Peter...
P: Cosa?
Perché...
P: Te l'ho già detto il perché...
Ah...si...ehm...giusto
Mi mordo il labbro sentendolo ridere: è così bello ma così...strano
P: Sono io, vero?
Cosa?
P: A farti fare questo...
Con il pollice, mi accarezza il labbro inferiore: cazzo...
No, no...è un....un tic che...che ho
P: Bhe...strano che questo tic ti succeda solo con me...
Togliti Peter!
P: Uff okay okay
Si alza da sopra di me, per poi tendermi la mano che io rifiuto, alzandomi da sola.
Torniamo alla casa...
Lui non risponde, si limita ad iniziare ad incamminarsi, seguito a ruota da me: ma cosa ha mò?
Peter...
P: Lasciami stare
Senti...
P: Ho detto di lasciarmi stare...
Ma mi dici cosa ti prende?!
Gli metto una mano sulla spalla, ma lui si gira bruscamente e mi prende il polso, avvicinandomi moltissimo a lui: deglutisco e cerco di non arrossire.
P: Perchè non cedi come le altre? Eh?
Perchè io non sono come le altre
P: Oh ma davvero?
Sento la sua mano accarezzarmi il polso, per poi scendere sul mio sedere: arrossisco di botto e lo spingo con la mano libera, senza muoverlo di un millimetro.
Peter...togli.subito.quella.mano.da.lì.
P: Guardala come diventa rossa...
Smettila...
Ride e si avvicina di più a me, per poi baciarmi a stampo: a quel punto, prendo un coltellino trovato nella giacca e metto Peter contro un'albero, puntandogli il coltello al petto.
Ora la smetti?
P: Così mi provochi...poi con quel coltellino....
Smettila...
Senza accorgermene, inizio a torturarmi il labbro inferiore: risento il pollice di Peter sulle labbra. Se ne deve andare a fanculo, non può farmi questo effetto...no, no...volevo dire...vabbè.
P: Povero labbro, lo stai torturando
Peter...smettila...
P: Mmh...okay
Lo sento prendermi i polsi e cambiare le posizioni: ora sono io contro l'albero e lui è davanti a me. Ma che cazz...?
Che intenzioni hai?
P: Vorrei fare solo...una cosa...
Non faccio in tempo a parlare, che sento le sue labbra sulle mie: non posso, non devo ricambiare. È come cedere a lui ed io non voglio. Lo spingo facendolo staccare dalle mie labbra: ho il respiro affannoso.
Bhe...ehm...torniamo alla casa...
P: okay okay...rompipalle
L'ha detto seriamente? Eh già, me sa che non ha proprio il cervello apposto.
Finalmente arriviamo alla casa sull'albero e, appena saliamo, mi siedo sul letto, mentre Peter se ne resta in piedi: ma non è stanco?P: No, non sono stanco
Da quando in qua leggi nel pensiero?
P: Eh sapessi, piccola
Non chiamarmi "piccola"
P: Okay.....piccola
Senti, ci rinuncio okay?!
P: Vuol dire che cedi?!
Lo guardo male: perchè deve essere sempre così presuntuoso?!
P: Io vado a vedere come va qui nell'Isola...tu resta qui e sta attenta
Ehm...okay
Mi sorride e salta giù dalla casa: ma che cazzo fa?! Mi alzo e corro velocemente nel punto in cui lui è saltato, non vedendolo.
P: Lo sapevo che ti saresti preoccupata per me
Sentendo la sua voce roca nell'orecchio, deglutisco: fanculo.
Si...ehm...cioè, no...volevo...insomma...
P: Eh smettila di parlare...
E tu smettila di essere così presuntuoso
P: Ti piaccio quando sono presuntuoso vero?
Mi piaci di più quando stai zitto
P: Così mi ferisci, Lau
Eh basta!
Lo sposto e mi vado a stendere sul letto.
P: Sonno?
Noo, ma va
P: Okok scusami eh
Mi sistemo meglio nel letto e, manco il tempo di dire a Peter "Buonanotte" che ho già chiuso gli occhi, addormentandomi.
#SPAZIOAUTRICE
ECCO IL 4 CAPITOLOOOO
SPERO VI PIACCIA
francescaugolini73 eh adesso non sto decapitando Peter!
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Neverland
FantasySiete mai stati nella soffitta di casa vostra? No? Bene, qualche volta passateci a dare un'occhiata, potreste trovare cose mooolto interessanti...come uno specchio, per esempio. La curiosità non porta mai nulla di buono...o forse si?