Nel tuo mondo

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Pov's Mike
Era da due settimane che io e Phoebe, cioè Stella stavamo tra virgolette insieme. Io non volevo impegnarmi più di tanto e lo stesso valeva per lei, anche se ogni volta che ritornavo a casa e la vedevo mi compariva sempre uno stupido sorriso sulla faccia.
Sembravo un coglione ma dopo tanto tempo sentivo che stavo bene e in qualche modo stavo andando avanti.
Passavamo le giornate praticamente sui libri. Le sessioni d'esame erano dure e tutti cercavamo di impegnarci al massimo per uscire il più presto da quel college.
Le giornate passavano veloci e, a differenza di prima che le trovavo sempre uguali, ora era diverso: sveglia, andare al college, allenamenti, ritornare a casa, uscire con gli amici e infine perdermi in Stella.
Ogni volta che facevamo l'amore era sempre una scoperta, ogni volta mi sentivo diverso, in senso positivo. Jhonny ci definiva "conigli", e da una parte non aveva tutti i torti, ogni momento libero che avevamo era per noi. Ci chiudevamo in camera e lasciavamo il mondo fuori per almeno una o due ore.

Oramai era arrivato febbraio e la tensione e l'ansia per la sessione d'esame era vicina, tanto che un giorno mentre studiavamo insieme a Jhonny e a Sam, li vidi battibeccare e subito mi misi a ridere insieme a Stella ancora di più quando Sam prese il libro e glielo lanció in testa tanto da farlo urlare.
Era stressante ma anche molto divertente.
Quella sera avevamo deciso di prenotare delle pizze e infine ognuno si sarebbe rintanato nella propria stanza a studiare, compresa Stella.
Dopo aver mangiato andai in camera mia e dopo un'ora di studio matto e disperatissimo decisi di andare a vedere cosa combinava Stella.
Quando aprii la porta la vidi seduta sullo sgabello davanti a una tela che da lontano già si capiva che sarebbe diventato un capolavoro.
-Ehi-la richiamai da quel suo stato di relax.
Giró la testa di scatto, sorpresa
-Ehi! Tutto ok?-
Annui chiudendomi la porta alle spalle
-Che disegni?-chiesi prendendo la sedia della scrivania e mettendomi dietro di lei.
-Il mio esame. Devo ritrarre qualcosa che mi fa sentire bene.-rispose posando la matita e girando la testa per guardarmi.
Sulla tela il ritratto non era ancora ben definito ma si riusciva a notare cosa sarebbe diventato.
-E che cosa ti fa stare bene?-sussurrai
-Tu-rispose subito
Feci un piccolo sorriso.
Ero felice di quella risposta ma anche un po spaventato.
-Però non so ancora che cosa ne verrà fuori. Devo prima parlarne con il prof-spiegò.
-Secondo me verrà fuori qualcosa di spettacolare. L'altro disegno invece l'hai finito?-
Le si illuminarono gli occhi, annuì e si alzò andando a prendere una tela che era sotto la finestra. Quando la giró rimasi senza parole.
C'era un campo pieno di margherite con una bambina vestita di bianco che teneva in mano un fiore diverso dalle margherite.
-Stella è stupendo!-dissi toccando con la punta delle dita la tela.
La sentii fare un piccolo sorriso.
-Questo è il primo esame pratico che devo dare.-spiegò
-E qual'e il tema?-chiesi densa staccare gli occhi dal disegno.
-Noi stessi.-
Alzai la testa senza capire. Lei prese una foto dal comodino e me la fece vedere.
Porca puttana era lei da piccola!
Era semplicemente stupenda già da bambina.
-I miei l'avevano scattata un'estate che eravamo andati a trovare mia nonna. Dietro la sua casa c'era un vastissimo campo di margherite. Ma quel giorno mi accorsi che in mezzo a loro c'era anche un'orchidea. Era stupenda.-
Confessó guardando la sua foto.
Sapevo quanto poteva farle male ricordare il passato, quando suo fratello era ancora vivo e i suoi le parlavano. Lasciai da parte quelle domande che avrei voluto farle e continuai a guardare il disegno.
-Accidenti Stella se non ti danno il massimo a questo esame sono dei pazzi! Sei bravissima...come ci riesci?-le chiesi guardandola dritto negli occhi.
Fece una piccola risata
-Non è così difficile-
Ed ecco il rossore sulle sue stupende guance.
-Dici? Io non riesco neanche a disegnare un sole!-dissi ridendo
Rise anche lei ma poi vidi i suoi occhi illuminarsi.
-Siediti qui-disse indicando lo sgabello.
-Perché?- ma che voleva fare?!
-Tu siediti e basta.- disse facendo un piccolo sorriso.
Posai la tela sul letto e mi alzai per sedermi davanti al disegno che stava facendo.
La vidi prendere una tela bianca e metterla al posto dell'altra sul treppiedi.
Oh no!
-Oh no no Stella è una pessima idea-dissi alzando le mani in segno di difesa.
-Tu sta tranquillo-
Come no!
La vidi prendere la sedia su cui ero seduto io poco prima e mettersi dietro di me.
-Ok-disse appoggiando il mento sulla mia spalla sinistra.
-Allora prendi il pennello e scegli un colore- mi spiegó
Scelsi l'azzurro.
-Ora rilassa le spalle e la schiena, chiudi gli occhi e lascia andare tutto lo stress e la tensione che hai addosso-disse posando la sua mano sulla mia che teneva il pennello.
Feci come mi aveva detto.
-Ora- sussurró - posa il pennello sulla tela e disegna-
-Che disegno?-chiesi aprendo gli occhi
-Quello che vuoi. Quello che ti piace o desideri-spiegò
Iniziai a disegnare con lei che portava la mia mano delicatamente. Era bellissimo. Sentivo tutti i problemi scivolare via, ma anche la tensione.
Per un momento smisi di pensare del tutto e mi concentrai solo sulla tela.
Ad un tratto sentii la sua mano lasciarmi ma io continuai lo stesso fino a quando non ebbi finito.
Quando posai il pennello guardai lo scarabocchio che avevo appena concluso e poi girai la testa per vedere il suo viso.
La vidi fare un piccolo sorriso.
-È una stella-dissi sperando che potesse capire la schifezza che avevo fatto.
-L'avevo capito-sussurró guardandomi.
Quando puntai i miei occhi su di lei capii che le parole non servivano più e la baciai.
In quel bacio cercai di mettere tutto me stesso, tutto quello che provavo e sentivo per lei.
Non so se era amore o volere bene ma sapevo che Stella era diventata qualcosa di indispensabile nella mia vita.

La Mia Stella Perfetta #LoveCoupleSeries#5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora