ancora trovato quello che fa per me. Nessuno di quelli che conosco riesce a farmi sentire come il mio ex marito mi faceva sentire. Mi capisci?»Dice la zia, con sguardo triste.

Mi dispiace molto che la zia non riesca ancora a dimenticarlo.

«Zia hai ancora una lunga vita avanti e devi smetterla di pensare a quel coglione e andare avanti. Ci dev'essere qualcuno lì fuori, nato per stare con te»dico, indicando la porta di casa.

La zia sorride e qualcuno suona alla porta.

«Chi può essere a quest'ora?»Chiede la zia, confusa.

Infatti è strano.
Nessuno mai viene a bussare alla porta, a quest'ora.

«L'amore della tua vita?»Dico sarcasticamente.

Pare tutta una messa in scena.

«Perché suoni? Non hai le chiavi, Ben?»La sento dire.

Alzo lo sguardo e la mia attenzione viene attirata da una barretta di cioccolato aperta, davanti al forno.
Ma come mai sta lì?
Non importa.

Mi alzo vogliosa di cioccolato, e la prendo.
Senza esitare, le do un morso.

«Hmm»dico, gustandomi il cioccolato e dando altri grandi morsi.

«Chi è lui?»sento dire dalla zia, rivolta a Ben.

Ma io non ci faccio caso a continuo a godermi questa fantastica barretta di cioccolato.

«Ariana, chi è lui?»Chiede la zia, picchiettandomi la spalla.

«Ehi, era mia»ringhia scherzosamente la zia, per poi fare entrare il ragazzo/a misterioso che vuole vedermi.

La zia prende un tovagliolo e mi pulisce la bocca, mentre io faccio cadere la barretta di cioccolato a terra, sopresa di vederlo.

Cosa vuole?

«Ehm»fa Cam, per poi facendomi il gesto di pulirmi la bocca.

La zia ha ancora il tovagliolo in mano e io mi pulisco, prendendoglielo.

Butto il tovagliolo nel cestino della spazzatura e la zia se ne va, lasciandoci soli, nonostante io l'abbia pregata.

Cam si passa una mano tra i capelli e mi guarda, come se non sapesse il motivo della quale sia venuto qui.

Hidden Love 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora