Part 53

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Ariana

Ne è valsa la pena. Assolutamente.
Aspen è più bella rispetto a come la immaginavo, è piena di luci,di persone e di neve. Nonostante il Natale -purtroppo- sia terminato già da qualche settimana qui si respira uno spirito natalizio incredibile.

Il nostre Residence,bellissimo, non si trova proprio nella città ma dista qualche Chilometro. Vorrei tanto andarci prima di tornare a casa, passando, ho notato alcuni mercatini di Natale o semplicemente mercatini e voglio assolutamente dare un occhiata.

"Ragazze abbiamo anche una vista fantastica!" urla Alexa da fuori il piccolo balcone, esco anche io ed effettivamente non posso non darle ragione. "Ci faremo tante di quelle foto!" continua Madison.

Concordo pienamente con lei, avanti a noi ci sono un paio di montagne innevate e sotto di esse si trovano tantissime casette di legno, che svaniscono a man a mano che ci sia avvicina alla città, le cui luci colorate si riflettono nella neve.

"Spettacolare" sussurro io.

Certo,non posso lamentarmi della vista dalla mia camera. Lo skyline di New York è uno dei migliori al mondo, ma è tutto più artificiale, si tratta di edifici,negozi,pubblicità mentre qui è uno spettacolo della natura. È tutto merito delle neve che rende l'atmosfera perfetta.

"Ragazze correte subito qui!" urla una voce stridula, fin troppo conosciuta, dal lato destro della nostra stanza. Quando ci giriamo per vedere chi sia, vedo lei.

Julie.

"Guardate chi abbiamo accanto" dico alle mie amiche mentre sbuffano lamentandosi ogni tanto.

Non poteva andare meglio, con lei praticamente accanto a me. "Questa sera a me e Cameron serve la stanza"

Si è resa conto della nostra presenza,soprattutto della mia, se crede di farmi del male si sbaglia. Okay,forse un pò fa male.

"Oh ciao Ariana, non sapevo fossi qui"

Odiosa.

"Neanche io, non ti avevo vista" fingo un sorriso mentre sposto lo sguardo altrove, se la guardo mi viene voglia di strapparle i capelli.

"Tranquilla, Cameron non verrà mai nella sua stanza, ricordati che vuole te" cerca di tranquillizzarmi Alexa, non ho detto niente alle mie amiche per quando riguarda Cameron e quello che potrebbe fare con lei, ma sono riuscite a comprendere tutto da sole. Le adoro.

"Sì lo penso anche io" continua Madison appoggiando una mano sulla mia spalla.

Torno a prestare attenzione alla 'ragazza' del balcone accanto a mio. Si sta facendo dei selfie insieme alle sue amiche. "Ricordatemi di non aprire instagram,così non troverò la sua faccia in primo piano" ci giriamo verso la finestra e scoppiamo a ridere quando capiamo che è stato Taylor a fare questa battuta. Squallida ma giusta.

"Avete una vista decisamente migliore della nostra, che al contrario, si affaccia sulla cucina del ristorante qui sotto" aggiunge Nash.

La stanza è completamente invasa dai ragazzi, ci sono tutti. Tranne Cameron, Ovviamente.

"Vorresti lamentarti? Io riesco a sentire l'odore di ciò che stanno cucinando e scommetto che a cena mangeremo pollo e patate" dice Matt.

Mi fiderei di lui perché quando si tratta di cibo non sbaglia mai. È la sua dote naturale.

"Scommettiamo cosa?" continua ad insistere sapendo di avere ragione. "La mia bandana gialla"

"Che schifo, non voglio le tue bandane,Taylor"

"Allora chi vince offre da bere a tutti noi" propone Shawn meritandosi un applauso da noi. "Perfetto, ci sto"

Matt e Taylor si stringono la mano e io mi avvicino a Justin, che stava guardando lo schermo del cellulare senza degnarci di uno sguardo. "Che hai?" gli chiedo appoggiando la testa sulle sue spalle. "Niente, tranquilla" faccio finta di crederci anche se so che qualcosa sotto c'è.

"Ma dov'è Cameron?" chiede urlando mio fratello. "Sarà andato da Julie, lo stava cercando da quando siamo atterrati"

Si danno da fare subito, si vede quanta voglia di riconquistarmi ha.

Cameron

Il nostro residence è enorme e bellissimo. Entrando ho notato subito la piscina riscaldata in mezzo alla neve, non vedo l'ora di provarla, magari con Ariana.

Ho notato subito anche un'altra cosa, la sua stanza. È lontana solo cinque stanze dalla mia e un paio di più da quella di Justin. Meglio, in questo modo non dovrei preoccuparmi che passino la nottata insieme.

"Amico, Julie ti sta cercando, chiede a tutti di te" Nash entra nella nostra stanza insieme a Taylor, condivideremo la stanza noi tre. "Siamo appena arrivati e vuole già scoparti, se vuoi vado io per te" scherza Tay.

"In che stanza è?"

"La 125" no,non è possibile. "Oh, ragazzi credo che per un paio di ore dovreste andare altrove, in queste sere"

"Perché?" chiede Nash "vai tu da lei" aggiunge.

"La 126 è quella di Ariana" si guardano imprecando qualcosa tra di loro. "Io credo che non dovresti andare, e neanche farla venire qui. Almeno dimostra ad Ariana che la vuoi ancora" parla Nash facendomi riflettere.

A questa capacità di dire sempre le cose giuste nel momento giusto. È una delle sue mille qualità ed è anche per questo che è il mio migliore amico.

"Ha ragione, però prima ne approfitterei per un bel pompino,hai detto che li fa proprio bene" continua Luke. Io e Nash scoppiamo a ridere. "Sì,ma a te non lo farà mai se continui ad indossare quelle bandane" dico prendendolo in giro scherzando. Ovviamente.

"Ma non è vero!"

Taylor è più affezionato alle sue bandane che alle ragazze, non so come faccia. "Sei sicuro? Sembri un bimbo di cinque anni" parla Nash.

"No, di sei anni" lo correggo e scoppiamo a ridere mentre lui ci tira alcuni cuscini addosso, sì, sembra proprio un bambino. Anzi, sembriamo tutti e tre dei bambini.

"Che ne dite di fare un giro nella stanza delle ragazze?" dice Taylor. Significherebbe nella stanza di Ariana e andrei volentieri se non dovessi occuparmi di questa faccenda. Da quando ho ricevuto quel messaggio da Brian sto impazzendo. Non so cosa fare.

"Io non vengo, devo fare una cosa" esco dalla stanza cercando di uscire fuori dall'hotel e di trovare un posto appartato dove parlare al telefono senza essere ascoltato da qualcuno.

Cammino per un po', con le scarpe da ginnastica in mezzo ad un metro di neve, mi sto congelando i piedi ma non ho alternative.

Cerco il suo nome tra i contatti e prima di premere il tasto chiudo gli occhi sospirando, mi sto per cacciare in guai seri.

Non farlo. Dice la mia vocina interiore, dovrei dargli retta ogni tanto e decido di non farlo adesso.

"Dallas, aspettavo la tua chiamata"

"Brian, ho letto il tuo messaggio"

Sarebbe stato meglio se non lo avesse mai mandato, o che io lo avessi ignorato. "Ho intuito, che ne pensi? Ti va di correre di nuovo?"

Dallas o Bieber? (REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora