Capitolo 28: Hearts a mess

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Lost in traslantion, due anime disperse nel tempo


Madrid - Stadio Santiago Bernabeu

"Quando pensate di piantarla voi due?" domandò Xabi seduto in tribuna causa infortunio, fissando le azioni dei suoi compagni in campo.

"Non so di che parli" rispose con aria indifferente Sergio, uno dei due in punizione.

"Lo sai di cosa parlo, invece! Lo sapete entrambi" rincarò la dose il basco.

Iker alla sua sinistra sbuffò.

"Non capite che non è solo un problema personale? Guardate come stanno giocando" li rimproverò indicando il campo "Si è creato nervosismo nello spogliatoio e non possiamo permettercelo! Siamo il Real Madrid, siamo una famiglia ed i nostri due capitani praticamente non si parlano; se foste stati in campo avremmo preso già tre goal".

"Non è vero" ribattè secco il sivigliano.

"E' vero invece e lo sapete bene. Se il giocattolo si rompe, siamo tutti fregati! E poi guardatevi, siete amici da una vita e non riuscite a parlarvi come due persone civili? Per favore, ragazzi, cercate di comportarvi da persone serie per una volta!" protestò il basco.

Sergio ed Iker non risposero, fingendo di seguire la partita, ma con la mente molto lontana da lì.

Cork - Stesso momento...

Gwenda e Saoirse erano sedute sul divano, entrambe con il loro portatile sulle gambe e la televisione accesa per seguire il Real.

Le due non si erano lasciate un attimo, specialmente dopo il racconto delle nonne: non ricordavano gran parte delle cose che avevano sentito, ma poco importava. Sapevano che era la verità.

"Ehi, c'è una mail di Natalie" disse all'improvviso la giovane McGowen.

"Ah, che dice?" chiese curiosa la rossa avvicinandosi.

"Care Saoirse e Gwen, non immaginerete mai da dove vi sto scrivendo! Sono a Buenos Aires! No, frenate l'entusiasmo, non mi ha invitata Gonzalo: mi sono invitata da sola! Ho sentito che quel marpione non vedeva l'ora di arrivare in Argentina per darsi alla pazza gioia e allora mi sono dovuta organizzare: non è possibile spiegare a parole l'espressione della sua faccia quando mi ha vista!

Era arrivato con passo felpato, subito dopo che la hostess gli aveva indicato il suo posto: "Accanto alla signorina bionda" gli aveva detto.

Vi lascio immaginare con quali arie da superuomo si era presentato e del rumore di vetri infranti quando si è reso conto che la donna in questione ero io.

Dal canto mio, ammetto di essermi divertita come un bambino al Luna Park.

Così, mi sono accollata a lui e trascorrerò qui queste vacanze.

Vi auguro un felicissimo Natale e spero di potervi chiamare per Capodanno.

Vi voglio bene, amiche mie.

Con amore,

Natalie.

P.S.: quei due idioti si sono fatti vivi? Direi che hanno parecchio da farsi perdonare, conoscendoli potrebbe succedere di tutto, specialmente se uno dei tizi in questione è Ramos. Besos".

Le due irlandesi risero divertite.

"E' proprio matta quella" sentenziò Gwen.

"E se lo diciamo noi, significa che è un proprio un caso disperato" ridacchiò Saoirse.

"Credi che si faranno vivi?" domandò la rossa dopo un attimo di silenzio.

"Non lo so" confessò Sisì tornando a fissare il televisore che mostrava le immagini finali della gara.

Lost in translation || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora