Capitolo 35

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Il viaggio di più silenzioso di quanto pensassi.
Avremmo discusso dell'accaduto a casa, così che se mi avrebbe uccisa ci sarebbero stati dei testimoni.
F:-ti vuoi sbrigare?! Ne vorrei parlare!- mi urlò contro.

Sbuffai senza farlo notare e premetti l'acceleratore talmente forte che il contakilometri segnò dai 50 ai 100.

Arrivati a casa iniziò subito ad urlarmi contro senza volermi sentire.
Si accerchiarono Giulio, viola e briga.
F:-sei un pezzo di merda!- disse provando a buttarsi sopra di me.
Io:-Federica dio can era chiara!- e mi interruppe come faceva sempre.
F:-appunto! Una puttana! "È stato bellissimo ieri!" Bene, allora sai che c'è!? Vai da lei a soddisfare i tuoi piaceri!- mi urlò contro piangendo.

Ci fu un attimo di silenzio.

V:-aspe...ma la sorella de fred?- chiese Viola.
Risposi facendo cenno di sì col capo.
Si misero tutti a ridere.
Io:-sei una bambina! Una bambina che non vuole ascoltarmi! Cazzo! Lei è la sorella di Fred! Persona che mi sostiene e ieri ho inciso un pezzo che guarda caso era dedicato a te! Si, proprio a te e visto che lei mi ha aiutata con te ho voluta fargliela sentire ma tu no! Non mi vuoi ascoltare e se non ti fidi nemmeno di una ragazza di diciannove anni che è fidanzata allora come puoi fidarti sulla nostra storia eh!?- cominciai a risponderle a tono senza vederci più dalla rabbia.

F:-pure io ti ho sostenuto sin dal principio...avevo una cotta per te fin quando eravamo piccini...- disse liberandosi del fratello e avviandosi verso le scale.
F:-forse hai ragione...se non mi fido di te in certe situazioni non ha senso stare insieme- disse asciugandosi una piccola lacrima caduta sulla guancia.

Iniziò a correre su per le scale senza ascoltare.
Sentimmo sbattere la porta e nessun più rumore.
Bestemmiai ed uscì di casa.
Avevo bisogno di sfogarmi, così andai da Gianni, un mio amico pugile.

Federica's Pov
Sentì la sua macchina uscire dal vialetto.
Mi asciugai le lacrime, mi struccai e presi il telefono.

Fred, incontriamoci al Moon* alle 15.00 con tua sorella o se vuoi solo lei, ho bisogno di parlarle.

Gli scrissi quel messaggio alle due e mezza, così scesi le scale senza far rumore, presi le chiavi e dei soldi ed uscì di casa.
Andai alla prima fermata vicina, presi il primo bus che portava in centro e andai al Moon.

Alle quindici in punto arrivò chiara; devo dire che non era una brutta ragazza: capelli neri, pelle abbronzata al punto giusto, occhi grandi e color azzurro, magra e slanciata.
Io:-per prima cosa volevo chiederti scusa per il comportamento di oggi, se ti ho offesa- iniziai
C:-ma tu non mi hai..-
Io:-ssh. Fammi finire. Tornata a casa ho litigato con Giorgio. Ho litigato perché ero estremamente gelosa e pensavo che fossi stata a letto con lui. Alla fine mi ha detto che ieri hai ascoltato una sua canzone che aveva deciso di dedicarmi. Quindi, scusa se ti ho parlato alle spalle e scusa se sono gelosa di te. Giorgio mi ha anche detto che sei fidanzata e io sono stata così stupida da non volerlo ascoltare e da farlo incazzare talmente tanto che è uscito di casa sbattendo la porta..- qualche lacrima mi cadde; odiavo piangere davanti a qualcuno.

C:-oh Federica...lui ti ama moltissimo! Aveva deciso di fare una cosa meravigliosa perché tra una settimana fate tre settimane insieme...io lo conosco tanto e posso dirti che non ha mai amato nessuna come te..e tu lo ami da morire, si vede da come ti comporti, dal fatto che sei qui ora a parlare con me senza nemmeno conoscermi. Ora si trova da Gianni, ti ci porto, si starà sfogando con la box. Dai su- disse alzandosi e porgendomi la mano.

Ci avviammo verso il parcheggio dove era posteggiata la sua citroen c3 nera metallizzata.
Mi aprì dolcemente lo sportello ed entrai ringraziandola.

Io:-posso farti una domanda?- sussurrai.
C:-a tua disposizione- disse mettendo in moto la macchina.
Io:-come fai a sapere che è da questo Gianni?- chiesi incuriosita.
C:-vedi, sono stata una vecchia fiamma di Giorgio, solo che l'ho sempre rifiutato, andavo dietro a Valerio e tuo fratello era quasi il mio terzo fratello. E poi, Gianni è il mio ragazzo e quando c'è Giorgio da lui me lo dice sempre.- detto questo uscì dal parcheggio per poi dirigersi da Gianni

Per il tuo amore ucciderò-Mostro-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora