Si sedette sul letto, accanto a me, fece scontrare le nostre iridi.
Solo adesso potei notare, che aveva gli occhi di un verde molto intenso, vi lessi dentro tanta tristezza, un essere intrappolato dentro una maschera che lo teneva prigioniero,una maschera di odio e spavalderia.
Un essere, a cui la vita, probabilmente, gli aveva riservato tanta durezza- Sai, io non ho mai risparmiato, nessuna delle mie vittime, benché gridasaero e mi implorassero pietà, le ho sempre uccise a sangue freddo, senza provare alcun rimorso,ma con te è diverso, non posso ucciderti, non so cos'è ma c'è qualcosa che me lo impedisce!"
Disse quasi in un sussurro, tirai un sospiro di sollievo, almeno adesso sapevo che non aveva intenzione di farmi fuori, ma allora?
Che ne sarà di me?
La risposta non tardò ad arrivare- Capirai, che non posso neanche liberarti, così come nulla fosse, andresti sicuramente a denunciarmi, gli diresti dove si trova il mio rifugio e sinceramente non mi va di passare il resto dei miei giorni rinchiuso dietro le sbarre, quindi semplicemente mi farai compagnia!"
- Cosa intendi per "mi farai compagnia?""
Chiesi sperando di aver capito male
- Non preoccuparti, ci divertiremo un sacco io e te!"
Disse con uno sguardo languido e lussurioso, portando una mano al mio basso ventre, poi aggiunse
- Come avrai capito, ti userò per il mio piacere sessuale, il tuo corpo, sarà a mia completa disposizione,
Ma non temere, questa cosa gioverà a tutt'e due, tu dai piacere a me e io lo do a te!"