Capitolo 11: Where To Begin

202 17 5
                                    

Lost in traslantion, due anime disperse nel tempo

Note dell'autrice Morgana/Luisa (provenienti dal forum)

EDITO: perchè poco fa temevo che il pc mi lasciasse sul più bello e ho pubblicato il capitolo in fretta e furia.

Intanto grazie a Ele e Ila (sembra il nome di un telefilm americano :P ) per i commenti: vedrete che bel casotto che vi tiro fuori!

Questa storia, come tutte quelle ho scritto, nasce dalla mia sensibilità prima che dalla mia fantasia: questo comporta che la maggior parte dei pensieri, dei punti di vista della protagonista piuttosto che le passioni o la musica o i film, siano tutti parte del mio bagaglio.

Di natura sono una persona estremamente introversa per ciò che riguarda le mie emozioni e scrivere è un modo per far trasparire aspetti di me che, normalmente, vengono fuori dopo una conoscenza che richiede parecchio tempo.

Quindi tutto ciò che sentirete e che verrà citato è qualcosa che comunque "mi appartiene", come ad esempio il film "Elizabethtown" citato in questo capitolo, che consiglio a tutte perchè, a mio avviso, vale la pena vederlo sia per il contenuto che per la colonna sonora.

Poco Iker in questa parte, pochissimo direi, ma ciò che dirà avrà una grande importanza nel proseguimento della storia, mentre Sergio e Saoirse daranno il meglio di loro stessi.

Che altro dire? Basta, la smetto altrimenti viene fuori un poema.

Buona lettura e come sempre grazie per i commenti.

Love you all!

Madrid - Mezzanotte passata

"Cara Gwen,

come faccio a descriverti in poche parole gli eventi di questi ultimi giorni? Decisamente non posso, perciò preparati ad una lunga mail piena di dettagli... insomma, le solite cose alla Saoirse.

Sì, sono tornata. O meglio non sono mai andata via, mi ero semplicemente presa una pausa da me stessa, giusto il tempo di creare quel giusto mix tra panico e paranoia che non può mai mancare quando ti trasferisci in una nazione diversa dalla tua.

Avevi ragione sai? Essere me stessa è la cosa che mi riesce meglio e al diavolo tutti!

Dunque, tornando a noi, sono stati giorni convulsi dopo la cena con Ramos in quel sudicio pub che faceva sembrare il bar del vecchio Joe un ritrovo di lusso!

Andiamo per ordine: la prima persona di cui devo raccontarti è Natalie..."

Qualche sera prima...

Saoirse rientrò in casa e trovò Natalie in lacrime che l'aspettava seduta sul suo letto: l'irlandese si bloccò sulla soglia vedendola, colta dallo stupore per lo stato in cui si trovava la sua amica; poi, lentamente, si avvicinò e si sedette sul letto, guardandola in silenzio.

La modella le allungò un libro che teneva sulle ginocchia: Sisì lo guardò con attenzione e scoprì che era un libro di grammatica giapponese, alzò gli occhi verso la modella con espressione perplessa.

"Il mio libro per l'università" sussurrò la bionda.

"Non sapevo andassi all'università" rispose seria Saoirse.

"Infatti non ci vado, ma era quello che ho sempre voluto fare: lingue orientali" spiegò asciugandosi le lacrime.

"Perché non ci sei andata?" domandò l'irlandese.

Natalie alzò le spalle: "Volevo andarci, ma poi ho iniziato a lavorare come modella e ad andare alle feste, sai come succede" disse vaga "All'inizio pensavo di poter fare entrambe le cose, ma poi ho pensato che era molto più comodo e facile fare questo mestiere piuttosto che stare china sui libri e mi sono convinta che probabilmente miravo troppo in alto, erano solo stupidi sogni di una ragazzina" concluse.

Lost in translation || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora