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Mi allontano dalle sue labbra carnose e mi stendo stanca sul mio letto.
Alex non mi toglie gli occhi di dosso guardandomi divertito.
"Che c'è?"chiedo imbarazzata.
"Niente niente..."risponde scuotendo la testa.
" e dai dimmelo!"lo imploro.
"Baci bene."
"Oh..anche tu!"gli rispondo rossa per il complimento.
"Beh..credo che sia meglio che vado via è notte fonda e tra l'altro hai gli occhi assonnati."mi dice.
"No..cioè si..ho sonno..ma vorrei..."mi fermo abbassando lo sguardo, lui si avvicina a me e mi accarezza una guancia.
"Ti prego resta..."dico seria con voce tremante.
Mi solleva il mento e riprende a baciarmi, questa volta più intensamente staccandoci solo per riprendere fiato.
Le gambe iniziano a tremarmi quando mi stende  delicatamente sul materasso posandosi su di me, mentre gioca con il lobo del mio orecchio, mordendomelo e succhiandolo.
Rido per la strana sensazione di solletico provocata, quando passa sul mio collo impazzisco letteralmente per l'eccitazione e la passione coinvolgente.
Mi sembra di volerne sempre di più, sopratutto quando  il calore tra le mie gambe si accentua.
Pensieri strani attraverso la mia mente facendomi sentire perversa.
Sobbalzo quando la sua mano scorrere sul mio punto sensibile.
"Alex.."lo richiamo.
"Si?"chiede perplesso.
"Io..non so se è la cosa giusta da fare in questo momento..."borbotto.
"Ma noi abbiamo già..."
Lui annuisce serio e capisco che non sta mentendo.
"Cavolo la mia prima volta è andata e nemmeno me la ricordo.."dico afflitta.
Alex si ricompone sedendosi nuovamente al mio fianco capendo il mio stato d'animo.
"Mi dispiace tanto Rosy..credimi.."
"Non fa nulla okay ...solo che ora vorrei mettermi a dormire."
"Mh okay ti capisco se non vuoi.."
Mi alzo di scatto."nono ma che dici non è che non voglio solo che.."sbuffo."avrei voluto ricordarmelo..tutto qui.."finisco di parlare e Alessandro si alza guardando fuori la finestra muto.
"Che c'è ora non mi ami più?"chiedo preoccupata per la sua strana reazione.
"Non dirlo nemmeno per scherzo piccola. È solo che mi piacerebbe che tu ti ricordassi ogni cosa almeno tutto sarebbe più semplice.."
"Se ti riferisci a quello.."sto per dire ma vengo interrotta dalla sua mano.
"No Rosy non è quello. Sto parlando di altro. Qualcosa che riguarda me... Vorrei che ti ricordassi la mia natura..il mio modo di essere...per me parlarti diventerebbe facile."
"La tua natura? Ma a che ti riferisci?"
"Ecco..non puoi capire se non ricordi nulla."
"Allora dimmelo tu cosa sei.."dico alzandomi e andandogli incontro verso la finestra.
"Non ti piacerebbe saperlo da me..prima che perdessi la memoria hai fatto molta fatica ad accettare la mia realtà."
"Ti giuro che non ti giudicherò."dico sincera.
"Quando saprai cosa sono vorrai scappare..proprio come hai fatto in precedenza."
"Ma guarda caso sono ancora qui no?"
"Ti prego non odiarmi dopo questa confessione. Promettimelo."
"Te lo prometto."dico mettendo la mano sul cuore.
Sospira pesantemente dopodiché mi prende per mano e mi guarda dritto negli occhi.
Dopodiché qualcosa in lui cambia, non chiedetemi cosa perché davvero non saprei spiegarlo a parole.
I suoi occhi diventano ancora più scuri e penetranti. Inizio a sentire uno stato di elettricità talmente pesante da farmi venire la pelle d'oca.
Qualcosa dietro le sue spalle inizia a spuntare, come due grosse ali nere.
Mi faccio indietro spaventata quando vedo il suo aspetto così innaturale.
Una strana nuvola nera lo circonda completamente.
Crollo a terra spaventatissima accostandomi al muro.
"Rosy."mi chiama Alessandro cercando di avvicinarsi a me ma lo respingo.
"Cosa sei?"
"Un...un demone.."dice balbettando.
"E quelle ali?"chiedo indicandole.
"Non le avevo prima del tuo incidente.. Però in un certo senso sono comode..mi permettono di volare."
"E come ti sono uscite?.."
"Non posso dirtelo.."
"Certo...non puoi dirmi nulla..."dico arrabbiata.
"Rosy ti prego non fare così."
"Alex...ti prego vattene.."dico guardando il pavimento.
"Lo sapevo che non dovevo rivelarti la mia vera identità."dice spalancando la finestra andandosene.
"Alex.."sussurro senza smettere di piangere.
Non volevo che andasse a finire così..

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