part 7

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Dopo aver citofonato in sei appartamenti diversi, io e  Zoey abbiamo trovato quello giusto. Lo stronzo mi aveva mandato il numero diverso, fatto di proposito ovviamente.

"Posso scusarmi offrendoti un mio bacio se vuoi.." dice Justin scherzando, anche se non ride per niente. "Un'altro torto.." rispondo io sedendomi accanto a lui sul divano.

Okay sono qui da pochi minuti e mi piace moltissimo la sua casa, è molto accogliente.
Zoey mi ha già abbondata per stare con i suoi amici ed ora mi trovo da sola con Justin, bene.

"Faccio finta che ti creda, vuoi qualcosa da bere?" nel frattempo va verso il frigo e lo apre per poi girarsi a guardarmi, mentre io continuo a guardarmi attorno ed ammirare la sua splendida casa. Si vedeva che fosse una famiglia ricca, molto ricca. "Quello che prendi tu. Ma non vivrai mica solo con i tuoi fratelli?" gli chiedo interessata, lui scuote subito la testa ed estate due bottiglie di corona dal frigo "A titolo informativo..Non basterà una birra per farmi ubriacare e approfittarti di me,mi dispiace per te ma reggo abbastanza bene" sottolineo quando mi posa sul bancone la birra e me la apre con i denti. Dio che sexy. Okay non devo pensarle nemmeno queste cose su di lui "La prossima volta tenterò con dell'ecstasy allora. Comunque no, vivo con mio padre e la sua compagna"

Non sapevo che i suoi fossero separati e così chiedo di sua mamma, ho la lingua lunga lo so ma non posso farci niente è più forte di me "Vive in Canada. Non sono in buoni rapporti lei e papà e non potrei biasimarla. Mio padre l'ha lasciata quando era incinta di me, a diciotto anni " spalanco gli occhi scioccata "Già, è un coglione" fa spallucce lui e qualcosa mi dice che non adori proprio suo padre. Mi chiedo che tipo sia, non mi ha fatto una buona impressione da come ne ha parlato lui.
Come si può lasciare incinta una donna a diciotto anni e andartene così come se nulla fosse andiamo. "Comunque non funzionerà neanche l'ecstasy, giusto perché tu lo sappia" riprendo la sua frase di prima puntandogli un dito contro "Reggi bene anche la droga? ..per caso hai qualcosa da darmi?" scherza lui mentre ci andiamo per andarci a sedere sul divano.

"Così poi fai la spia? no grazie"

"Io la spia? piccola quante cose che non sai su di me.." alzo gli occhi al cielo sedendomi sul divano ma in un punto non troppo vicino a lui. Però adoro quando mi chiama piccola, ogni volta mi fa effetto sentirmelo dire "E non penso di volerle sapere" taglio a corto io prendendo il telecomando per accendere il televisore, si sono una che prende confidenza facilmente se non si fosse capito ancora "Come se stessi a casa tua.." ironizza lui guardandomi mentre se ne sta appoggiato su un gomito allo schienale del divano. Mi mette in soggezione "Carino questo, lo lascio" in realtà era un canale totalmente a caso e neanche sapevo che trasmissione fosse. Ah un programma di cucina, neanche so cucinare poi. Avevo ripreso da mia mamma su questo.

Ricordo ancora che una volta, un paio di anni fa, provammo a cucinare io e lei per il compleanno di papà. È andata a finire che abbiamo ordinato a domicilio dal nostro ristorante preferito in tutto lo stato di New York. Da li a qualche settimana non a caso abbiamo assunto una domestica, che essendo italiana, sa cucinare come pochi. "Ma che merda è? vuoi fare lo chef?" mi prende in giro lui cercando di prendersi il telecomando. E ci riesce. "No dai, adesso metterai una delle tue canzoni da tossico, che parlano solo di sesso, alcol, droga eccetera" allungo il braccio verso di lui per prendere il telefono ma lui si alza in piedi "Rimarresti sorpresa se sapessi che musica ascolto. Non fermarti all'apparenza"

"Si okay" mi alzo anche io "Dammi il telecomando dai" scuote la testa ridacchiando e inizia a sventolare il telecomando in aria per non farmelo afferrare. Mica mi arrendo così facilmente io. Quindi inizio a saltare per prenderlo "Non ti chiamo scricciolo per nulla.." continua a prendermi in giro lui, prendendosi palesemente gioco di me "Bieber ti giuro che-" non riesco a terminare la frase che cado sopra di lui, buttandoci entrambi sul divano. Alzo lo sguardo sui suoi occhi, siamo praticamente a due centimetri di distanza e riesco a sentire il battito veloce del suo cuore e il suo profumo. Non siamo mai stati così vicini e adesso noto particolari a cui non avevo mai fatto caso. Come fa ad avere degli occhi e delle labbra così belli? "Ti giuro che? continua" mi sfida guardandomi intensamente negli occhi "Non ti conviene" dico semplicemente rimanendo ferma in questo modo, con la mano sul suo petto e il suo braccio intorno alla mia vita "Non serve che fai la dura con me sai? Questo gioco è una perdita di tempo"

"Quale gioco?"

Non mi risponde ma non so come me lo trovo tipo a due centimetri di distanza. Continuiamo a guardarci intensamente negli occhi come se entrambi cercassimo di scoprire qualcosa dell'altro. Si avvicina sempre di più, il mio cuore inizia a battere sempre di più e inizio a respirare faticosamente ma la cosa più assurda è che mi sta facendo un effetto che non avrei mai pensato di provare, almeno non con lui "Justin siamo a casa, dove-" mi alzo di scatto riprendendo lucidità quando si apre il portone dell'ingresso e avanti a noi si presentano un signore e una signora, presumo il padre di Justin con la sua compagna "Ciao papà" anche lui si alza e si sistema i capelli. Non sembra molto imbarazzato dal fatto che ci abbiano visti mentre ero sopra di lui, su un divano. Mi chiedo, anzi sono sicura, che non sia la prima volta che lo trovi in questo stato suo papà "Salve, stavo andando via" afferro la mia borsa e rimango ferma avanti a Justin facendogli segno di accompagnarmi almeno alla porta per uscire "Ti accompagno" annuisco "Buona serata" dico velocemente ai due signori prima di recarmi verso l'uscita. Dio non mi sono neanche presentata che figura.

Dallas o Bieber? (REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora