Risolvere

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Pov's Phoebe
Ed eccomi qua.
Davanti al mio peggior incubo.
Ero ritornata solo da due ore dalle Bahamas è già non vedevo l'ora di ritornarci.
Avevo preso un taxi per arrivare fino a qui e quando avevo messo i piedi per terra volevo solo sprofondare.
E invece no. Ero davanti a quella casa che mi aveva rassicurata fino ai diciotto anni e poi si era trasformata in qualcosa di orribile.
Nella mia mente la vedevo come il Cracken de "I Pirati dei Caraibi", con le sue tenaglie che ti stritolavano fino a quando non avevi più ossigeno per combattere.
Ma dovevo farlo. Dovevo chiarire con i miei genitori una volta per tutte. Sapevo che sicuramente mi avrebbero insultata, mi avrebbero dato tanti schiaffi psicologici che la metà mi bastava.
Ma non avevo scelta. Dovevo mettere fine a questo inferno una volta per tutte. Come diceva sempre mio fratello "non si può scappare in eterno dai problemi perché poi questi ritornano a perseguitarti ancora più di prima".
Mi sistemai il borsone in spalla, feci un profondo respiro e mi avviai.
-Stella!-mi sentii chiamare
Mi voltai piano, anche se sapevo che non potevano essere i miei genitori. Loro non mi chiamavo così da quando...
Quando vidi un pick-up nero sgranai gli occhi.
Mike!
Lo vidi scendere correndo e venire verso di me che oramai avevo fatto le radici a terra.
Non riuscivo più a muovermi.
Quando fu a pochi passi da me lo vidi abbracciarmi forte come non aveva mai fatto prima.
-Mi dispiace, non dovevo scriverti solo uno stupido messaggio per una cosa del genere. Dovevo chiamarti-sussurró tra i miei capelli.
Il suo profumo...mi era mancato da morire come tutto il resto.
-No non importa hai fatto bene-dissi staccandomi.
Dovevo rimanere lucida, non potevo distrarmi.
-Abbiamo provato tutti a chiamarti ma non ci rispondevi! Perché sei qui?-mi chiese posando le mani sulle mie braccia.
-Dovevo risolvere di persona una volta per tutte questa situazione. Voi non centrare niente e io non posso più sfuggire a loro-spiegai guardandolo negli occhi.
-Sai che non saranno carini con te vero?-
Già,come potevo non saperlo.
-Si ma devo farlo Mike. Lo devo a Wyatt, Ryan, Sasha e a me stessa-
Lo vidi annuire piano.
-OK ma vengo con te-
Scossi la testa mentre lui invece annuiva
-No Mike.-
-Si invece non ti lascio affrontare questa cosa da sola-disse avvicinandosi di più a me.
Come potevo non amarlo? Ma sapevo che se fosse entrato anche lui, non saremmo più riusciti a venirne fuori.
-No Mike. Apprezzo quello che hai fatto e che stai facendo ma se tu entri con me fidati che tortureranno anche te e credimi è molto meglio scappare, che sentirli buttare merda sulle persone-feci una risata amara.
-Starò in silenzio. Ma stella-mi prese il volto tra le mani -Non ti lascio da sola, mai più. E quando vedi che è troppo ti porto fuori.-
Oramai avevo le lacrime agli occhi.
In questi ultimi tempi era cambiato tantissimo. Non era più il freddo Mike, ora era semplicemente Mike. Quello che avevano conosciuto tutti compresa Amy e potevo capire il perché lei se ne era innamorata.
-Ok. Andiamo-dissi
-Andiamo-mi prese la mano e me la strinse e io ricambiai.
Quando fummo davanti alla porta bianca, staccai la mia mano dalla sua, sentendone già la mancanza e suonai il campanello.
Se avessi avuto le chiavi sarebbe stato tutto più semplice ma erano riusciti a togliermi anche quelle.
Ad un tratto la porta si aprii e vidi mio padre.
Portava un completo blu, con una cravatta azzurra posata sopra una camicia bianca. Potevo sentire l'odore del suo dopo barba a metri di distanza.
Mi era mancato un sacco. Da piccola eravamo inseparabili e ora...lui non riusciva a guardarmi neanche negli occhi.
-Phoebe! Non eri alle Bahams?-
Forza Stella!
-Si ma sono ritornata. Mike mi ha detto che sei andato da lui-dissi con voce glaciale che a fatica riuscivo a riconoscere.
-Entrate-si spostò dalla porta e ci fece accomodare in quella lussuosissima casa.
Non era cambiato quasi niente da quando me ne ero andata. Stesse pareti bianche stesse foto o meglio tutte foto in cui io non c'ero.
Feci una risata amara e Mike mi guardò confuso. Scossi la testa come per dirgli di lasciar perdere e poi sentii la sua voce.
-Chi è Tyler?-
Ed eccola lì mia madre. In tutto il suo splendore. Era una donna alta un po più di me con capelli castani e occhi color oceano. Era bellissima anche se al momento ero infuriata con lei.
Quando mi vide si bloccò vicino alle scale. Si sistemò la giacca del completo grigio che indossava ed ecco che cambió modo. Da dolce era diventata fredda.
-Che ci fai tu qui?-chiese con la furia nella voce
-Ciao mamma-dissi fredda
Ci guardammo per non so quanto tempo fino a quando Mike non ruppe il ghiaccio.
-Piacere signora io sono Mike-disse porgendole la mano che lei ricambiò con diffidenza.
Che stronza!
-Piacere Ellis-
Intanto mio padre era rimasto vicino alla porta chiusa a guardare me e poi mia madre.
-Perché non ci accomodiamo fuori sul terrazzo?-propose
Tutti lo seguimmo.
Mi sedetti su una sedia di vimini, posai il borsone vicino ai miei piedi e Mike si sedette accanto a me.
Tyler e Ellis invece si accomodarono di fronte a noi.
-Allora come mai sei qui?-mi chiese mio padre.
Aveva un tono un po più gentile dall'ultima volta.
Strano!
-Potrei fare la stessa domanda a te-dissi posando i gomiti sulle ginocchia. Lo fissai con uno sguardo di sfida. Ero certa al cento per cento che non avesse detto niente a mia madre della piccola visita che aveva fatto il giorno prima a casa di Mike
-Di che stai parlando Phoebe?-chiese mia madre con strafottenza.
-Glielo dici tu o glielo dico io?-vidi mio padre in imbarazzo e in difficoltà e ben gli stava.
Lo vidi fare un respiro profondo e poi guardò mio madre.
-Ieri sono andato a trovarla ma lei non c'era-
-Perché diavolo ci sei andato? Che te ne frega?-urlò mia madre alzandosi dalla sedia.
Ohh la strega si era incazzata!
-Perché è nostra figlia Ellis! Non la vediamo da quasi tre anni e sono stufo di questa situazione!-spiegò mio padre facendo rimanere di stucco tutti, compreso Mike
-Ha ucciso nostro figlio!-sbraitò lei.
-È Stato un incidente non è mai stata colpa sua! E noi l'abbiamo lasciata da sola quando lei aveva più bisogno di noi-
Accidenti! Questo volta faccia di mio padre non me lo sarei mai aspettata.
Vidi Mike guardarmi con gli occhi spalancati e io ricambiai.
-Fantastico! Quindi tu sarai contenta di questa cosa no?! Hai sempre ottenuto quello che volevi, hai sempre pensato a te stessa e adesso hai dalla tua parte anche Tyler. Sei contenta?-disse avvicinandosi a me.
Basta ne avevo le scatole piene.
Mi alzai di scatto sentendo la sedia stridere sul parquet del terrazzo.
-Io non ho chiesto e detto niente. È lui che è venuto a cercarmi io non l'ho mai chiamato. Vi ho solo cercato a Natale e mi è bastato. Sono stanca di sentirmi colpevole per un incidente causato da un camionista ubriaco. Mi sono sentita in colpa per troppo tempo ma adesso basta.-urlai contro mia madre
-Come ti permetti di urlarmi contro così? Non hai diritto!-
-E tu non avevi il diritto di abbandonarmi quando io avevo più bisogno di te e di papà. Anche se mi state trattando di merda io vi voglio ancora bene e mi manca stare con voi. Capisco che tu sei ancora arrabbiata per quello che è successo e mi dispiace! Io la notte faccio ancora fatica a dormire ma adesso basta. Io devo pensare al mio futuro e tu devi guardare avanti!-
Dopo il mio sfogo ci fu un attimo di silenzio in cui io e mamma ci guardammo malissimo. Poi sentii una sua risata amara e si rivolse a Mike
-Se sei il suo ragazzo non farla mai guidare-
Non so il perché ma in quel momento scoppiai e la mia mano non risucii più a trattenersi, la alzai e le tirai uno schiaffo sonoro sulla guancia.
Non dovevo permettermi di farlo ma aveva superato il limite.
Vidi mio padre e Mike alzarsi, mentre mia madre si teneva la guancia destra e mi guardava con gli occhi sconvolti.
Mi avvicinai piano a mia madre e a denti stretti le dissi
-Non ti permettere di rivolgerti a lui e di metterlo in mezzo in queste cose. E soprattutto non ti azzardare più a incolparmi di quello che è successo.-
Mi girai prendendo il borsone e scesi dal terrazzo per ritornare sulla strada.
-Dopo questo fatto puoi scordarti che ti pagheremo ancora il college!-urlò mia madre.
Si vedeva che non mi conosceva affatto.
Mi girai e vidi Mike ancora vicino a mio padre.
Guardai mia madre
-Sai cosa me ne frega dei tuoi soldi?! Da quando me ne sono andata il vostro denaro non l'ho neanche sfiorato. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato e quindi ho deciso di costruirmi il mio futuro per conto mio.-
La vidi spiazzata mentre mio padre si guardava le scarpe.
-E come avresti fatto sentiamo?-
-Lavorando cosa che tu non hai mai fatto-
-Brutta...-non risucii a finire la frase e ad avvicinarsi a me perché mio padre la fermó e la interruppe
-Ellis Basta! Ha ragione non ha mai toccato i soldi che le abbiamo messo sulla carta-spiegò mio padre
Ma che ne sapeva lui?
-Come fai a saperlo?-urlò mia madre
Sapevo che odiava essere contraddetta ma purtroppo la verità era questa.
-Da quando se ne è andata l'ho sempre tenuta sotto 'occhio. Ellis, Stella è nostra figlia e io la amo e so che anche tu la ami. Ma adesso basta lei è tutto quello che abbiamo-
La confessione di mio padre mi spiazzò. Mi aveva controllata, si prendeva cura di me anche da lontano.
Guardai Mike che non aveva smesso di guardarmi e nei suoi occhi potevo vedere sollievo come un po nei miei.
Oramai non avevo più niente da dire e senza avvisare nessuno mi allontanai da quella casa che sicuramente non avrei  più rivisto. Il problema di mia madre ero io e quindi non c'era soluzione.
Quando arrivai sulla strada di periferia dove non passava praticamente nessuno mi resi conto che non sapevo come ritornare all'aeroporto.
-Stella-mi sentii chiamare
Mi voltai e vidi Mike
-Tutto bene?-mi chiese accarezzandomi la guancia
-Ora si. Mi dispiace solo che hai visto la mia rabbia-sussurrai abbassando il volto.
Sentii la sua mano sollevarmi delicatamente il mento e lì trovai i suoi occhi guardarmi.
-Tutti avrebbero tirato uno schiaffo a quella. E sì un po' mi hai spiazzato e non voglio più vederti così. Ma hai fatto bene. Non ti meritavi quel trattamento.-
Annuì piano.
-Ora cosa fai?-mi chiese
Alzai leggermente le spalle
-Voglio ritornare alle Bahamas, voglio continuare la mia vita-dissi
Lo vidi guardarmi un po e poi gli spuntó un piccolo sorriso.
-Ti va prima di venire in un posto con me?-

La Mia Stella Perfetta #LoveCoupleSeries#5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora