Battibecchi

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Phoebe
Ok. Potevo farcela. Potevo uscire da quella stanza.
Era da mezz'ora che guardavo la porta della mia camera da letto, pensando ai due ragazzi che giravano per quella casa. Da trenta minuti mi stavo facendo un sacco di domande.
E se fossero stati nudi?
Se non volevano vedermi?
Se Mike mi avrebbe detto qualcos'altro di brutto?!
Oh al diavolo, dovevo tirare fuori le palle. Sapevo a che cosa sarei andata incontro accettando di venire qui, quindi...forza e coraggio.
Mi alzai dal letto, asciugandomi le mani sui jeans chiari che avevo abbinato con un maglioncino rosa pallido e delle vans grigie.
Quando aprii la porta vidi Mike dirigersi verso il bagno.
-Jhonny muovi il culo devo lavarmi!-disse sbattendo la mano contro la porta
-Lavati nel lavandino della cucina!-rispose divertito Jhonny.
Mi scappò una piccola risata che coprì educatamente con la mano.
-Lo trovi divertente?-chiese rabbioso Mike passandomi davanti
Avanti Phoebe parla.
-Si abbastanza-dissi andando in cucina.
-Prova a lavarti tu in questo lavabo poi vediamo se ridi ancora-
Presi una ciotola riempiendola di latte e versai dei cereali.
-Che fai?-chiese Mike
-Una manovra chiamata fare colazione. Dovresti provarci anche tu, magari ti passa la rogna!-dissi portando il cucchiaio alla bocca.
-I cereali? Nel latte freddo?!-chiese come se fosse qualcosa di alieno.
-Ehm..sì. Allora?-lo guardai stranita
-A casa mia il latte si riscalda prima-
Ma che cambiava?!
Non potevo dirgli che se lo bevevo caldo poi sarei dovuta correre in bagno quindi mi limitai a dire una mezza verità
-Il latte freddo è più buono-e continuai a mangiare.
Con la coda dell'occhio lo vedevo versarsi un caffè nella tazza e mangiare due biscotti. Mentre mangiava aveva un'aria malinconica, i suoi occhi erano spenti ma anche dannatamente...
-Buongiorno fanciulli!-disse Jhonny entrando in cucina
-Hai finito in bagno o devi anche truccarti?!- disse Mike ironico
-Ahah simpatico! Vai ho finito-
Quando si diresse in bagno vidi Jhonny bere un po di caffè
-Fa sempre così?-domandai senza giri di parole
All'inizio mi guardò confuso ma poi capii
-Si specialmente di mattina. Ma non è sempre stato così...sai con la morte di Amy è un po cambiato. Ha addirittura mollato il basket, che lui adorava...-lo spiegò con un'aria triste come se gli mancasse il suo vero amico.
-Capito...io vado ci vediamo-dissi alzandomi
-Ok buona giornata fanciulla!-
Scossi la testa ridendo e uscii.

Finalmente, dopo il solito traffico mattutino di New York, sono riuscita ad arrivare al campus in tempo.
Mentre camminavo pensai a Mike...
Aveva un carattere strano diverso da quello che mi aveva descritto Sam, non lo trovavo simpatico per niente anzi...
Però era anche vero che aveva perso una persona cara, non sapevo i particolari, ma sapevo che lo aveva scosso nel profondo. Non capivo però perché si comportava così con me.
Cosa gli avevo fatto di sbagliato?!
-Stella!-mi scossi dai pensieri quando sentii Sam chiamarmi.
-Ehi-la salutai
-Allora come va la convivenza con i ragazzi più famosi del college?-chiese mentre entravamo nell'aula
-Bene..direi-
-Si stanno comportando male?-chiese seria
-No Jhonny è bravissimo ma Mike è non so...strano. Penso di stargli antipatica-ammisi
-Oh...che strano!-pensò Sam
Già molto strano...
-Beh vedrai che solo questione di tempo.-
Speriamo.
Odiavo stare antipatica a qualcuno anche se a Mike non avevo fatto niente...Magari se avessi fatto qualcosa di buono mi avrebbe apprezzata.

Pov's Mike
Che giornata di merda! Non solo avevo fatto tardi a lezione ma adesso anche la macchina si rifiutava di riportarmi a casa!.
-Fanculo!-dissi sbattendo la portiera dell'auto.
Andai ad aprire il cofano e per poco non rimasi affumicato.
Ma che?!
-Andiamo amore mio non mi lasciare-
-Con chi parli?-
Eh?!
Mi sporsi oltre il cofano ed eccola lì...con la sua ingenuità e i suoi occhi a dir poco perfetti.
Amy, Mike, ricordati Amy
-Affari miei che vuoi?-chiesi sgarbato ritornando a guardare quell'ammasso di aggeggi.
-Niente. Ti ho visto qui pensavo che avessi bisogno di una mano-chiese avvicinandosi
-Beh pensavi male-la fulminai con lo sguardo
La sentii sospirare sconfitta.
Ma perché mi comportavo così da idiota?!
-Posso dare un'occhiata?-
-No non puoi!-dissi alzandomi
Ma prima che potessi ribattere lei stava già armeggiando con il radiatore.
-Oh fai piano Phoebe!-dissi non appena sentii un rumore strano.
La vidi chiudere il cofano
-È il radiatore-disse
Ma che ne sapeva lei?!
-No il radiatore è apposto e la batteria che non va- contestai
-No il radiatore è crepato! È un pick-up d'epoca? Allora potrà costare intorno ai trecento o cinquecento dollari-
-E tu che ne sai?!-chiesi ovviamente in malo modo
-Non ha importanza ma se non mi credi possiamo portarla subito dal meccanico.-mi guardò con la sfida in quelle sue pozze grigie
-Bene-dissi a denti stretti
-Bene-ripete lei.

-Il radiatore è andato-dissi sconfitto sedendomi davanti alle pompe della benzina vicino a quella "so tutto io".
-Ma no? Davvero?!-disse ironicamente
-Ascolta non sono in vena di litigare quindi dacci un taglio-
-Guarda che sei tu che hai iniziato tutta sta cazzata mica io-disse alzando la voce
-Si va bene-dissi
La conversazione era terminata.
Ma una parte di me sperava che lei potesse controbattere ma non lo fece e questo mi fece capire quanto ero diventato uno stronzo.

La Mia Stella Perfetta #LoveCoupleSeries#5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora