Capitolo 4

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Peter...

P: Cosa?

Perché...

P: Te l'ho già detto il perché...

Ah...si...ehm...giusto

Mi mordo il labbro sentendolo ridere: è così bello ma così...strano

P: Sono io, vero?

Cosa?

P: A farti fare questo...

Con il pollice, mi accarezza il labbro inferiore: cazzo...

No, no...è un....un tic che...che ho

P: Bhe...strano che questo tic ti succeda solo con me...

Togliti Peter!

P: Uff okay okay

Si alza da sopra di me, per poi tendermi la mano che io rifiuto, alzandomi da sola.

Torniamo alla casa...

Lui non risponde, si limita ad iniziare ad incamminarsi, seguito a ruota da me: ma cosa ha mò?

Peter...

P: Lasciami stare

Senti...

P: Ho detto di lasciarmi stare...

Ma mi dici cosa ti prende?!

Gli metto una mano sulla spalla, ma lui si gira bruscamente e mi prende il polso, avvicinandomi moltissimo a lui: deglutisco e cerco di non arrossire.

P: Perchè non cedi come le altre? Eh?

Perchè io non sono come le altre

P: Oh ma davvero?

Sento la sua mano accarezzarmi il polso, per poi scendere sul mio sedere: arrossisco di botto e lo spingo con la mano libera, senza muoverlo di un millimetro.

Peter...togli.subito.quella.mano.da.lì.

P: Guardala come diventa rossa...

Smettila...

Ride e si avvicina di più a me, per poi baciarmi a stampo: a quel punto, prendo un coltellino trovato nella giacca e metto Peter contro un'albero, puntandogli il coltello al petto.

Ora la smetti?

P: Così mi provochi...poi con quel coltellino....

Smettila...

Senza accorgermene, inizio a torturarmi il labbro inferiore: risento il pollice di Peter sulle labbra. Se ne deve andare a fanculo, non può farmi questo effetto...no, no...volevo dire...vabbè.

P: Povero labbro, lo stai torturando

Peter...smettila...

P: Mmh...okay

Lo sento prendermi i polsi e cambiare le posizioni: ora sono io contro l'albero e lui è davanti a me. Ma che cazz...?

Che intenzioni hai?

P: Vorrei fare solo...una cosa...

Non faccio in tempo a parlare, che sento le sue labbra sulle mie: non posso, non devo ricambiare. È come cedere a lui ed io non voglio. Lo spingo facendolo staccare dalle mie labbra: ho il respiro affannoso.

Bhe...ehm...torniamo alla casa...

P: okay okay...rompipalle

L'ha detto seriamente? Eh già, me sa che non ha proprio il cervello apposto.
Finalmente arriviamo alla casa sull'albero e, appena saliamo, mi siedo sul letto, mentre Peter se ne resta in piedi: ma non è stanco?

P: No, non sono stanco

Da quando in qua leggi nel pensiero?

P: Eh sapessi, piccola

Non chiamarmi "piccola"

P: Okay.....piccola

Senti, ci rinuncio okay?!

P: Vuol dire che cedi?!

Lo guardo male: perchè deve essere sempre così presuntuoso?!

P: Io vado a vedere come va qui nell'Isola...tu resta qui e sta attenta

Ehm...okay

Mi sorride e salta giù dalla casa: ma che cazzo fa?! Mi alzo e corro velocemente nel punto in cui lui è saltato, non vedendolo.

P: Lo sapevo che ti saresti preoccupata per me

Sentendo la sua voce roca nell'orecchio, deglutisco: fanculo.

Si...ehm...cioè, no...volevo...insomma...

P: Eh smettila di parlare...

E tu smettila di essere così presuntuoso

P: Ti piaccio quando sono presuntuoso vero?

Mi piaci di più quando stai zitto

P: Così mi ferisci, Lau

Eh basta!

Lo sposto e mi vado a stendere sul letto.

P: Sonno?

Noo, ma va

P: Okok scusami eh

Mi sistemo meglio nel letto e, manco il tempo di dire a Peter "Buonanotte" che ho già chiuso gli occhi, addormentandomi.

#SPAZIOAUTRICE

ECCO IL 4 CAPITOLOOOO

SPERO VI PIACCIA

francescaugolini73 eh adesso non sto decapitando Peter!

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