Pov's Phoebe
Ero riuscita a ritornare in tempo per laurearmi insieme agli altri.
Ero stra felice!
Un mese fa ero in alto mare con i corsi, non era semplice seguire due università contemporaneamente. Infatti quando riuscii a dare tutti gli esami, pensai subito di aver sognato. E invece eccomi qui!.
Avevo chiesto a Sam e Jhonny di non dire niente del mio arrivo a Mike, volevo fargli una sorpresa e quando ero scesa dal palco con la laurea in mano, captai subito il suo sguardo.
Mi stava fissando con quei suoi bellissimi occhi e in risposta gli feci un occhiolino.
Avrei voluto sedermi vicino a lui ma i posti erano già assegnati e andava bene così comunque.Dopo la cerimonia vidi tutti i ragazzi con le proprie famiglie, si facevano foto, selfie e video.
Sorridevo per le loro facce ma una parte di me era triste perché i miei genitori non erano venuti. Non volevo le loro congratulazioni ma mi sarebbe piaciuto vederli lì ad applaudirmi.
Ma purtroppo le cose non vanno sempre come si desidera.Erano passati circa venti minuti da quando la cerimonia era terminata e con lo sguardo stavo cercando di trovare Mike, con scarsi risultati.
C'erano troppi studenti euforici che si agitavano insieme alle loro famiglie.
-Phoebe!-
Mi sentii chiamare e mi girai restando sbalordita.
Erano mia madre e mio padre.
-Mamma, papà-sussurrai.
Si avvicinarono piano come se avessero a che fare con un animale selvaggio.
E lo stesso feci io.
-Lo so che abbiamo un po di cose di cui parlare ma volevamo esserci per te oggi.-disse mio padre e potevo vedere i suoi occhi luccicare.
E no! Se si commuoveva qua ci volevano altro che fazzoletti!
-Grazie-sussurrai -Avete visto la cerimonia?-chiesi indirizzata più a mia madre che da quando si era avvicinata mi stava guardando e non potevo capire cosa le passava per la testa.
-Si-sussurró lei con il groppo in gola -E ti ho fatto qualche foto quando sei salita sul palco. Spero che non ti dispiaccia-
Accidenti! Ma chi era quella donna?!
-No anzi...sono contenta che...-
Non riuscii a terminare la frase che mia madre mi si fiondò addosso abbracciandomi come non aveva mai fatto.
Guardai mio padre che ci guardava con le lacrime agli occhi.
-Mi dispiace tesoro per quello che ti ho detto e che ti ho fatto passare. Ma ero infuriata e spero che un giorno tu mi potrai perdonare-detto questo scoppio a piangere.
-Mamma-sussurrai alzando le braccia per abbracciarla anche se con la toga ancora addosso facevo un po fatica.
Finalmente eravamo riusciti a parlare civilmente e mia madre mi stava di nuovo accettando.
Quando si staccò vidi mio padre passarle un pacchetto di fazzoletti e metterle una mano sulla spalla.
-Ah grazie caro!-disse asciugandosi le lacrime
Feci un piccolo sorriso quando mi guardarono come se fossero stati orgogliosi per me. Era da tantissimo tempo che non vedevo più quello sguardo e mi era mancato.
-Volevo dirti che non è colpa tua quello che è successo ai ragazzi. E io sono stata troppo impulsiva e meschina.-tiró su col naso.
-Però oggi voglio che tu non pensi a quello che è successo. Voglio che tu sia felice perché te lo meriti. Hai fatto tanti sacrifici e io sono orgogliosa di te.-
Ok oramai avevo le guance bagnate e non riuscivo a smettere di piangere.
-Grazie-risucii solo a dire facendo un sorriso che non mi venne molto bene.
-Ti vogliamo un mondo di bene. Sei la nostra Stella-disse mio padre.
Era da molti anni che non mi chiamavo più Stella ma solo Phoebe e risentire pronunciare,da loro, quel nome mi fece venire voglia di urlare dalla felicità.
I miei piedi si mossero di impulso e mi fiondai tra le loro braccia.
Entrambi mi strinsero forte.
-Vi voglio bene anche io-Pov's Mike
Dopo interminabili minuti a stare davanti a quella minchia di macchina fotografica, riuscii a liberarmi.
Stavo quasi correndo tra la folla per cercare la mia Stella ma non riuscivo a capirci niente tra quegli studenti impazziti e felici come me.
Ad un tratto la trovai. Era lontano da tutti gli altri ragazzi e stava abbracciando i suoi genitori.
Mi scappó un sorriso a vederli orgogliosi per la loro bambina.
Finalmente erano riusciti a riappacificarsi e per me questo valeva mille lauree.
La madre alzó la testa nella mia direzione e fece un sorriso.
Quando si staccarono dissero sicuramente qualcosa su di me perché vidi Stella girarsi e il mio respiro si bloccò.
Era felice anche se aveva le guance rigate dalle lacrime. La sua pelle era olivastra,non più pallida come prima, per via del sole preso alle Bahamas. E quando mi vide il suo sorriso aumentó.
Mi avvicinai a lei quasi correndo.
-Ciao-dissi felicissimo.
-Ciao-sussurró lei facendo un piccolo sorriso.
-Tesoro noi andiamo.-le disse sua madre
-Se volete vicino al gazebo ci sono i miei genitori potete andare lì-proposi.
Sapevo che Stella li voleva vicino in quel giorno così speciale.
Sia suo padre che sua madre si scambiarono uno sguardo nervoso.
-Si andate noi arriviamo subito-disse Stella raggiante
Li vidi sorridere e rilassare le spalle forse per la troppa tensione accumulata e poi si incamminarono verso i miei parenti.
Li guardammo allontanarsi ma poi mi girai per prestare attenzione solo a lei.
-Pensavo che non saresti riuscita a venire?!-la guardai con uno sguardo di finta sfida
Fece una risata -Si lo pensavo anch'io ma poi sono riuscita a finire gli esami in tempo e ho chiesto a Sam e Jhonny di non dirti niente. Volevo farti una sorpresa- spiegò brevemente
E c'era riuscita!
-Sono contento che tu sia di nuovo qui. Soprattutto oggi.-confessai non distogliendo mai il mio sguardo dal suo.
Ed ecco che la vidi arrossire
-Sei bellissima. E sei anche abbronzata-
-Merito delle Bahamas-disse ridendo
Non riuscivo più a stargli così lontano e quando stava per dire qualcosa mi fiondai sulle sue labbra.
La baciai con trasporto e passione. All'inizio sembró sorpresa ma poi mi ricambió in pieno.
Quando ci staccammo la strinsi a me come non avevo mai fatto e lei con un sorriso che andava da una guancia all'altra disse
-Devo partire più spesso se poi i baci che ricevo sono così-
Feci un piccolo sorriso e poi le posai una mano sulla guancia e a pochi millimetri dalle sue labbra le dissi
-Anche se non ti vedrò per un giorno i miei baci saranno sempre così. Mi sei mancata da morire Stella-
-Anche tu!-disse dandomi un bacio all'angolo della bocca.
-Ti amo-le sussurrai
-Anch'io ti amo-
E le parole non servirono più, mi fiondai nuovamente sulle sue labbra e in quel momento decisi di non staccarmi più.
Però qualche rompi coglione, anche da lontano, riuscii a rovinare il nostro momento, perché ad un tratto sentimmo applausi e fischi.
Ci staccammo sorpresi e quando mi girai vidi tutti i nostri amici e parenti sorriderci e applaudirci.
Scoppiammo entrambi a ridere senza mai smettere di abbracciarci.
-Ragazzi facciamo una foto ai due pinguini innamorati!-urlò Jhonny prendendo la macchina fotografica.
-Cretino la smetti di chiamarci pinguini!-gli urlai di rimando sorridendo sempre.
-No!-
Quando con l'obiettivo puntó verso di noi presi di peso Stella che lanció un piccolo urlo e me la misi sulla schiena tenendola dietro alle ginocchia.
-Sorridete!-ci urlò Jhonny
Io e Stella ci scambiammo uno sguardo di intesa e al tre tirammo fuori la lingua facendo delle smorfie.
Scoppiarono tutti a ridere.
-Ecco con quelle facce sembrate degli scimpanzé-disse Jhonny.
Che carino!
Lasciai andare Stella e la abbracciai di nuovo.
-Ti va di andare in un posto dopo?-le chiesi con sguardo malizioso.
Portó le sue braccia a circondarmi il collo.
-Ossia?-chiese con il mio stesso sguardo.
-Beh diciamo che ho trovato un posticino vicino a una famosa galleria d'arte...-
Non riuscii a finire la frase che lei mi bloccó
-Aspetta! Hai trovato una casa vicino alla galleria che penso io?! La più importante che ci sia a New York?!-chiese sbalordita
Annuì sorridendo e lei in tutta risposta mi diede un dolcissimo bacio.
-Vedi? Anche io posso sorprenderti!-dissi prendendola per mano.
-E non smettere di farlo-disse camminando insieme a me.
Mi girai verso di lei e con sguardo sincero le dissi.
-Non smetterò mai amore.-Dopo tanto tempo anche io ero riuscito a trovare il mio grande amore. È vero il mio primo grandissimo amore era stata Amy e lo sarebbe sempre stata e questo Stella lo sapeva.
Ma ora potevo guardare il mio futuro. Potevo vederlo con una famiglia, una casa, un lavoro e perché no anche con dei figli! ma soprattutto lo vedevo con il mio amore, Stella.
Non vivevo più nel passato. Lei era riuscita a cambiarmi in un modo che nessuno poteva comprendere.
Potevamo capirlo solo noi due.
Amy era stata il mio opposto perfetto, la ritrovavo ogni volta in quel cielo immenso ma non riuscivo mai a vederla del tutto bene.
Stella invece, era e sarebbe sempre stata la mia Stella perfetta colei che anche tra una miriade di stelle riuscivo a vedere e a proteggere.
Per tutta la vita avevo aspettato il momento per essere felice.
Non volevo una favola anche perché alla fine di ogni fiaba c'è scritto "e vissero per sempre felici e contenti".
Peró se ci pensate bene in ogni fiaba ,è vero che la ragazza si sposa con un principe, ma in quella frase tanto famosa ci avete mai fatto caso che non ce la parola INSIEME?.
Ed era questo che io e Stella eravamo.
Eravamo insieme, il felici e contenti ci sarebbe stato, non sempre, perché non è tutto rose e fiori.
Ma a me bastava e io ero felice così.
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La Mia Stella Perfetta #LoveCoupleSeries#5
Chick-LitÈ passato un anno dalla morte di Amy e Mike sta ancora lottando con questo dolore. Aveva fatto una promessa alla dolce ragazza che amava, l'Australia. In quel viaggio Mike capirà molte cose e sopratutto ritornato a New York finalmente riuscirà a rip...