Ancora non riesco a credere che mi abbia sbattuto la porta in faccia con questa facilità! Insomma, quella ragazza è davvero impossibile! È impossibile in tutti i sensi, soprattutto da capire.
So benissimo che ci stiamo comportando da deficienti e che stiamo tradendo i nostri fidanzati; ma so altrettanto bene, a differenza sua, che voglio affrontare il tutto. E con affrontare il tutto intendo Beatrice. Forse era destino che succedesse tutto ciò in modo tale che io potessi prendere una decisione definitiva. Certo, ora però le cose si complicheranno e dirle la verità sarà abbastanza complesso; ma prima di tutto devo cercare di mettere le cose in chiaro con Camilla.
Devo e voglio riuscire a parlarle ma so che, ora come ora, non me lo permetterà mai. Non aprirà tanto facilmente questa porta quindi devo aspettare che le acque si calmino. Scuoto la testa sconfortato prima di entrare nella mia stanza e buttarmi sul letto.
Porca troia che cazzo di casino che sta venendo fuori!
Okay, questo casino rende più sensata e reale la mia idea; ma non la rende di certo più semplice. Devo comunque dire tutto a Beatrice e vederla stare male per colpa mia fa stare male anche me. Non sono senza cuore, semplicemente a volte mi lascio trasportare un po' troppo dal momento.
Come prima, con Camilla. Anche lei ha fatto la sua parte ma forse quello che ha esagerato sono stato io. Insomma, lei voleva solo evitare di tradire Gabriele.
Gabriele.
Scatto seduto sul letto realizzando solo adesso il rapporto che abbiamo costruito noi due negli anni.
Oh cristo! Sono morto.
Non solo devo affrontarlo come fratello iperprotettivo ma anche come fidanzato incazzato e come migliore amico furioso.
"Benissimo!"
Sbotto lasciandomi cadere nuovamente sul letto. Sono davvero fottuto; ma non per questo mi tirerò indietro.Non avevo intenzione di tradire Beatrice. Non ho mai avuto intenzione di tradirla. È stata la prima ragazza con la quale ho avuto un rapporto così stretto. Beh, la prima dopo Camilla.
Lo ammetto, una volta mi piaceva. Mi piaceva parecchio. È stato durante il secondo anno di medie. Il nostro rapporto è sempre stato improntato sulla scuola e tutta la nostra amicizia girava intorno a questo. Deludente. Estremamente deludente. Ma durante quell'anno ci avvicinammo e scoprii molte cose di lei. Cose che magari già conoscevo ma alle quali non prestavo molta attenzione. Tutto di lei quell'anno diventò magicamente attraente. Lei stessa lo divenne. Mi intrigava, mi piaceva quando mi prestava attenzioni, mi piaceva quando mi stava vicino, mi piaceva tutto di lei. Poi è arrivata la terza media e con la terza media è arrivato anche Mattia, un ragazzo che si è trasferito nel nostro paesino da Ferrara. Non ci vuole un genio per immaginare che iniziò lentamente a rubarmela e io, come un vero cretino e senza il coraggio di reagire, lo lasciai fare. Non si misero mai insieme, semplicemente lui aveva preso quello che era il mio posto. Così, lentamente, il nostro rapporto ritornò ad essere sempre e solo improntato sui compiti, sulle verifiche, sulle interrogazioni e sugli appunti e io mi convinsi che quella era semplicemente stata una cotta passeggera. Alle superiori mi innamorai di Beatrice e lei si innamorò di Gabriele. Due compagni di classe dalla prima elementare innamorati di due gemelli. Ironia della sorte? Forse.
Tutto rimase invariato e quella stupidissima cotta della seconda media era, ormai, acqua passata o almeno, lo è stata fino a questa vacanza.Sapevo che avrei dovuto parlare con Beatrice prima della nostra partenza, avvertirla, rivelarle le mie preoccupazioni e annunciarle la pseudo mia decisione; ma non l'ho fatto.
Pensavo che dieci giorni a Rodi sarebbero stati una bella conclusione. Pensavo male.
Mi odierà. Ne sono sicuro. Quando scoprirà che l'ho tradita con una sua amica, penso che non mi rivolgerà più la parola; ma è un rischio che mi sento quasi in dovere di correre.
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Si scrive errore ma si legge amore
RomanceEdoardo e Camilla si conoscono da tutta la vita. Non sono migliori amici, non sono parenti e men che meno sono fidanzati. Sono semplicemente compagni di classe. O almeno, lo erano. Ora che anche le superiori sono finite entrambi si ritrovano a fare...