Amici?

1.3K 85 3
                                    

Pov's Phoebe
Mi ero aperta.
Completamente.
Avevo raccontato a Mike tutto quello che era accaduto.
Tutto.
Niente di più e niente di meno.
Quel giorno ero stata tutto il pomeriggio in camera mia a pensare, a rivedere le immagini di quella notte come un album fotografico. E infine avevo deciso di aprirmi con qualcuno, e lo feci con lui.
Con quel ragazzo tanto irascibile ma dolce allo stesso tempo, che mi teneva ancora abbracciata stretta,nel suo letto.
Dopo tanto tempo mi sentivo di nuovo sicura, protetta.
Erano sensazioni che non avevo più provato da quando Ryan era morto, era stato il mio primo ragazzo, la mia prima volta e tante altre cose. Ero stata insieme a lui per cinque anni e dopo la sua morte oltre a non sentire più le gambe, iniziai a non sentire più anche il cuore.
Ma adesso...adesso sentivo qualcosa battere ancora dentro di me, era qualcosa di debole, come quelle pioggioralline stupide di novembre che sono molto fievoli, ma qualcosa c'era e per me non era poco.

Dopo che Mike mi aveva lasciata sfogare, rimanemmo sul suo letto abbracciati a sentire i nostri respiri.
-Stai meglio?-sussurró stringendomi ancora di più a se.
-Si..credo di sì. Scusa non volevo piangere così-
-Avrei fatto la stessa cosa al posto tuo-confessó.
Ad un tratto mi venne in mente una cosa. Io mi ero esposta del tutto ma lui ancora non mi aveva raccontato niente di quello che gli era accaduto...
Mi staccai da lui, mi appoggiai sui gomiti e lo guardai. Vidi la sua fronte aggrottarsi.
-Tu invece come ti sei sentito?-chiesi
-Beh..sinceramente di merda. Non pensavo che ti fosse accaduta...-
Lo interruppi scuotendo la testa.           -Intendevo quando lei è mancata. Come ti sei sentito?-
Ti prego Mike. Apriti con me.
Fece un profondo respiro e si mise a sedere.
-Non ne voglio parlare-disse con tono freddo.
Ecco di nuovo il Mike impossibile da capire.
Feci un profondo respiro e rimasi in silenzio. Oramai avevo capito che non c'era niente che potessi fare per farlo parlare. Così, mi alzai dal letto e mi avviai in camera mia.
-Dove vai?-mi chiese alzandosi.
-Beh..non abbiamo più niente di cui parlare..e sono state quasi ventiquattro ore belle intense. Quindi è meglio se vado a dormire-mi girai ma sentii una leggera presa sul mio polso che mi fece girare.
-Perché non dormi qui?-sussurró dolcemente
-Perché non siamo fidanzati Mike. Siamo due persone che hanno fatto sesso e...-
Mi interruppe stringendo la presa sul mio polso ma non mi faceva male, anzi...
-Allora se abbiamo fatto "sesso", come dici tu, perché poi mi hai parlato del tuo passato?-chiese freddo
-Perché pensavo che fossimo amici, e avevo bisogno di dirtelo...-
-Amici? Credi che gli amici fanno sesso?!-chiese sorpreso
-No..ma...-
Basta non ne potevo più. Sinceramente non sapevo neanche io perché quale cavolo di ragione mi ero aperta con lui.
Sospirai sconfitta
-È stato un momento di debolezza il mio...-
-Dire la verità e raccontare se stessi no vuol dire essere deboli-disse staccando la mano dal mio polso.
-Allora perché non mi parli di quello che è successo a te? Perché ogni volta che cerco di avvicinarmi a te tu mi respingi?-inizia a colpirlo al petto ma sembrava non fargli alcun effetto. -Perché non ti apri con me? Perché non ti fidi come io mi fido di te?!-
Ad un tratto mi prese i polsi e mi avvicinó di colpo fino a quando le sue labbra non furono sulle mie.
Fu un bacio casto e dolce che sembrava dire tante cose
Quando si staccò portó le mie mani sul suo cuore
-Mi fido di te Stella ma ho paura che se mi apro troppo potrò perdere anche te.-sussurró
Non sapevo cosa dire se non "questo non accadrà" ma era una frase troppo stupida da dire.
-Non ti posso promettere il contrario. Ma Mike io sono qui ora, nel tuo presente, e non puoi continuare ad allontanare le persone per questa paura. Anche io ne ho! Credimi! Ma ci provo anche se fa ancora male-spiegai.
Lo vidi stringere di più le sue mani sulle mie, ma non disse nulla.
-Possiamo continuare ad essere amici e dimenticare la scorsa notte-dissi debolmente
-Non voglio dimenticare-rispose subito guardandomi negli occhi
Feci un debole sorriso
-Allora che facciamo?-
-Proviamo...proviamo a essere qualcosa di più-
Rimasi di sasso. Non mi sarei mai aspettata che lo dicesse. Ma ci speravo
-Provare cosa? Mike se tu ti fidassi di me mi racconteresti tutto. E non posso stare con qualcuno che non si fida di me.-
Fece un respiro profondo e lasció andare le mie mani.
-All'inizio di una relazione nessuno si fida dell'altro-
Anche questo era vero. Però...
-Andiamo Stella! Proviamoci! Lo so che vuoi di più ma dammi del tempo ok? E magari col tempo riuscirò anch'io ad aprirmi-confessó
Non sapevo cosa fare. Capivo che aveva paura ma anche io, e provare a essere qualcosa.. poteva portarci a qualcosa che non saremmo più riusciti a controllare.
Lo vidi piegare le ginocchia per essere alla mia stessa altezza
-Phoebe ti prego-
-Non chiamarmi Phoebe-dissi chiudendo gli occhi
-OK ma..dimmi cosa pensi!-
Aprii gli occhi di scatto -Perché dovrei farlo? Tu non lo fai-
-Vuoi litigare?-chiese iniziando ad alzare la voce
-No..non ne ho la forza stasera. È meglio se me ne vado. Notte- andai verso la porta, uscii e mi chiusi la porta dietro e Mike non mi seguì.

Quando finalmente arrivai al letto, mi buttai sopra e feci un profondo respiro ad occhi chiusi. Quando li riaprì iniziai a pensare a quello che mi aveva proposto: al provarci, al rischiare...
Ma come lui aveva paura di aprirsi, io avevo paura di restare scottata o ferita e questo non volevo che accadesse.
E non sarebbe accaduto.

La Mia Stella Perfetta #LoveCoupleSeries#5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora