Capitolo 12

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Mi avvicino alla ragazza e, con la coda dell'occhio, noto che nella cesta c'è un neonato: oddio.

Ma tu...chi sei?

Be: Mi chiamo Belle...

Con le mani, si abbassa il cappuccio rivelando una chioma castana, due occhi azzurri e un viso a cuore: mi sorride.

Scappi pure tu da Pan?

Be: Bhe...si...e no...

In che senso?

Be: Questo bambino...Pan lo sta cercando e non so nemmeno il perché...

Okay e come è arrivato a te?

Be: In pratica...è mio figlio...

Sgrano gli occhi guardandola: oh cazzo, si è veramente messa nei guai.

Oh merda...

Be: Peter lo sta cercando perché vuole crescerlo e farlo diventare un altro bimbo sperduto...

Hei hei, tranquilla...troveremo una soluzione

Be: Dobbiamo arrivare alla nave di Jack...lo conosco da quando sono arrivata qui sull'Isola...

Ok...ma dovremo superare l'accampamento di Peter...

Be: Tranquilla

Mi sorride e mi mostra una boccetta che tiene al collo con dentro una strana polvere viola: guardo prima lei, poi la boccetta.

Be: Questa polvere è tipo sonnifero...ma non dura per molto...

E vorresti usarla su Peter, giusto?

Be: Si...

Okay, andiamo però, se no si farà giorno e lui comincerà a girare per l'Isola

Annuisce e comiciamo a camminare verso l'accampamento di Peter: quando arriviamo, ci nascondiamo subito dietro un cespuglio. Alzo un pó la testa e vedo dei bambini sperduti combattere attorno a Peter seduto al centro su un tronco con le braccia sulle ginocchia e le mani incrociate: appena incrocia per un secondo il mio sguardo, abbasso subito la testa, rinascondendomi.

Be: Tieni...

La guardo e mi porge la boccetta: la prendo aprendola e metto un pó di polvere su una mano. Richiudo la boccetta e la ridó a Belle: vado fuori dal cespuglio, avvicinandomi un pó all'accampamento, per poi soffiare sulla polvere. Appena vedo tutti i bambini sperduti cadere a terra, sorrido, ma il sorriso scompare quando vedo Peter ancora sveglio: lo vedo con il viso girato verso destra, per poi ridacchiare profondamente e guardarmi. Merda...sono nella merda. Mi giro verso Belle e le mimo un "corri" con le labbra, non notando Peter che si avvicina a me: appena vedo Belle correre via col bambino, sorrido e mi giro verso Peter.

P: Laura, Laura...non devi mai metterti contro di me

Non ho paura di te, Pan

P: Peccato che non sia vero...

Mi prende il polso e mi trascina dentro il bosco, fino ad arrivare alla parte del bosco dove poco prima stavo strappando le bacche dagli alberi. Peter mi strattona il polso, facendomi girare molto vicino a lui: fa scivolare la mano sulla mia, accarezzandola, per poi prendermela.

P: Io so tutti i tuoi punti deboli...

Non me ne fotte niente, Pan

P: Dici sempre che non te ne fotte dell'effetto che ti faccio...ma...

Avvicina le labbra al mio orecchio, ma prima mi lascia un bacio sulla mascella, cosa che mi fa stringere la mano in un pugno, dimenticandomi della mano di Peter. Sentendo il suo respiro sul mio orecchio, rabbrividisco e stringo di più la mano di Peter.

P: Non hai mai detto che io non ti piaccio...

Mi blocco di colpo e lascio la mano di Peter: sentendolo accarezzarmi la guancia con un dito, deglutisco e comincio a sentire il suolo barcollare sotto ai miei piedi. Quando guardo Peter, noto che mi sta guardando le labbra: senza farlo apposta, inizio a mordermi il labbro.

P: Oh Laura, non dovevi farlo...

Non faccio manco in tempo a parlare che lui mi sbatte con la schiena contro un albero, per poi avventarsi sulle mie labbra: cerco di staccarlo spingendolo con le mani sul suo petto, ma appena lo faccio, lui si stacca rimanendo comunque vicino a me. Mi prende le mani e le fa finire sotto la sua camicia verde, facendomele poggiare sul suo petto: vedendo che arrossisco di botto, ridacchia e si avvicina al mio collo, cominciando a lasciare una scia di baci e qualche morso su esso. Mi mordo il labbro, per poi cercare di staccarlo, senza risultati: ho un'idea. Inizio a far scivolare le mani sul suo petto, cercando di ignorare le varie farfalle nello stomaco provocate dal respiro di Peter sul mio collo. Capendo cosa sto cercando di fare, sento che inizia a marchiarmi il collo: il mio battito cardiaco inizia un pò ad accellerare, come il mio respiro.

Peter...basta...

Come se non mi avesse sentito, continua a torturarmi, per poi staccarsi e poggiare la fronte sulla mia: alzo lo sguardo, incatenando i miei occhi ai suoi. Inizio a balbettare cose a caso, per poi venire interrotta di nuovo dalle sue labbra che si riavventano sulle mie, per poi spostarsi a baciarmi la mascella molto lentamente: non sapendo nemmeno io il perchè, inizio a balbettare molto piano il suo nome. Voglio provare a stupirlo, vediamo cosa succede: appena lo sento staccarsi dalla mia mascella, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio avidamente, come ha fatto prima lui. Quando mi stacco, lo guardo: vedo che ha il respiro affannoso e mi guarda stupito. Lo sguardo mi cade sulle sue labbra: mi mordo il labbro ripensando al bacio di poco fa. Peter ride e si avvicina a me, facendomi aderire all'albero: come se non fosse già abbastanza vicino. Mi sfiora le labbra, per poi ribaciarmi, ma questa volta molto dolcemente.

P: Che ne dici se...andiamo sulla casetta?

Annuisco non avendo fiato per parlare, per poi spostarmi dalla sua visuale e iniziare a camminare diretta verso la casetta, seguita a ruota da Peter: cosa è successo prima? Perché non riuscivo a muovermi?
Avvicino la mia mano tremante al mio collo e tocco i punti marchiati da Peter: merda. Merda, merda, merda.
Mi mordo il labbro chiudendo gli occhi, mentre una lacrima mi riga la guancia: voglio andarmene da qui.

P: Lau...

Alzo lo sguardo e guardo Peter con uno sguardo pieno d'odio: vedendo la sua mano avvicinarsi alla mia guancia, mi scosto subito e lo sorpasso, continuando a camminare.

P: Non volevo...io...

Zitto Pan...basta. Stavolta basta veramente

Quando non sento più i suoi passi dietro di me, aumento il passo: rialzo lo sguardo e vedo la nave di Jack, per poi vedere Jack sulla spiaggia intento a tirare sassolini nell'acqua. Corro fino alla spiaggia e, appena Jack si volta, lo abbraccio, liberandomi in un pianto che stavo tenendo dentro troppo a lungo. Lui rimane sorpreso, ma poi mi stringe tra le sue braccia.

#SPAZIOAUTRICE

Ecco a voi il 12esimo capitolooo
(più lungo degli altri...credo...)

Coomunque....

Peter e Laura.....NON È SUCCESSO NIENTE! oc? oc.

hahahha vabbo, buona lettura ♡

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