"Fra mia sorella che è così ubriaca che pensava che fossi un maniaco e la mia fidanzata che vuole baciare il mio migliore amico, non so cosa sia peggio"
Esclama Gabriele interrompendo il momento di intesa fra me ed Edoardo.Mi giro di scatto nella sua direzione, rischiando quasi di cadere dallo sgabello, notando come Beatrice sia appoggiata al fratello. Sembra davvero distrutta. Sicuramente è messa peggio lei di me.
"Io direi che usciamo da qui e non le facciamo mai più bere"
Esclama Edoardo, aiutandomi a scendere, passandomi le scarpe e consegnandomi a Gabriele quasi come se fossi un pacco, mentre lui fa la stessa cosa con Beatrice."Forse sono più ubriaca di quello che pensavo"
Esclamo ridacchiando, mentre usciamo dal locale. So di non essere così tanto ubriaca ma non riuscirei a trovare un'altra spiegazione alla domanda che ho posto ad Edoardo e che ha sentito anche Gabriele."Lo credo anche io, Cami"
Mi dice dolcemente una volta usciti. Non sembra arrabbiato, proprio per nulla. Sembra preoccupato piuttosto. Ha quel suo tipico sguardo che lo fa assomigliare più ad un padre con la figlia piuttosto che un ragazzo con la fidanzata."Sto bene"
Lo rassicuro mentre mi appoggio a lui cercando di non inciampare e cadere."Lo vedo"
Risponde ironico mentre io faccio una smorfia. Mi fischiano terribilmente le orecchie ed è una delle cose che odio di più. E poi, ora come ora, non ho voglia di camminare, cazzo.A passo molto lento torniamo in albergo e ci dirigiamo nelle nostre stanze. Se prima ci avevamo messo circa un quarto d'ora, fra la mia instabilità e Beatrice che ha vomitato due volte lungo il tragitto, probabilmente adesso ci abbiamo messo un'ora. Forse, vomitare, per quanto mi faccia schifo, non sarebbe una cosa del tutto negativa. Inizia a girarmi troppo la testa e ho lo stomaco tutto sotto sopra. Cavolo, che merda.
"Non vi siete mai ubriacate in questo modo, dovevate farlo proprio questa sera?"
Si lamenta Edoardo, con Beatrice addormentata fra le sue braccia, mentre percorriamo il corridoio che conduce alle nostre stanze."Mhh non ti lamentare. Siamo noi che ne stiamo risentendo"
Esclamo in risposta, massaggiandomi le tempie. Se non prendo qualcosa penso davvero che la testa mi possa scoppiare. Eppure, so benissimo che non posso farlo. Vaffanculo."Ti assicuro che ne sto risentendo anche io"
Borbotta lui in risposta poco prima che Gabriele lo aiuti ad aprire la porta della loro stanza."Attento a mia sorella"
Si raccomanda Gabriele, mentre io lo aspetto appoggiata allo stipite. Ha lui la chiave elettronica. Dobbiamo assolutamente farcene dare una a testa. Non possiamo sempre andare via in coppia."Sempre"
Sento dire da Edoardo prima che chiuda la porta alle sue spalle con un calcio.Gabriele mi si avvicina e mi prende per un fianco per poi farmi entrare. Non appena arrivo al bordo del letto mi ci lascio cadere sopra ancora con le scarpe in mano, emettendo un verso di lamento. Continuo ad essere convinta di non aver bevuto davvero così tanto, e il fatto che mi stia già riprendendo ne è la prova; ma il mal di testa, probabilmente, me lo porterò fino a domani.
"Sto morendo"
Esclamo con fare teatrale, mettendomi a pancia in su."Hai bisogno di riposarti"
"Voglio prendere qualcosa per la testa. Mi sta scoppiando"
Mi lamento, mentre mi alzo in piedi con l'intenzione di andare a prendere una pastiglia. So che non dovrei, lo so benissimo, ma non ce la faccio a fare tutto il resto della notte in questo stato. E' davvero escluso."Non credo sia il caso prenderla adesso"
Ribatte Gabriele proprio mentre io mi sento tutto ciò che ho mangiato e bevuto, venirmi su. Lancio a terra le scarpe che tenevo ancora fra le mani e mi precipito in bagno.
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Si scrive errore ma si legge amore
RomanceEdoardo e Camilla si conoscono da tutta la vita. Non sono migliori amici, non sono parenti e men che meno sono fidanzati. Sono semplicemente compagni di classe. O almeno, lo erano. Ora che anche le superiori sono finite entrambi si ritrovano a fare...