Capitolo 24

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Rimango imbambolata a guardarlo come una stupida mentre sul suo volto si forma un sorriso bellissimo.

Ha detto che vuole baciarmi ancora. Bene. Fantastico.

Bene e fantastico un corno, Camilla! Qui la situazione ci sta decisamente sfuggendo di mano.

"La mettiamo che tu esci e basta"
Borbotto mettendogli le mani sulle spalle con l'intento di girarlo e buttarlo fuori; ma senza nessun risultato effettivo visto che impunta i piedi quasi come se fosse un bambino.

Che fastidio.

"Non mi va"
Annuncia lui alzando le spalle per poi mettere le mani sulle mie e farle scivolare sul suo petto.

Nonostante Edoardo indossi la maglietta percepisco comunque i pettorali ben definiti sotto il mio tocco e, quando mi passa per la testa che non sarebbe nemmeno troppo complicato levargliela, mi allontano di scatto di alcuni passi per poi puntargli un dito contro.

"Edoardo smettila di prenderla così alla leggera! È una cosa seria!"
Sbotto nella speranza che capisca che non ci stiamo raccontando una barzelletta ma stiamo parlando di vero e proprio tradimento nei confronti dei nostri fidanzati.

Tutto inizia con dei banalissimi baci e poi va a finire sempre molto male. Forse guardare Alta Infedeltà non mi fa poi così tanto bene. Ma insomma, chi si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi in questa situazione?

"Sei tu che la prendi troppo seriamente"
Ribatte lui evidenziando quanto sia io quella che esagera.

Ah sono io che la prendo troppo seriamente? Davvero? Non è lui che se ne frega altamente? Non è lui che sembra avere un cuore di pietra? Non è lui che sembra non aver il minimo senso di colpa e risentimento? No, sono io che la prendo troppo seriamente. Sì, logico.

"Io non la prendo troppo seriamente! Non voglio tradire Gabriele, tutto qui"
Urlo nella sua direzione altamente incazzata per le sue parole.

Io non prendo la situazione troppo seriamente,  è lui che la sta sottovalutando altamente. Sono due cose diverse.

"Mi dispiace dirtelo, ma l'hai già fatto svariate volte"
Afferma con un sorrisino sghembo sulle labbra, facendo aumentare la mia rabbia. 

"Sei un pezzo di merda!"
Esclamo per poi avvicinarmi nuovamente a lui, farlo girare e spingerlo definitamente fuori dalla porta per poi chiuderla con un tonfo.

Una volta che è fuori lascio che passino alcuni minuti per assicurarmi che non voglia rientrare prima di sospirare sollevata.

Con lui fra i piedi non riesco a pensare lucidamente. Altro che alcol, lui ha un'effetto peggiore su di me. Mi rende davvero cretina.

Appoggio la schiena alla porta in legno, iniziando a pensare cosa posso fare ora. Ormai ci siamo già baciati troppe volte e io sono sempre più convinta che tutto ciò debba finire all'istante. Non possiamo andare avanti di questo passo, è fuori discussione.

Senza rifletterci troppo mi stacco dalla porta e digito sul mio cellulare il numero di Matilde. È l'unico, oltre a quello dei miei genitori e al mio, che conosco a memoria.

Inizio a camminare nervosamente su e giù per la stanza, sperando che possa rispondere. Non mi interessa quanto spenderò per questa chiamata, ho bisogno della mia migliore amica. Ho bisogno di un suo consiglio.

Dopo cinque squilli ancora non risponde.

"Rispondi. Rispondi. Rispondi"
Prego poco prima che dall'altra parte si senta una voce.

"Ciao sono Matilde, probabilmente sto facendo qualcosa di più interessante o non ho voglia di rispondere al telefono, quindi lascia un messaggio dopo il segnale acustico"

Si scrive errore ma si legge amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora