Part 48

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"Sei pazzo? Si congela" cerco di far cambiare idea a Justin, ma so che tanto è inutile. Quando si fissa con qualcosa è impossibile fargli cambiare idea. "Portiamo una coperta"

Ci sono dieci gradi sotto lo zero qui a New York, da un paio di settimane aveva iniziato a fare freddo sul serio, c'è anche un po' di neve sul terrazzo e andarci non mi sembra molto conveniente.

"Va bene.." mi alzo dal letto e spengo la televisione, metto le scarpe e prendo la coperta che era sul letto. "So che vuoi andarci anche tu. Mi avevi detto che saresti voluta salire per ammirare la città imbiancata e adesso ti ci porto io" sorride dandomi un bacio sulla guancia. Così mi sciolgo.

Esce prima lui dalla finestra e poi mi porge una mano per aiutarmi a saltare sulla scala antincendio. "Vedi che fa freddo" dico avvolgendomi la coperta di pail intorno al collo. Non risponde, mi afferra la mano e mi trascina sulle rampe delle scale.

"Sei troppo prepotente, a volte"

Quando arriviamo, il freddo è l'ultimo dei miei pensieri. I tetti delle case sono completamente imbiancati, come i tettucci delle macchine e le terrazze degli edifici, proprio come questa.

"È...wow"

"Te lo avevo detto, ne vale la pena" non molla la presa della mia mano e camminiamo ancora per un po' avvicinandoci verso il bordo della terrazza, dove noto un materasso buttato a terra, sicuramente era lì da poco.

"Sei stato tu?"

"No, giuro. Però possiamo sederci"

Inizialmente pensai appartenesse a qualche barbone e l'idea di sedermi li sopra non mi andava molto a genio. Sinceramente. Ma sembra essere in buone condizioni e ci sono anche un paio di coperte profumate.

"Speriamo non esca qualche strano animale"

Lo sento ridere e mi sdraio avvolgendomi le coperte intorno e mettendo la mia sopra, Justin fa la stessa cosa. "Si sta benissimo, non trovi?" dice lui. "Fa un po' freddino, però sì"

"Vieni qui" con un movimento rapido mi fa scivolare accanto a lui, mette una mano intorno alla mia vita e con l'altra mi stringe facendomi ritrovare con la testa sul suo petto. "Va meglio?"

"Decisamente"

Sento le sue labbra sulla mia fronte, mentre mi lascia dei baci umidi e rilassanti. Sospiro chiudendo gli occhi e sento la sua mano afferrare la mia, così la stringo. "Quanto sei bella..." sussurra tra se stesso, riesco comunque a sentirlo e ad arrossire sorridendo.

Rimaniamo per circa cinque/dieci minuti in silenzio e abbracciati, si sta benissimo. Non avrei mai pensato di dirlo, ma mi sento cosi al sicuro con lui.

"Domani mio padre, la sua compagna e i due cavernicoli partiranno per le Bahamas" prende parola lui. "Davvero? Avete una casa?"

"Sì. Vanno ogni anno di questo periodo, io starò a casa con mia sorella"

"Perché non vai con loro?"

"Non ne ho voglia. E poi qui ci sei tu" sorrido per questo momento a me fin troppo strano, da quando è cosi dolce?

Giro la testa alzandola, per guardarlo negli occhi, ma la cosa che trovo avanti sono le sue labbra. Oh al diavolo se è giusto o sbagliato, ne ho bisogno. Mi fiondo su di esse aspettando che ricambi e la sua risposta non tarda ad arrivare.

Prende il labbro inferiore tra i denti e succhia un po' mentre io accarezzo i suoi capelli a me tanto amati. Tra un bacio e l'altro mi esce un gemito di piacere e se ne accorge, infatti sorride e mi stringe la vita, permettendomi di salire sulle sue gambe. Mi accarezza la schiena infilando una mano sotto la mia maglia e sento una scossa lungo tutto il corpo. È sicuramente il freddo.

L'altra mano si infila dentro i miei jeans e dentro le mie mutande. Mi accarezza per un po' l'apertura e inizia a muovere la mano avanti al mio clitoride, infila due dita al suo interno e le muove su e giù. Continuo a gemere sulle sue labbra e anche io con le mani cerco di arrivare all'elastico dei suoi boxer, mi aiuta alzando leggermente il bacino e quando ci riesco allungo una mano dentro di essi sentendo la tua lunghezza eccitata. Non so bene cosa fare, ma viene quasi spontaneo afferrarlo e muovere la mano su e giù.

"Scricciolo..."

"Credevo avessi smesso di chiamarmi così"

Andiamo avanti ancora per poco, dopodiché sento un liquido sulla mia mano e nella mia intimità. "Wow. Sei riuscita a farmi venire senza penetrazione e senza neanche usare la bocca"

"Justin!" gli tiro una pacca sul braccio, appoggiandomi subito dopo su di esso. "Ho usato un linguaggio abbastanza contenuto"

Sono felice, fin troppo. Tutto questo che stiamo facendo è così sbagliato che mi chiedo come è possibile che lo stia facendo. Io che ho sempre cercato un ragazzo per bene e che mi amasse, sto cedendo con Justin, che è tutto tranne che quel genere di ragazzo.

Cameron

Ariana era strana, non poco, non molto, non abbastanza ma troppo. Aveva la testa altrove e anche se lo ha detto scherzando, conoscendola anche per vedere la mia reazione, so che c'è un'altro. Deve esserci per forza.

Altrimenti tornerebbe da me.

"Smettila per favore" mi quasi prega Nash togliendo la canna dalle mani. "Nash non ti ci mettere anche tu"

"Cameron sai i guai che hai passato con questa roba, che abbiamo passato tutti noi. Vuoi che accada di nuovo? Vuoi finire dentro?"

"Sai che non succederà ancora una volta, eravamo ragazzini. Adesso non si tratta più di spaccio"

"Sì ma Jorge non ci mette niente a farti rientrare nel giro.."

Non cederò. Ho passato brutti periodi anche con la mia famiglia per questa merda, adesso ho solo intenzione di sfruttarla per uso personale.

Riprendo il mio gioiellino tra le mani pensando a questa sera. Sarò in grado di restarle affianco per una serata intera senza toccarla?

"Guarda chi arriva.." alzo lo sguardo nella direzione indicata dal mio amico e vedo Barbie camminare, o meglio, sculettare nella nostra direzione. "Bene.."

"Cameron! Nash!" ci saluta entrambi con un bacio e poi si siede sulle mie gambe, la lascio fare, anzi mi fa anche piacere. "Sei sola?" Chiedo io non vedendo la sua solita amichetta, che la segue ovunque come un cagnolino.

"Sì. Sapevo di trovarti qui, hai casa libera?" mi morde il lobo dell'orecchio passandoci la lingua subito dopo. "Non credo" dico con voce strozzata.

"Per me va bene anche qui, non sarà di certo un problema per Nash" lo guardo insieme a lei in attesa di una sua risposta. "No, certo che no. Devo fare una chiamata" si alza e con un cenno di testa si allontana da noi.

"Cam non sai quanto mi sei mancato questi mesi, sapevo che Ariana fosse solo un passatempo e ieri sera quando me lo hai confermato è stato il momento più bello della mia vita"

Inizia a baciarmi ovunque, mentre cerca disperatamente di abbassarmi i jeans e toccarmi.

"Non contava nulla per me" dico io.

Dallas o Bieber? (REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora