Domande

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Pov's Mike
-Mi raccomando non combinare casini e copriti bene- disse mia madre abbracciandomi
-Tesoro sta ritornando a casa non sta andando in guerra!-disse mio padre cercando di staccarla da me.
Il coach mi aveva chiamato prima del previsto, dato che rientrati a scuola avremmo dovuto giocare una partita e il mister mi voleva in perfetta forma.
Mi dispiaceva andarmene prima ma il basket era la mia passione quindi non avrei detto di no.
-State tranquilli. Vi chiamo quando arrivo a casa-
Detto questo, salutai tutti e mi misi in macchina.

Dopo tre ore di viaggio finalmente ero ritornato a casa. Presi i borsoni dal bagagliaio ed entrai nel l'edificio. Quando arrivai davanti alla porta sentii dei rumori strani.
Era la televisione.
Cazzo! Erano entrati i ladri!
Sì perché mentre rubano vogliono farsi un'idea di quello che succede nel mondo!
Che coscienza del cazzo!
Ha parlato il genio.
Piano piano inserii la chiave nella serratura ed aprii. I miei occhi saettarono subito sulla ragazza che era sul divano.
Phoebe?!
-E tu che ci fai qui?-chiesi subito
Aveva il volto paonazzo, gli occhi spalancati come se avesse visto un fantasma. Ma che cavolo ci faceva a casa? Perché non era dai suoi?!
-Ehm...ciao!-si alzò dal divano e la vidi imbarazzata come pochi.
-Ciao-posai il borsone vicino alla poltrona e iniziai a guardarmi intorno.
La casa non era così in ordine quando me ne ero andato!.
-Ma non eri dai tuoi?-le chiesi guardandola in quelle due pozze grigie stupende.
Occhi! Si chiamano occhi!
Coscienza taci!
-Beh si...ma sono ritornata prima-disse quest'ultima frase come se avesse avuto un'idea geniale.
No...c'era qualcosa che non mi quadrava
Eh...è arrivato il detective Conan
-Che coincidenza! Anche io sono dovuto ritornare prima!-la guardai con occhi di sfida.
La sentii deglutire -E come mai?-
-Il coach mi ha chiamato per allenarmi-spiegai brevemente
Non volevo assolutamente concentrare l'attenzione su di me ma su di lei.
-E tu?-
-Io che?-
Feci una piccola risata per la sua ingenuità
-Come mai sei ritornata prima?-chiesi incrociando le braccia
-Oh beh...ecco...i miei sono dovuti partire e non mi andava di stare da sola lì-disse tutto velocemente. Anche troppo.
-Hmm..capisco-dissi
Andai in cucina cercando di capacitarmi dell'ordine che c'era pure lì.
-Quando sei ritornata?-chiesi
-Ehm..stamattina-
No..non me la bevevo.
Quando aprii il frigo per cercare una bottiglia d'acqua vidi il mondo.
Era pieno zeppo di cibo!
-Stella?-la chiamai e lei corse subito
Sembrava una domestica da come si comportava.
-Si-
Mi spostai per farle vedere il frigo
-Il frigo è pieno. Hai fatto la spesa?-
Andiamo piccola sputa il rospo!
-Si era vuoto così sono andata a fare un po di spesa prima-
Parlava troppo velocemente.
-Ah ok- decisi di lasciar perdere. -Vado a disfare  borsone-
Quando percorsi il corridoio i miei occhi andarono dritti sulla sua stanza.
Ma che cazz...?
Piumone nuovo, tende nuove. I poster non c'erano più. La tela era spostata vicino alla finestra.
Ma come aveva fatto a fare tutto in un giorno?!
E i suoi borsoni dov'erano?!
Mi girai a la vidi sedersi sul divano. Era nervosa, lo si poteva vedere da come giocherellava con la cerniera della felpa.
Scossi piano la testa e me ne andai in camera sperando di non trovare anche lì qualcosa di strano.

Dopo aver disfatto le valigie e essermi fatto una doccia, chiamai i miei per avvisarli di essere ritornato sano e salvo a casa. Mi misi una tuta e andai in sala.
Stella non c'era.
-Stella?-la chiamai
-Sono in camera-
Feci dietro front e andai nella sua stanza e la vidi intenta a dipingere.
-Che disegni?-mi sedetti sul letto
-Non lo so con precisione. Sto scarabocchiando.-mi guardò facendo un sorriso timido.
Restammo un po in silenzio e vidi i muscoli della sua schiena un po troppo tesi. Mi stava nascondendo qualcosa...lo sentivo.
Ad un tratto presi lo sgabello su qui sedeva e la feci voltare di colpo.
-Ma che?!-disse lei sorpresa
Ci ritrovammo a pochi centimetri l'uno dall'altra.
Le cinsi i fianchi con le braccia così non avrebbe avuto vie di fuga
-Cosa mi nascondi?-la guardai negli occhi
-Ehm..niente-era in imbarazzo
Scossi la testa ridendo
-Stella il frigo è pieno, la casa non è mai stata così in ordine e la tua stanza è diversa quindi dubito seriamente che siano entrati i ladri anche perché loro portano via...non mettono in ordine o ti cambiano il piumone o le tende.-
Silenzio...
-Quando sei ritornata?-la avvicinai di più a me
Mio dio che profumo che aveva. Se non fosse stato che volevo delle spiegazioni l'avrei presa lì all'istante.
-Stamattina. Te l'ho detto-sussurrò incerta
-Risposta sbagliata-la avvicinai ancora di più.
Oramai se mi muovevo l'avrei baciata.
-Dimmi la verità-
La vidi abbassare gli occhi e fare un respiro profondo.
Qualcosa non andava.
-Stella?-la richiamai dolcemente
-Non sono mai partita-quel sussurro così lieve mi spiazzò
Aggrottai la fronte -Vuoi dire che non sei andata dai tuoi?-
Scosse piano la testa
-E come lo hai passato il Natale?-
Alzó leggermente le spalle -Qui a pulire e a mangiare-
-Ma i tuoi?-
-È troppo complicato da spiegare-disse guardandosi le mani.
-Ehi...abbiamo tutto il tempo. Puoi parlare con me-la incoraggiai con un tono di voce che avevo solo usato con Amy e con nessun'altra prima di Phoebe.
-Loro non...non mi vogliono più vedere-
Stava per cedere, lo vedevo da come le tremava il labbro inferiore
-Che vuoi dire?-le chiesi accarezzandole la guancia
-Loro..mi odiano..-è detto questo scoppiò a piangere.
La vidi portarsi le mani sporche di tempera sul volto.
Piccola...
In quel momento l'unica cosa che mi venne spontanea fu abbracciarla e tenerla stretta al mio petto.
-Shh va tutto bene-
Cercai di consolarla ma il suo pianto era troppo forte.
In quel momento capii che anche lei si stava portando dietro un peso troppo grande anche per lei. E forse era un peso che non aveva paragoni con quello che era capitato a me.

La Mia Stella Perfetta #LoveCoupleSeries#5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora