Pov's Phoebe
Erano passati due giorni da quella notte, sentivo la testa ancora un po intontita ma mai come il giorno prima.
Era già tanto che mi ero alzata per bere un po d'acqua, quando mi venne di nuovo in mente il comportamento di Mike. Volevo parlargli o almeno parlare con Jhonny ma sia lui che Sam non si erano visti per tutto il giorno, tanto meno Mike.
Passai la giornata a letto fino a quando non mi svegliai quella mattina.
Erano le sette e dovevo sbrigarmi se volevo arrivare puntuale alle lezioni.
Mi feci una doccia veloce e mi vestii con un jeans e una felpa azzurra che abbinai alle converse bianche. Presi la borsa e uscii senza guardare se Jhonny o Mike erano ancora in casa.
Non avevo le forze per affrontare un discorso importante con Mike. Avevo troppa paura delle risposte che avrebbe potuto darmi.Quando arrivai al college mi fiondai subito in classe, ancora non c'era nessuno quindi decisi di controllare i messaggi sul cellulare. Ce ne erano due
Sam: scusa se ieri non c'ero ma avevo delle commissioni da sbrigare. Appena puoi chiamami.
Decisi che le avrei risposto dopo e poi guardai l'altro e mi maledissi di averlo letto
Mike: dobbiamo parlare. Ti aspetto davanti all'edificio di scienze alle due.
Merda! Il dobbiamo parlare non era mai un buon segno.
Cosa voleva dirmi?
Sicuramente mi avrebbe insultata per il mio comportamento della scorsa sera.
Cavolo!
-Signorina Hallister?-
Mi sentii chiamare e alzai subito la testa, ancora un po confusa da quel messaggio.
Quando vidi chi era nascosi subito il cellulare ma lui mi fermó.
-Non si agiti! Le lezioni non sono ancora iniziate- disse venendo verso il mio banco.
-Già credo che sia una deformazione professionale-risposi facendo una piccola risata -Di cosa ha bisogno Professor Welch?-
Welch era il mio professore di fotografia da quando ero entrata al college,era semplicemente stupendo.
-Ecco si ricorda il corso a cui aveva partecipato l'anno scorso di ritrattistica?-mi chiese prendendo una sedia e mettendosi davanti al mio banco.
-Ehm si...perché?-
-Beh i suoi disegni e le sue foto sono piaciuti molto e vorrebbero che lei potesse continuare per questa strada. Le offrono un corso in cui poter potenziare le sue doti-mi spiegó.
Accidenti!
E io che pensavo di non farcela!
-Professore è una notizia stupenda, accetto volentieri-risposi subito.
-Ecco c'è però un problema-
Ecco appunto!
-Cioè?-
-Il corso è alle Bahamas, il tale che ha visto i suoi disegni lavora lì e il suo più famoso studio è lì. Quindi dovrebbe trasferirsi. Seguirebbe i suoi corsi e online seguirebbe le lezioni qui. Ritornerebbe per la laurea e se si trova bene può continuare la sua strada alle Bahamas-
Oddio...ero senza parole. Quel corso era sempre stato il mio sogno, era stato Ryan a spingermi perché partecipassi già il primo anno di college.
-Aspetti un momento ma perché dovrei seguire i vostri corsi online? Il corso si tiene in estate no?-
Ti prego dimmi di sì.
Lo vidi in difficoltà
-Ecco... No. Il corso è stato spostato prima. Pensavamo tutti che dopo la laurea dovevate dedicarvi al lavoro e non a dei corsi. Così il signor Stock ha deciso di spostare le lezioni e i tirocini-
Il signor Stock sarebbe stato il tipo delle Bahamas, ma non potevo mollare tutto così come se nulla fosse!. Dovevo studiare per gli esami, avevo degli amici qui e Mike.
Sentivo la testa scoppiare e chiusi un attimo gli occhi.
-Signorina se posso permettermi. Lo so che questa notizia l'ha mandata un po fuori strada ma a parer mio è un'occasione che pochi nella vita hanno la possibilità di assaporare. Lei è stata scelta tra duecento persone, quindi io preferirei che prima ci pensasse invece di dire subito no. O sbaglio?-mi chiese
-No ha ragione. Quanto tempo ho per pensarci?-chiesi torturandomi le mani.
Stavo sudando freddo.
-Fino alla prossima settimana-spiegò alzandosi -Mi raccomando ci pensi bene-
Feci un sorriso tirato -Lo farò professore-
E se ne andò.
Mi portai le mani sul viso per poi passarle tra i capelli.
Che cavolo avrei fatto?In men che non si dica erano arrivate le due. Era stata una mattinata movimentata, le lezioni erano state interminabili e la mia mente non era riuscita ad assorbire neanche una delle nozioni spiegate dai professori. Ero impanicata, non riuscivo a non pensare ai corsi in Bahamas che avrei dovuto sostenere se avessi deciso di andare via. E non riuscivo a togliermi dalla testa il "dobbiamo parlare" di Mike.
Ero appena uscita dall'edificio di arte e mi stavo incamminando verso quello di scienze. Anche se la primavera si stava facendo sentire con il suo caldo leggero, io sudavo freddo, il cuore mi batteva a mille.
Non sapevo cosa Mike mi avrebbe detto ma dentro di me sentivo che non era niente di buono.
Arrivata davanti al piccolo palazzo di mattoni lo vidi appoggiato a un muretto lì vicino. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, le mani nelle tasche dei jeans scuri e da dove ero io potevo vedere i suoi muscoli tesi.
Mi avvicinai piano fino a quando non mi trovai a un metro di distanza da lui.
Tenevo i libri più stretti possibili sul petto come un modo per proteggermi da quello che mi avrebbe buttato in faccia.
Non si accorse che fossi lì davanti quindi cercai di salutarlo senza far trapelare la mia agitazione.
-Ciao-dissi con un groppo in gola.
Alzó la testa di scatto e mi guardò per un po di secondo.
-Ciao- aveva un tono freddo...molto freddo.
-Sei sparito ieri-cercai di alleggerire l'aria.
Annuì leggermente -Si avevo un po di cose da fare. Tu come ti senti?-mi chiese portando le braccia a incrociarsi sul petto e lo stesso fece con i piedi.
Posai il peso da un piede all'altro
-Meglio. Grazie...-sussurrai posando lo sguardo sul marciapiede.
-Bene.-disse solamente.
Mi stava massacrando, che cavolo gli prendeva?! Non sembrava neanche più il Mike che era stato per il tempo in cui "stavamo insieme". Era ritornato il Mike che avevo conosciuto: stronzo e freddo.
-Di che cosa mi devi parlare?-chiesi facendo un respiro profondo.
Lo vidi guardarmi con uno sguardo quasi di sfida.
-Sai quando abbiamo fatto quel patto? In cui quando uno dei due non c'è l'avrebbe più fatta doveva dirlo subito?-
Ecco. Il mio sangue oramai era ghiaccio.
-Si-sussurrai cercando di ricacciare le lacrime
-Beh ho capito che non voglio più andare avanti con questa storia. Quindi...per me è finita-
Spalancai gli occhi. Disse quella frase come se la cosa non lo toccasse minimamente.
-OK-riuscii solo a dire
-Bene devo andare agli allenamenti. Ciao-
Detto questo prese il borsone che aveva lì vicino e se ne andò lasciandomi lì da sola, con le lacrime che scorrevano silenziose sul volto.
Mentre il mio cuore andava in frantumi per la seconda volta nella mia vita.
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La Mia Stella Perfetta #LoveCoupleSeries#5
Chick-LitÈ passato un anno dalla morte di Amy e Mike sta ancora lottando con questo dolore. Aveva fatto una promessa alla dolce ragazza che amava, l'Australia. In quel viaggio Mike capirà molte cose e sopratutto ritornato a New York finalmente riuscirà a rip...