Eve

~38~

"Oh no..cazzo...devi andartene!"dico agitata mentre siamo ancora completamente nudi sul mio letto.
"Perché?"chiede allarmato Alex.
"È arrivato mio padre! Ho sentito parcheggiare la sua auto! Se ti vedesse qui capirebbe che hai passato la notte qui con me e si infurierebbe moltissimo!"dico alzandomi di scatto.
"E dove vuoi che vada?"domanda Alex infilandosi i vestiti.
"Non lo so ma qui non puoi stare!" Rispondo vestendomi anche io a mia volta.
"Va bene...facciamo così, tra 20 minuti faccio finta di passarti a prendere cerca di non metterci troppo okay?"
"Okay okay..!"
Esce fuori dalla finestra nello stesso momento in cui mio padre inserisce le chiavi nella serratura della porta di sotto.
"Sono a casa!"urla di sotto.
Mi infilo più velocemente possibile il jeans, dopodiché scendo correndo di sotto senza tener conto dei miei capelli scombinati.
"Papà!"
"Rosy! Che hai fatto?"mi domanda preoccupato evidentemente risultò terribilmente agitata per l'essere quasi stata scoperta nuda al letto con un ragazzo.
Il mio ragazzo.
"Nulla solo che è terribilmente tardi!"annuncio cercando di sviare qualsiasi sospetto."com'è andata a lavoro?"domando.
"Oh bene...molto bene devo dire che non è un lavoro per niente stressante anche se poi sono terribilmente stanco durante il giorno.."
"Oh papà ...devi riposarti allora."dico baciandogli una guancia.
"Sta attenta."

Esco fuori casa ed entro nell'auto tirando un sospiro di sollievo.
"Com'è andata?"domanda con un sorriso gentile Alex.
"Oh benissimo direi. Per fortuna non si è accorto di nulla!"rispondo sistemandomi i capelli.
"Meno male, questo vuol dire che ne potrò approfittare ancora!"dice con un ghigno malizioso.
Alzo gli occhi al cielo e sorrido arrossendo per il suo tono.
"Ti va di sentire un po' di musica?"domanda mentre continua a tenere gli occhi fissi sulla strada.
"Si però lascia faccio io!"dico allungandomi verso lo stereo.
Ci Giocherello per un po' dopodiché smetto quando sento una canzone dei Coldplay che mi riporta in mente tantissimi ricordi dell'estate.

Chiudo la porta della macchina e metto lo zaino sulle spalle aspettando che Alessandro finisca di chiudere tutto. Nel frattempo mi guardo intorno notando che molte persone hanno i occhi fissi su di noi mente parlano animatamente tra loro.
Odio essere il gossip della scuola.
"Alessandro!"dice quasi urlando una voce sgradevole.
Mi giro e vedo quella psicopatica di Dalila con le sue amichette, caspita da parecchio che non si facevano vedere in giro.
Penso tra me e me.
"Oh Dalila!"risponde lui con fermezza.
"Vedo che ancora ti ostini a stare con quella poco di buono."dice con fregandosene che io sia lì.
"Scusa a chi hai detto poco di buono?"chiedo incrociando le braccia al petto cercando di mantenermi calma.
"A te perdente."dice con ostilità avvicinandosi a me.
"Basta Dalila ancora con questa storia?"domanda Alessandro anche lui scocciato della sua presenza.
"Alex forse non ti sei reso conto che io a te tengo moltissimo e non voglio che tu perda la testa dietro una lurida come lei!"
"Troia come ti permetti!"urlo come un isterica dandole una violenta spinta, facendola cadere in mezzo al prato.
In pochi secondi un gran gruppetto di studenti si è radunato intorno a noi per guardare meglio da vicino lo "spettacolo".
"Come hai osato!"urla l'antipatica rialzandosi mentre si toglie con le mani il fango dalla gonna.
"Oso e come. Tu non sei nessuno per venirci ad importunare, tanto meno per venirmi ad insultare!"
"Rosy Brown tu inizia a pentirtene di quello che hai appena fatto! Ti odio stronza! Te la farò pagare e questa volta non scherzo!!"dice dandomi uno schiaffo sonoro.
Dopo quello schiaffo non mi reggo più le vado addosso tirandole i capelli, lei mi sferra calci.
Alessandro e altre persone cercano di separarci ma con scarso successo almeno fino a quando sentiamo una voce autoritaria.
"Cosa sta succedendo qui?"domanda il preside che nel vederci spalanca gli occhi."Signorine entrambe subito nel mio ufficio."dice serio.
Oh cazzo ora sono guai..