part 11

816 53 5
                                    


Sono le 8:30 pm di Venerdì e io sono ancora in casa con il pigiama che girovago trovando un vestito decente da indossare questa sera. Sapevo che avrei dovuto mettermi a cercare qualcosa prima invece di stare a guardare film sul letto tutto il giorno. Ma ero stanca morta.
Mi arriva una chiamata e non leggo neanche il nome ma mi affretto a rispondere "Ariana!Dove cazzo sei?" Urla furiosa Madison, allontano leggermente il telefono dall'orecchio prima che ci rimetta di udito "Madison mi vesto, mi trucco e scendo" tutto sommato ero a buon punto.

Vado in camera di mia madre e vedo se ha qualche vestito ma niente è possibile che non un cavolo da indossare "Ancora? Ti devi ancora vestire e truccare? Senti sono in macchina con Luke, ti stavamo aspettando ma se è così allora ti mando a prendere da qualcuno" Non posso ribattere dato che mi chiude la chiamata in faccia.Ma questi sono dettagli. Che poi,mio fratello era uscito di casa e neanche mi aveva avvisata. Che stronzo.
Il mio sguardo ricade su sue vestitini neri e corti, uno è semplicemente nero e corto fino alla coscia e rimane un pó lento con le maniche a tre quarti, mentre l'altro consiste in una gonna nera di pelle aderente e un top aperto dietro la schiena. Lo presi da forever21 qualche anni fa, è probabilmente la cosa meno costosa che c'è nel mio armadio eppure faceva un figurone. Lo provo e mi guardo un pó allo specchio "Dylan .. Vieni subito qui!!"
Sento lo scricchiolare del parquet, segno che Dylan sta venendo e che raramente mi ascolta,
infatti pochi secondi dopo si apre la porta ed entra lui, già vestito e profumato.

"Dove devi andare tu?" Gli chiedo osservandolo attentamente. Era un figo "Devo andare da qualche parte che non ti interessa" lo guardo male "Okay scherzo..esco con i miei amici. Andiamo a farci un giro per la città o in qualche locale"annuisco "Che cosa ti serve?" mi chiede inarcando una sopracciglia "Devo andare in discoteca,con Luke e gli altri. Ho bisogno del tuo consiglio" Annuisce e si siede sul mio letto
" Questo come mi sta?" Giro su me stessa mentre lui mi osserva "Peccato che tu sia mia sorella... sei una bomba!" Alzo gli occhi al cielo e mi convinco di indossare questo. È raro ricevere complimenti da parte di Dylan quindi se li fa, è perché lo pensa "Con chi esci questa sera?" Domando mentre mi avvicino allo specchio per truccarmi "I soliti..Matt,Dennis..." inizia a farmi la lista di tutti i suoi amici ma ad un certo punto smetto di ascoltarlo, neanche li conosco tutti questi "E Sam" conclude, attirando la mia attenzione con il pronunciare il suo nome "Sam? La ragazza che ti piace"
Sorrido e dallo specchio vedo Dylan dietro di me che sorride annuendo "Come va?"
Metto il mascara e provo a fare due linee di eyeliner, se sbaglio sono fottuta e non esco neanche tra due giorni. "Per niente bene.Abbiamo litigato,dice che sono un puttaniere" Scoppio a ridere e mi giro verso di lui "E si sbaglia?"

" No, non sbaglia, però a me lei piace davvero. Solo che non si fida di me"

" Dylan. Per noi ragazze avere fiducia dei ragazzi che..in poche parole, hanno questi atteggiamenti è difficile.Cerca di dimostrargli che ci tieni a lei, fidati." Sorride e mi da un bacio sulla guancia "Allora io vado, ciao"
non appena arriva sul ciglio della porta lo fermo "In bocca a lupo con Sam, e non fumare o non ridurti a merda" ridacchia abbassando lo sguardo, so che farà l'opposto adesso "Non ti prometto nulla. Divertiti" finisco di truccarmi e il telefono inizia di nuovo a suonare, corro verso il letto dove l'ho messo in carica e rimango sorpresa quando leggo il suo nome. Rispondo subito, con un po' di tremore "Ehi piccola sono qui sotto. Ti manca molto?" cerco di fare un attimo i conti, a quanto pare è lui 'il qualcuno' che ha mandato Madison. Ma con tutti i nostri amici che hanno l'auto proprio lui che volevo leggermente evitare? "No.. sto scendendo" mi saluta e tiro un lungo sospiro dopo aver chiuso la chiamata. Prendo il telefono, la borsa, e vado verso l'ascensore. A man a mani che scendo leggo il numero dei piani, mi avvicino sempre di più a lui. Come dovrò comportarmi adesso?

Esco dall'edificio e riconosco la sua auto così accelero il passo ma poi ricordo di avere -non dei tacchi- ma dei trampoli e continuo a camminare normalmente "Ciao anche a te.." mi dice una volta entrata "Ciao" chiudo lo sportello "Ti hanno detto di venire o ti sei offerto tu?" gli chiedo come prima cosa, ridacchia un po' "Forse ho voluto farlo io.. ho fatto bene?" mi guarda in attesa di una mia risposta "O forse eri in ritardo anche tu e mi hai usata come scusa" annuisce subito ridendo e io sorrido, è contagiosa la sua risata "Cavoli mi hai scoperto! Non dirlo agli altri ti prego" ironizza lui, mi porto una mano sul cuore promettendo di mantenere il suo segreto e poi ci mettiamo a ridere. Pare che la tensione si stia smorzando, meglio così "Devi ancora truccarti?" chiede quando mi vede estrarre un beauty case dalla pochette, annuisco "Quindi cerca di guidare bene"

Non mi risponde e proprio mentre appoggio lo scovolino del mascara sulle ciglia accelera notevolmente per poi frenare di botto, ovviamente mi si fa tutto un lato dell'occhio nero "Dallas ti spezzo le ossa!" urlo io cercando di risolvere il problema "Scusa, mi ero dimenticato" mi guarda con aria di sfida e un sorriso stampato sul volto "Adesso allora decido io la musica da mettere!" allungo la mano verso il suo iPhone da dove sta riproducendo la musica e apro youtube per mettere qualcosa di più decente di queste canzoni tutte rap "Cosa ha di brutto la mia musica?"

"Cosa ha di bello forse? senti qua la mia è più bella" la prima canzone che mi viene in mente è live your life di Rihanna, mi da la giusta carica per affrontare la serata. Mi fa pensare al film The Hangover e Las Vegas, anche se purtroppo non ci sono mai stata "Questa mi piace dai" alza il volume e mi fa un occhiolino mentre ci mettiamo a cantare a squarciagola e in questo momento mi sento così spensierata e felice. Arriviamo a casa del nostro amico circa quindici minuti dopo, forse anche venti per via del traffico beccato sul ponte di Brooklyn. Parcheggia l'auto e apro lo sportello per scendere ma lui lo blocca, si abbassa sulle ginocchia per stare alla mia altezza e mi afferra sotto il mento, avvicinandosi al mio volto. Non sto capendo nulla. Mi pulisce con un fazzoletto sotto l'occhio in cui mi ero macchiata mentre io cerco di non incrociare di nuovo il suo sguardo e guardo un po' altrove "Ora sei perfetta, scusami" mi da un bacio sulla fronte e poi si alza, porgendomi la mano per alzarmi ed entrare.

Dallas o Bieber? (REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora