Mi sveglio urlando "Tu cosa?!": mi tappo la bocca guardando accanto a me, pensando di trovare Peter, ma non è nel letto: ma dove...?
P: Ma ben svegliata..
Mi giro e vedo Peter appoggiato allo stipite della porta che mi guarda con il suo solito sorriso: penserei che sia sexy se non sapessi che lui è una specie di demone...
Ehm...giorno...
P: Fatto sogni tranquilli?
Seeh proprio guarda...
P: Come mai dicevi il mio nome nel sonno?
Arrossisco di botto, distogliendo lo sguardo da lui: cazzo, ho detto veramente il suo nome nel sonno?! Oh merda...
Io...non lo so...sai...mi capita qualche volta di dire cose...nel sonno
P: Come vuoi
Mi alzo dal letto e mi stiracchio, guardandomi in giro, per poi posare lo sguardo su Peter: perché si era comportato così nel sogno? Perché sembrava così tutto reale?
P: Laura...lo so di essere sexy e so pure che lo pensi...ma così mi consumi
Sbuffo distogliendo lo sguardo da lui, ma appena lo rialzo, Peter non c'è più: il solito.
P: Sono qui...
Arrossisco di botto sentendo la sua voce roca nell'orecchio e mi mordo il labbro: sto per aprire bocca per dirgli di togliersi, ma come se lo sapesse, lui inizia a baciarmi leggermente il collo mentre le sue mani mi circondano i fianchi: mi rimordo il labbro e, senza accorgermene, inizio a stringere una mano di Peter. Chiudo gli occhi, ma poi li riapro veloce e stacco Peter, per poi girarmi verso di lui, tirando fuori il coltellino.
Cosa stavi cercando di fare eh?!
P: Mi stavo un pò divertendo e..non sembrava dispiacerti
Stammi lontano, Pan, se non vuoi finire...
P: Col coltellino ficcato nel petto? Non credo che tu lo faresti...
Ah davvero Pan?
P: Oh andiamo...
Fa una risata profonda avvicinandosi a me, fino alla punta del coltellino, guardandomi negli occhi e con il suo solito sorriso beffardo.
P: Avanti, fallo...
Impugno bene il coltellino, ma quando sto per conficcarglielo nel petto mi blocco: non posso..anzi, non riesco. La mano di Peter prende la mia e allontana il coltellino dal suo petto, per poi sbattermi al muro e puntarmi il coltellino sul collo: mi sento mancare il respiro e non riesco a parlare.
P: Tu non riesci...ma io posso...
Sento che inizia ad accarezzarmi il collo con la punta del coltellino, mentre si morde il labbro e ride vedendomi debole.
P: Ma non voglio...
Si allontana da me e mi ridà il coltello che io prendo lentamente e me lo rimetto nella fedina: appena mi giro, vedo Peter vicinissimo a me, intento a guardarmi le labbra.
P: Sappi che prima o poi sarai mia...
Con un dito, mi accarezza il labbro inferiore: cosa sta cercando di fare?
P: Ah e un'ultima cosa...
Mi prende per i fianchi e mi avvicina a lui, spostando le sue labbra vicino al mio orecchio.
P: Non potrai scamparmi, piccola Laura...
Ride allontanandosi dal mio orecchio e allentando la presa sui miei fianchi, ma comunque tenendo le mani su essi.
E tu sai una cosa Peter? Io non sarò mai tua, cercherò sempre una via di fuga e prima o poi me ne andrò da quest'isola...
P: Mi sa che anche se ci proverai mille volte, non capiterà mai...perchè...
Mi sposta una ciocca di capelli dal viso e mi guarda negli occhi, facendomi rabbrividire.
P: Sono io a decidere chi può tornare a casa e chi invece deve restare sull'isola
Lo spintono facendolo allontanare di me, mentre ride e mi fa l'occhiolino, per poi sparire dal nulla. Ma in che guaio...ah già, io non ho fatto niente. Questo è tutta colpa sua...lui mi ha portata qui, lui mi ha ipnotizzata col flauto, lui mi seduce, lui...lui ha fatto si che mi innamorassi di lui. Faccio un respiro profondo e mi vado a sdraiare sul letto a pancia in su, guardando il soffitto: mi manca Londra. Chissà come sta Bradley. Se sarà già con una puttanella o avrà chiamato la polizia per cercarmi. E chissà come sta Will, il barista del bar sotto casa di me e Brad. Quel bar è diventato di tradizione: io e Brad ogni mattina ci andiamo sempre a prendere un caffè o solo un croissant prima di andare a scuola...già, tranne quella mattina. La mattina in cui lui mi ha baciata ed io sono finita in mansarda. La mattina in cui Peter mi ha trasportato su questa maledetta isola. Fanculo. Fanculo a Peter, fanculo ai suoi occhi, alle sue labbra, alla sua risata, al suo atteggiamento...al fatto che mi ha fatto innamorare di lui. Mi giro di schiena alla parte di letto di Peter e chiudo gli occhi, per poi sentire un tonfo che mi fa svegliare: cos'è stato? Mi giro dall'altra parte e vedo una mela davanti alla porta: non so come sia arrivata qui, ma ammetto di avere un pò di fame. Mi alzo e prendo la mela, per poi darle un morso: piano piano inizia a girarmi la testa e le palpebre mi si fanno pesanti mentre le ginocchia cedono e cadono al suolo, con tutto il resto del corpo. Sento dei passi e una voce familiare: Peter. L'unica cosa che sento è la sua voce che mi chiama e poi dei colpi, per poi svenire totalmente.
#SPAZIOAUTRICE
ANSIAAA
Secondo voi, cosa succederà alla povera Laura?
ehehehCoomunque, se volete nei commenti potete fare delle domande a Peter e Laura e Jack ;)
Buona lettura :*
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Neverland
FantasySiete mai stati nella soffitta di casa vostra? No? Bene, qualche volta passateci a dare un'occhiata, potreste trovare cose mooolto interessanti...come uno specchio, per esempio. La curiosità non porta mai nulla di buono...o forse si?