Capitolo 2

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Passare ben cinque ore della mia vita a preparare una fottutissima valigia mi ha fatto capire che non farò mai più una cosa del genere. Ovviamente, questo è quello che dico ogni volta che mi ritrovo in questa situazione. Fantastico.

"Hai messo dentro la valigia anche i cerotti?"
Mi chiede mia mamma, mentre inizio a giocherellare con la pasta che ho nel piatto. Non ho più fame. Possibile che io abbia una mamma che si comporti anche come una nonna? Non basta la nonna che mi dice che non mangio abbastanza e mi da un chilo di pasta persino di sera? No?

"Mamma, ho tutto ciò che mi serve"

"Gli analgesici?"

"Ho tutto"

"Il dentifricio?"

"Mamma basta, ho tutto"
Sbotto, lasciando cadere la forchetta sul piatto e appoggiando le mani sul tavolo.

"Amore, ricorda che se non hai qualcosa o fai senza o lo compri"
Esclama facendo in modo che io la guardi in modo truce. Ha passato l'ultima mezz'ora chiedendomi cosa avessi messo nella valigia per arrivare a questa banalissima frase? Io ci rinuncio.

"Gabriele ha preparato tutto?"
Chiede mentre io mi alzo e ripongo la pasta che ho avanzato in una ciotola per poi coprirla e metterla nel frigo. Prima o poi qualcuno la finirà, spero.

"Non lo so"

"E Beatrice?"

"Non ne ho idea"
Rispondo sinceramente aiutandola a sparecchiare la tavola.

"Edoardo?"

Alzo semplicemente le spalle, non avendo una risposta nemmeno a questa domanda.

"Ma possibile che tu non sappia mai nulla?"

"Ma possibile che tu voglia sempre sapere tutto di tutti?"
Ribatto a tono pensando che potrei davvero avere un futuro come spia. Con una mamma come la mia non potrebbe essere altrimenti. Devo sempre sapere qualsiasi cosa anche se non mi riguarda direttamente.

Finiamo di sparecchiare in silenzio e io mi allontano dalla cucina con l'intento di tornare nella mia stanza, ma l'abbraccio improvviso di mia mamma mi blocca. Lei è una di quelle donne che fa tutto ciò che gli passa per la testa per il semplice motivo che non vuole rimpiangere nulla in futuro, quindi ormai sono abituata a tutti questi suoi gesti improvvisi e senza una reale spiegazione.

"La mia bambina si è diplomata e inizierà l'università"
Cantilena sotto voce, lasciandomi un bacio sulla testa.

"Mamma, ti prego, lasciami"
Mi lamento per l'abbraccio troppo stretto, facendola allontanare di un piccolo passo.

"Domani ti accompagna papà da Gabriele quindi lascia che ti saluti adesso"
Esclama dandomi un altro bacio, questa volta sulla guancia.

"Sono fiera di te"
Continua facendomi sorridere.

Abbiamo sempre avuto un rapporto abbastanza comune. Il tipico rapporto mamma e figlia compreso di sgridate, urli, e lodi. Ma se c'è una cosa che posso affermare è che ho sempre potuto contare su di lei per qualsiasi cosa. Mi ha sempre supportato e ascoltato nel momento del bisogno. E so che sarebbe pronta a farlo in qualsiasi momento.

"Mi raccomando, mandami tante foto e divertiti anche per me"
Aggiunge, facendomi l'occhiolino.

Annuisco, divertita, con l'intento di raggiungere la mia stanza mala sua voce mi ferma nuovamente.

"Oh e amore, non fare sesso in spiaggia! Non è così piacevole"
A questa sua frase quasi mi strozzo con la mia stessa saliva girandomi nuovamente nella sua direzione. Possibile che se ne esca sempre con queste cose? Capisco che anche lei sia stata giovane, ma odio quando fa questi discorsi.

Si scrive errore ma si legge amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora