Mi voltai verso di lei e la strinsi fra le mie braccia, affondai il volto nell'incavo del suo collo, inebriandomi del dolce profumo della sua morbida e candida pelle. Non era un odore di profumo chimico, complicato ed elaborato, era il profumo più delicato e buono al mondo, un profumo dolce e disarmante allo stesso tempo, per la sua semplicità, era il profumo emanato dai suoi feromoni.
Era la mia dolce droga,di cui non potevo e non volevo assolutamente fare a meno.
Lei appoggiò la sua testa sul mio petto come a volersi cullare, al ritmo del battito del mio cuore.
Io con delicatezza adagiai le mie dita sui suoi capelli, soffici come seta e presi ad accarezzarli.
Le posi due dita sotto il mento, così da farle alzare lo sguardo, in modo che potesse incrociare i suoi occhi ai miei e le sussurrai- Dolce amore della mia vita, come ti è potuto passare, anche solo un attimo per la mente, che io potessi averla con te?
Sai che sei tutto per me!
Quella frase non era riferita a te, ma alla mia coscienza, stavo semplicemente avendo un "lieve diverbio" con me stesso!"# Sara #
Stavo per avviare la macchina, per avviarci alla Remember Ville, quando la suoneria del cellulare, mi fece trasalire
- È tuo fratello!"
Disse Mauro, impallidendo, come se avesse appena visto un fantasma.
Tre parole, tre fot***issime semplici parole, che mi mandarono nel panico più assoluto.
Sapevo che sarebbe successo,
sapevo che avrebbe chiamato, anche se io gli avevo gli avevo esplicitamente scritto di non farlo.