ZALGO?

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Eravamo lì su quel piccolo spazio tra la casa e la foresta. Io e Slender davanti all'entrata e davanti a noi quel "uomo". Intanto erano usciti anche gli altri che se ne stavano ben alla larga.

-senti è ora che tu la smetta, la stai facendo soffrire, la fai andare fuori di testa! È da quando è nata che le menti! Quindi è ora che tu le dica la verità!- non pensavo potesse essere tanto protettivo Slenderman, non penso che lui e questo qui siano tanto amici, dal tono di voce che ha assunto.
-STA ZITTO- la voce è sempre più roca e profonda, quasi provocatoria e sbrigativa.
-oh, parla quello che mente anche a se stesso!- qui sta per nascere un putiferio, meglio che qualcuno intervenga prima che si scateni l'inevitabile.
-TACI IDIOTA!- quasi mi fa tremare le ossa con quella sua voce penetrante e dura.
-cosa! Ma fammi il piacere tu- lo blocco parlandogli sopra -sentite! Non voglio rimanere qui ad ascoltare i vostri stupidi battibecchi! Sembrate due bambini!- sono esplosa, lo ammetto.
Tutto tace e tutti mi guardano con la "bocca" spalancata. Forse non è di loro solito sentirsi rimproverare.
-allora?! Qualcuno mi vuole spiegare che cavolo sta succedendo?!- giuro che ammazzo qualcuno se non danno chiarezza e se ripartono a urlarsi dietro.
-forse è meglio se gli dici tutto Zalgo- Slender sembra aver capito, e quindi si è tranquillizzato
-UH...è difficile...- l'altro assume un tono di voce ragionevole e intanto la sua statura diminuisce, forse per non metterci in soggezione.
-facciamola semplice...IO SONO TUO PADRE- giuro, il mio cervello è andato in poltiglia.

Il vuoto mi pervade, creando un buon clima per dar vita a una lunga e pesante atmosfera, nella mia mente.
-eehh, quindi tu...tu sei quel mostro che mi ha maltrattato da bambina?!- lo indico.
-cosa?! No!- ok non capisco più nulla.
-è la prima volta da quando ti ho lasciato davanti alla porta di quella casa che non ti vedo!-
-cosa?! Vuoi dire che...io sono stata...adottata...due volte?!- non è possibile. Intanto sento Slender indietreggiare, credo abbia paura.
Ma di cosa?
-no, semplicemente ti ho affidato a una famiglia che...da quello che ho  ben compreso è stata una pessima scelta...sbaglio o hai detto che quell'uomo ti ha maltrattato da bambina?!- mi sto per incavolare.
Com'è possibile?! Arriva questo "essere" che mi dice di essere mio padre e viene fuori che lui mi ha abbandonata a una famiglia a caso. Che poi mi ha maltrattato, e che dopo di questa sono stata adottata...
-E PER TUTTO QUESTO TEMPO DOVE DIAMINE ERI ANDATO A FINIRE?!- sta per accendersi la mia miccia
-è una questione molto complicata...- cerca di scusarsi lui, ma con poco successo. La testa mi gira pesantemente, sento il petto rimbalzare sopra le veloci pulsazioni del mio cuore.

Attendo una sua spiegazione dettagliata e a quanto pare comprende il mio improvviso silenzio.
- io non sapevo che quelli lì fossero dei pessimi genitori, anche se sentivo una certa aura di malvagità nei dintorni, forse è quella che mi ha attirato a loro, ma...mi dispiace, tanto ormai sono morti, no? Quindi è tutto finito oramai- quelle parole se le poteva tenere per se.
- ma come ti permetti di venirmi a dirmi che ormai è tutto finito! Tu non ti immagini neanche cosa mi abbiano fatto quei mostri, cosa mi hanno fatto passare! Come osi!- attenzione, prego allontanarsi dai paraggi...avverte la mia coscienza.
- Blum è meglio se non alzi il tono di- inizia a parlare Slender...vulcano in prossimità di eruzione...continua l'allarme nella mia mente.
-STAI ZITTO TU!- ...bomba nucleare in fase di esplosione...in suono stridulo si fa largo nella mia testa.
Lui indietreggia insieme agli altri, nascosti dietro le sue spalle.

L'altro continua impassibile a guardarmi in silenzio, con un accento di stupefatto nel volto.
Ed è propio questo piccolo granello che fa straripare il mio barile di sopportazione.

Un viticcio scivola fuori dalla mia schiena, afferra le sue gambe e lo capovolge a terra, facendogli sbattere le corna contro il tronco dell'albero che gli stava dietro.
Thonk!

Piccoli aghi cadono inermi, ignari di quello che sta per crearsi nell'aria.
Lui si rialza con una smorfia indignata sul volto.
-non credi di star esagerando?-
- NON TI PERMETTERE! QUELLO CHE HA ESAGERATO DI PIÙ QUA SEI TU!!!- mi sento esplodere.
Sento uno spiraglio aprirsi nel mio volto e un suono metallico ne fuoriesce.
-ma in cosa l'hai trasformata brutto stronzo! È come te!- si sta rivolgendo a Slender, lui protesta.
-non gli ho fatto niente! È lei che si è trasformata in una slenders!- ecco qualcos'altro di cui non so spiegarmi l'accaduto.
Zalgo cerca di colpirlo, ma qualcosa dentro di me mi fa scattare.
Mi paro davanti a lui e divento io il suo bersaglio, mi scaraventa lontano a terra. Senza volerlo, o forse un po' lo eravamo entrambi le sue vittime.
Perché l'ho fatto?

Vedo Slender stupito della cosa e Zalgo incavolato. Cerco di alzarmi ma quello che ne esce, è di me che barcollo a destra e a sinistra per il dolore improvviso.

Mi sento accendere dentro, ho le fiamme che mi divorano il cuore...ciò fa male.
Sento un liquido caldo scivolarmi giù per la guancia.
Non di nuovo! Esclamo mentalmente.
La spina si pianta fuori dalla mia pupilla e dà la forma di un fulmine sull'altra estremità del volto. Da questo si dipartono delle scosse di elettricità.

-Blum resta calma- mi fa lui cercando di rassicurarmi, protendo le mani verso di me ma non funziona, ormai il processo è iniziato, è stato dato il via ancora una volta.

-sei proprio come mi aspettavo, un miscuglio tra me e tua madre- qualcosa in queste parole mi trascina, mi attira.
-cosa vuoi dire?- faccio quasi supplichevole. Ho ancora paura pur sapendo quello che mi accadrà, ma sento che succederà qualcos'altro di diverso dall'ultima volta.
-sai, io sono l'angelo caduto, il diavolo e tua madre era una dea- lo guardo a bocca aperta
- è questo quello che succede se non rispetti le regole- continua con fare amareggiato.
-cosa...cos'è che succede?- voglio risposte, voglio sapere prima che arrivi la mia fine.
La sento VICINA.
-tu Blum... sei un angelo, un demone, il diavolo, una dea, una ninfa, un mostro... una slenders? Però questo non so proprio spiegarmelo. Tu non sei umana, non sei come tutti gli altri. Tu sei il TUTTO-

... IL TUTTO...

Don't forget my eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora